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Un blog creato da Caty1966 il 25/02/2007

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Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 01 Marzo 2007 da Caty1966

Epurazioni e dintorni






"Con il compagno Franco Turigliatto c'è un vulnus non rimarginabile, un'incompatibilità politica con l'intera comunità del Prc"

(Ordine del giorno di Prc, con cui si è deciso l'allontanamento dal partito del senatore Turigliatto, 1 marzo 2007)

Che senso di democrazia!

Come mai non si sconfessano coloro che sfasciano le vetrine?

Come mai gli sfasciavetrine sono in Parlamento?

Come mai agli sfasciavetrine si dedicano aule al Senato?

Ditemi che siamo su scherzi a parte, perchè se penso che queste cose accadono nel mio Paese ho davvero vergogna di chi ci governa e ho davvero paura per la libertà e la democrazia.

(Caty1966, 1 marzo 2007)

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Commenti al Post:
acquamarina_56
acquamarina_56 il 01/03/07 alle 17:47 via WEB
...siamo tutti preoccupati :-( ciao e buona serata
 
 
Caty1966
Caty1966 il 01/03/07 alle 18:12 via WEB
buona serata anche a te
 
a_tiv
a_tiv il 01/03/07 alle 18:06 via WEB
Cara Caty...qualche giorno fa commentando il dodicesimo punto di Prodi, ho parlato di centralismo democratico. Era la formula adottata dal PCI, e riportata dal PCUS, con cui si imponeva la disciplina di partito. Il mio riferimento a Prodi ed al Governo era forse un'iperbole, o comunque la volontà distorta di Prodi e del suo entourage, per imporre una disciplina(leggi collante antiberlusconi) che possa porre il Parlamento a riparo dalla minaccia delle elezioni anticipate. Ma il centralismo democratico è ancora il metodo di disciplina interna dei partiti comunisti presenti in Italia. Esso consiste nella tolleranza all'interno del partito di un dibattito aperto, ovvero anche nell'agire per spazi aperti purchè in una logica di antiatlantismo, antimperialismo(si riferiscono solo agli USA ed Israele), antiglobalismo, antistato, antisistema, antiberlusconismo, antogovernativo, antiregole e contro le forze dell'ordine. Tutto è possibile fare ed anche il contrario di tutto ma....ma quando il partito dovesse stabilre anche di votare la fiducia a Prodi o stabilire il consenso alle basi americane a Vicenza....in quel caso nessuno può avere crisi di coerenza o di credibilità o di vergogna. Se il partito dovesse stabilre di votare anche la fiducia a Di Pietro o Mastella, per paradosso di coerenza, loro devono farlo allineati e coperti. Il centralismo democratico per il vecchio pci è durato fino alla segreteria Occhetto e non tollerava nessun tipo di eccezione. Quando il partito...impartiva i suoi ordini, per disciplina di partito ed in virtù del principio del centralismo democratico, i militanti erano un unico soggetto( o oggetto?) monolitico: non si tolleravano crisi di coscienza. L'eletto che sgarrava...difficilmente avrebbe potuto far ritorno nel proprio collegio elettorale. Quello che è successo al senatore Rossi del PDCI sarebbe stato solo un piccolo e modesto segno di disprezzo...gli sarebbe potuto accadere di peggio. Ciao! Vito
 
Caty1966
Caty1966 il 01/03/07 alle 18:12 via WEB
Se chi manifesta il proprio dissenso (che poi è solo coerenza coi propri principi) viene allontanato e non si prendono le distanze da atti di violenza, ma si dedica un'aula del senato ad un dissidente, cosa devo pensare? che certi politici siano più vicini agli sfasciavetrine che a chi sostiene in modi civili e pacifici le proprie ragioni di dissenso?
 
unamicoincomune
unamicoincomune il 01/03/07 alle 18:15 via WEB
Cosa ci si può aspettare da partiti che guardano con nostalgia alla rivoluzione d'ottobre, alla rivoluzione proletaria? Partiti che tengono guardano con ammirazione i regimi dittatoriali di sinistra e dicono che gli americani sono il male assoluto. Loro sanno solo odiare, non accettano il dialogo e reprimono il dissenso interno. Amano i terroristi, che definiscono guerriglieri, etc etc etc. Questa è l'Italia. Povera Italia. Ciao
 
 
Caty1966
Caty1966 il 01/03/07 alle 18:24 via WEB
davvero povera Italia. Sono passata prima al tuo blog ma ho visto un po' di animosità. vorrei aggiungerti ai blog amici se ti va. ciao. Caty
 
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Condanna dei crimini dei regimi totalitari comunisti.

1. L'Assemblea parlamentare fa riferimento alla sua Risoluzione 1096 (1996) sulle misure per smantellare l'eredità dei sistemi totalitari comunisti.

2. I regimi totalitari comunisti che governarono nell'Europa Centrale ed Orientale nel secolo passato, e che sono tuttora al potere in molti Paesi del mondo, sono stati, senza ccezioni, caratterizzati da massicce violazioni dei diritti umani. Le violazioni hanno differito in funzione della cultura, del Paese e del periodo storico e hanno incluso assassini ed esecuzioni individuali e collettive, morti in campi di concentramento, fame, deportazioni, torture, lavoro in schiavitù e altre forme di terrore fisico di massa, persecuzioni su base religosa o etnica, violazioni della libertà di coscienza, pensiero e parola, della libertà di stampa, e mancanza del pluralismo politico.

3. I crimini sono stati giustificati in nome della teoria della lotta di classe e del principio della dittatura del proletariato. L'interpetazione di entrambi i principi hanno legittimato la "eliminazione" di popoli considerati nocivi alla costruzione di una nuova società e, come tali, nemici dei regimi totalitari comunisti. Un vasto numero di vittime in ogni Paese coinvolto furono propri connazionali. Fu il caso particolarmente dei popoli dell'ex URSS che di gran lunga superarono altri popoli in termini di numero di vittime.

4. L'Assemblea riconosce che, nonostante i crimini dei regimi totalitari comunisti, alcuni partiti comunisti europei hanno contribuito a conseguire la democrazia.

5. La caduta dei regimi totalitari comunisti nell'Europa Centrale ed Orientale non è stata seguita in tutti i casi da una inchiesta internazionale sui crimini da loro commessi. Inoltre, gli autori di questi crimini non sono stati portati in giudizio dalla comunità internazionale, come fu il caso dei crimini orribili commessi dal nazionalsocialismo.

6. Conseguentemente, la coscienza pubblica dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti è molto povera. I partiti comunisti sono legali e attivi in vari Paesi, anche se in molti casi non si sono distanziati dai crimini commessi nel passato dai regimi totalitari comunisti.

 

7.L'Assemblea è convinta che la coscienza della storia sia una delle precondizioni per evitare simili crimini nel futuro. Inoltre, la denuncia e la condanna morale dei crimini commessi svolge un importante ruolo nell'educazione delle giovani generazioni. la chiara posizione della comunità internazionale sul passato può essere un riferimento per le sue azioni future.

8. Inoltre, l'Assemblea ritiene che quelle vittime dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti che sono ancora vive e le loro famiglie, meritino simpatia, comprensione e riconoscenza per le loro sofferenze.

9. I regimi totalitari comunisti sono tuttora attivi in vari Paesi del mondo ed i crimini continuano ad essere commessi. La percezione dell'interesse nazionale non dovrebbe prevenire i Paesi da una adeguata critica agli attuali regimi totalitari comunisti. L'Assemblea condanna con forza tutte quelle violazioni dei diritti umani

10. I dibattiti e le condanne che hanno avuto luogo da tempo a livello nazionale in vari stati membri del Consiglio d'Europa non possono dispensare la comunità internazionale da prendere una chiara posizione sui crimini commessi dai regimi totalitari comunisti. C'è un obbligo morale a farlo senza ogni ulteriore ritardo.

11. Il Consiglio d'Europa è nella posizione per tale dibattito a livello internazionale. Tutti i Paesi europei ex comunisti, con l'eccezione della Bielorussia, sono oggi suoi membri e la protezione dei diritti umani e lo stato di diritto sono i valori fondamentali su cui si basano

 

12. Inoltre, l'Assemblea parlamentare condanna con forza le massicce violazioni dei diritti umani commesse dai regimi totalitari comunisti ed esprime simpatia, comprensione e riconoscenza alle vittime di tali crimini.

13. Inoltre, richiama tutti i partiti comunisti o post-comunisti nei suoi Stati membri che non lo hanno già fatto di valutare di nuovo la storia del comunismo e del proprio passato, di prendere chiaramente le distanze dai crimini commessi dai regimi totalitari comunisti e di condannarli senza alcuna ambiguità.

14. L'Assemblea ritiene che questa chiara posizione della comunità internazionale aprirà la via alla riconciliazione. Inoltre, incoraggerà con fiducia gli storici di tutto il mondo a continuare le loro ricerche finalizzate a determinare ed a verificare oggettivamente quanto avvenuto.

 
 
 
 

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