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Un blog creato da Caty1966 il 25/02/2007

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Post N° 47

Post n°47 pubblicato il 08 Marzo 2007 da Caty1966

Coesione

“Da sempre sono favorevole alla separazione delle carriere..il Ddl Mastella è inaccettabile.. è agli antipodi dalle posizioni che appartengono alla Rosa del Pugno e alla tradizione laica, liberale, socialista e radicale”. 

(Ministro per le politiche comunitarie e il commercio estero Emma Bonino, contestando il ddl Mastella sulla riforma dell’ordinamento giudiziario, 7 marzo 2007)

 

Ma Prodi non aveva detto, dopo aver ottenuto la fiducia, che il governo ne era uscito più forte e coeso?

Ma il Dodecalogo di Prodi, che tutti gli alleati hanno sottoscritto, che fine ha fatto?

 

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I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
>> La "Giustizia" secondo Mastella su Il Libero Pensiero
Ricevuto in data 08/03/07 @ 12:00
E’ la seconda volta che Mastella e questo Governo si piegano alle pressioni ed alle capacità pers...

 
Commenti al Post:
a_tiv
a_tiv il 08/03/07 alle 12:11 via WEB
La Bonino ed i radicali della Rosa nel Pugno non si sono accorti che la politica dell'Unione che attiene all'economia, alla gestione sociale ed alla politica estera ed ora alla giustizia è agli antipodi da quanto ha sempre sostenuto il movimento radicale? Anche di questo tuo post gradirei avere il Trackback. Un caro saluto. Vito
 
 
Caty1966
Caty1966 il 08/03/07 alle 18:45 via WEB
Ciao Vito.Effettivamente un pò tardi per accorgesene. Anni fa giuravano che non si sarebbero mai messi con Prodi, perchè non rispecchiava i loro programmi. Adesso fanno lo stesso con Berlusconi. Certo che quegli 8 senatori non attribuiti alla rosa nel pugno li rende agguerriti più che mai. anch'essi prossime mine vaganti nel panorama politico italiano
 
rigitans
rigitans il 08/03/07 alle 17:43 via WEB
i radicali(e lo sdi) si comportano in modo subdolo: criticano gli altri che vanno fuori dalle righe ma sono i primi a polemizzare e ad alzare la cresta. la coerenza prima di tutto...
 
 
Caty1966
Caty1966 il 08/03/07 alle 18:42 via WEB
ciao rigitans, mi pare che troppi alzino la cresta in questo governo. non sono forse subdoli i pacifisti (politici) senza se e senza ma, che sono diventati pacifisti ma con i se e con i ma? Forse loro più di altri sono i veri subdoli, i veri voltagabbana, che hanno tradito il popolo della pace. Comunque una riforma della giustizia che non preveda la separazione netta delle carriere come avviene nel resto dell'Europa dimostra solo che il governo non ha cultura istituzionale.
 
caput_mortui
caput_mortui il 08/03/07 alle 20:01 via WEB
che si sia ricordata di essere radicale?
 
unamicoincomune
unamicoincomune il 08/03/07 alle 20:15 via WEB
Ti ricordi quella canzone di Carmen Consoli, "Confusa e felice"? ebbene è il nuovo inno della coalizione di Governo. Adesso girano per i palazzi del potere cantichiandola. Loro sono così: Confusi e felici ovviamente sino alla prossima caduta... Ciao e buona serata Pierluigi
 
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Condanna dei crimini dei regimi totalitari comunisti.

1. L'Assemblea parlamentare fa riferimento alla sua Risoluzione 1096 (1996) sulle misure per smantellare l'eredità dei sistemi totalitari comunisti.

2. I regimi totalitari comunisti che governarono nell'Europa Centrale ed Orientale nel secolo passato, e che sono tuttora al potere in molti Paesi del mondo, sono stati, senza ccezioni, caratterizzati da massicce violazioni dei diritti umani. Le violazioni hanno differito in funzione della cultura, del Paese e del periodo storico e hanno incluso assassini ed esecuzioni individuali e collettive, morti in campi di concentramento, fame, deportazioni, torture, lavoro in schiavitù e altre forme di terrore fisico di massa, persecuzioni su base religosa o etnica, violazioni della libertà di coscienza, pensiero e parola, della libertà di stampa, e mancanza del pluralismo politico.

3. I crimini sono stati giustificati in nome della teoria della lotta di classe e del principio della dittatura del proletariato. L'interpetazione di entrambi i principi hanno legittimato la "eliminazione" di popoli considerati nocivi alla costruzione di una nuova società e, come tali, nemici dei regimi totalitari comunisti. Un vasto numero di vittime in ogni Paese coinvolto furono propri connazionali. Fu il caso particolarmente dei popoli dell'ex URSS che di gran lunga superarono altri popoli in termini di numero di vittime.

4. L'Assemblea riconosce che, nonostante i crimini dei regimi totalitari comunisti, alcuni partiti comunisti europei hanno contribuito a conseguire la democrazia.

5. La caduta dei regimi totalitari comunisti nell'Europa Centrale ed Orientale non è stata seguita in tutti i casi da una inchiesta internazionale sui crimini da loro commessi. Inoltre, gli autori di questi crimini non sono stati portati in giudizio dalla comunità internazionale, come fu il caso dei crimini orribili commessi dal nazionalsocialismo.

6. Conseguentemente, la coscienza pubblica dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti è molto povera. I partiti comunisti sono legali e attivi in vari Paesi, anche se in molti casi non si sono distanziati dai crimini commessi nel passato dai regimi totalitari comunisti.

 

7.L'Assemblea è convinta che la coscienza della storia sia una delle precondizioni per evitare simili crimini nel futuro. Inoltre, la denuncia e la condanna morale dei crimini commessi svolge un importante ruolo nell'educazione delle giovani generazioni. la chiara posizione della comunità internazionale sul passato può essere un riferimento per le sue azioni future.

8. Inoltre, l'Assemblea ritiene che quelle vittime dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti che sono ancora vive e le loro famiglie, meritino simpatia, comprensione e riconoscenza per le loro sofferenze.

9. I regimi totalitari comunisti sono tuttora attivi in vari Paesi del mondo ed i crimini continuano ad essere commessi. La percezione dell'interesse nazionale non dovrebbe prevenire i Paesi da una adeguata critica agli attuali regimi totalitari comunisti. L'Assemblea condanna con forza tutte quelle violazioni dei diritti umani

10. I dibattiti e le condanne che hanno avuto luogo da tempo a livello nazionale in vari stati membri del Consiglio d'Europa non possono dispensare la comunità internazionale da prendere una chiara posizione sui crimini commessi dai regimi totalitari comunisti. C'è un obbligo morale a farlo senza ogni ulteriore ritardo.

11. Il Consiglio d'Europa è nella posizione per tale dibattito a livello internazionale. Tutti i Paesi europei ex comunisti, con l'eccezione della Bielorussia, sono oggi suoi membri e la protezione dei diritti umani e lo stato di diritto sono i valori fondamentali su cui si basano

 

12. Inoltre, l'Assemblea parlamentare condanna con forza le massicce violazioni dei diritti umani commesse dai regimi totalitari comunisti ed esprime simpatia, comprensione e riconoscenza alle vittime di tali crimini.

13. Inoltre, richiama tutti i partiti comunisti o post-comunisti nei suoi Stati membri che non lo hanno già fatto di valutare di nuovo la storia del comunismo e del proprio passato, di prendere chiaramente le distanze dai crimini commessi dai regimi totalitari comunisti e di condannarli senza alcuna ambiguità.

14. L'Assemblea ritiene che questa chiara posizione della comunità internazionale aprirà la via alla riconciliazione. Inoltre, incoraggerà con fiducia gli storici di tutto il mondo a continuare le loro ricerche finalizzate a determinare ed a verificare oggettivamente quanto avvenuto.

 
 
 
 

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