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Post N° 49

Post n°49 pubblicato il 09 Marzo 2007 da Caty1966
 

Serietà al governo

 

 


“Nel corso delle consultazioni tutte le componenti dell'Unione hanno riconosciuto la serietà dei problemi scaturiti sia dall'insufficiente coesione di posizioni e di comportamenti nello schieramento uscito vincente dalle elezioni del 9 aprile, sia dalla ristrettezza del suo margine di maggioranza in Senato. Le delegazioni dei gruppi parlamentari e dei partiti dell'Unione hanno peraltro espresso la convinzione di poter garantire - sulla base dell'accordo di programma e di metodo appena sottoscritto - l'indispensabile unitarietà ed efficacia dell'azione di governo nel prossimo futuro.

In queste condizioni, è apparso chiaro che non vi sia allo stato una concreta alternativa a un rinvio - nonostante il parere contrario, nel merito, dei gruppi di opposizione - del governo dimissionario in Parlamento per la verifica, attraverso un voto di fiducia, del sostegno anche in Senato della "necessaria maggioranza politica”.

(Dichiarazione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine delle consultazioni dopo la crisi di governo,  24 febbraio 2007)

 

 

Adesso che c’è la possibilità che in Senato non vi sia la “necessaria maggioranza politica” sul rifinanziamento della missione in Afghanistan, alcuni esponenti dell’Unione (Fassino in primis) hanno già dichiarato che Prodi non si dovrà dimettere se il decreto di rifinanziamento passasse con il voto dell’opposizione.

Allora le “delegazioni dei gruppi parlamentari e dei partiti dell’Unione” che di fronte al Capo dello Stato  hanno espresso la convinzione di poter garantire l’indispensabile unitarietà ed efficacia dell’azione di governo nel prossimo futuro” hanno mentito?

E' vero che i voti sono tutti uguali, ma è stato il Capo dello Stato a Chiedere una "necessaria maggioranza politica", mica io! Staremo a vedere cosa dirà Napolitano quando vedesse questa maggioranza politica mancare!

In fondo è solo questione di tempo.... e di serietà.


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Commenti al Post:
a_tiv
a_tiv il 09/03/07 alle 10:23 via WEB
Incomincio a nutrire la convinzione che anche il Capo dello stato si sia prestato ai giochi di prestigio della maggioranza di centrosinistra. Henry Potter ha prodotto l'incantesimo. Napolitano non mi sembra stupido. Il voto di Pallaro e Follini modificava la maggioranza politica dichiarata con la formazione del Governo. Anche il dodecalogo variava le dichiarazioni programmatiche...doveva essere crisi vera una nuova nomina di ministri ed un nuovo giuramento. Il quel caso sarebbero state scintille. Vedrai che Napolitano nel caso si verificasse al Senato la circostanza della mancanza di autonoma maggioranza sull'Afghanistan, troverà una formula ambigua per andare avanti lo stesso. Ho l'impressione che Napolitano sia della stessa pasta di Scalfaro. Buona giornata. Vito
 
 
a_tiv
a_tiv il 09/03/07 alle 13:39 via WEB
Scusa Caty se interbengo nuovamente su questa questione. Ho letto una nora proveninte da ambienti del quirinali in cui si afferma che l'orientamento di Napolitano sarebbe il seguente: il Parlamento ha concesso la fiducia da poco alla maggioranza di governo e quindi questa sembra sia legittimata a governare. Se la Cdl ritiene che non abbia la fiducia deve essere questa a presentare una mozione di sfiducia. E' noto che su mozione di sfiducia della Cdl la maggioranza si ricompatta. Hai visto che Napolitano ha trovato...la pezza a colori? Cara Caty, come vedi siamo tra persone di basso spessore morale! Un caro saluto. Vito PS: vorrei solo ricordarti che l'Unione su nessun provvedimento di politica estera del Governo Berlusconi ha votato a favore...esser responsabili "purtroppo" è una virtù che non tutti possiedono!
 
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Condanna dei crimini dei regimi totalitari comunisti.

1. L'Assemblea parlamentare fa riferimento alla sua Risoluzione 1096 (1996) sulle misure per smantellare l'eredità dei sistemi totalitari comunisti.

2. I regimi totalitari comunisti che governarono nell'Europa Centrale ed Orientale nel secolo passato, e che sono tuttora al potere in molti Paesi del mondo, sono stati, senza ccezioni, caratterizzati da massicce violazioni dei diritti umani. Le violazioni hanno differito in funzione della cultura, del Paese e del periodo storico e hanno incluso assassini ed esecuzioni individuali e collettive, morti in campi di concentramento, fame, deportazioni, torture, lavoro in schiavitù e altre forme di terrore fisico di massa, persecuzioni su base religosa o etnica, violazioni della libertà di coscienza, pensiero e parola, della libertà di stampa, e mancanza del pluralismo politico.

3. I crimini sono stati giustificati in nome della teoria della lotta di classe e del principio della dittatura del proletariato. L'interpetazione di entrambi i principi hanno legittimato la "eliminazione" di popoli considerati nocivi alla costruzione di una nuova società e, come tali, nemici dei regimi totalitari comunisti. Un vasto numero di vittime in ogni Paese coinvolto furono propri connazionali. Fu il caso particolarmente dei popoli dell'ex URSS che di gran lunga superarono altri popoli in termini di numero di vittime.

4. L'Assemblea riconosce che, nonostante i crimini dei regimi totalitari comunisti, alcuni partiti comunisti europei hanno contribuito a conseguire la democrazia.

5. La caduta dei regimi totalitari comunisti nell'Europa Centrale ed Orientale non è stata seguita in tutti i casi da una inchiesta internazionale sui crimini da loro commessi. Inoltre, gli autori di questi crimini non sono stati portati in giudizio dalla comunità internazionale, come fu il caso dei crimini orribili commessi dal nazionalsocialismo.

6. Conseguentemente, la coscienza pubblica dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti è molto povera. I partiti comunisti sono legali e attivi in vari Paesi, anche se in molti casi non si sono distanziati dai crimini commessi nel passato dai regimi totalitari comunisti.

 

7.L'Assemblea è convinta che la coscienza della storia sia una delle precondizioni per evitare simili crimini nel futuro. Inoltre, la denuncia e la condanna morale dei crimini commessi svolge un importante ruolo nell'educazione delle giovani generazioni. la chiara posizione della comunità internazionale sul passato può essere un riferimento per le sue azioni future.

8. Inoltre, l'Assemblea ritiene che quelle vittime dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti che sono ancora vive e le loro famiglie, meritino simpatia, comprensione e riconoscenza per le loro sofferenze.

9. I regimi totalitari comunisti sono tuttora attivi in vari Paesi del mondo ed i crimini continuano ad essere commessi. La percezione dell'interesse nazionale non dovrebbe prevenire i Paesi da una adeguata critica agli attuali regimi totalitari comunisti. L'Assemblea condanna con forza tutte quelle violazioni dei diritti umani

10. I dibattiti e le condanne che hanno avuto luogo da tempo a livello nazionale in vari stati membri del Consiglio d'Europa non possono dispensare la comunità internazionale da prendere una chiara posizione sui crimini commessi dai regimi totalitari comunisti. C'è un obbligo morale a farlo senza ogni ulteriore ritardo.

11. Il Consiglio d'Europa è nella posizione per tale dibattito a livello internazionale. Tutti i Paesi europei ex comunisti, con l'eccezione della Bielorussia, sono oggi suoi membri e la protezione dei diritti umani e lo stato di diritto sono i valori fondamentali su cui si basano

 

12. Inoltre, l'Assemblea parlamentare condanna con forza le massicce violazioni dei diritti umani commesse dai regimi totalitari comunisti ed esprime simpatia, comprensione e riconoscenza alle vittime di tali crimini.

13. Inoltre, richiama tutti i partiti comunisti o post-comunisti nei suoi Stati membri che non lo hanno già fatto di valutare di nuovo la storia del comunismo e del proprio passato, di prendere chiaramente le distanze dai crimini commessi dai regimi totalitari comunisti e di condannarli senza alcuna ambiguità.

14. L'Assemblea ritiene che questa chiara posizione della comunità internazionale aprirà la via alla riconciliazione. Inoltre, incoraggerà con fiducia gli storici di tutto il mondo a continuare le loro ricerche finalizzate a determinare ed a verificare oggettivamente quanto avvenuto.

 
 
 
 

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