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Un blog creato da Caty1966 il 25/02/2007

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Post N° 94

Post n°94 pubblicato il 01 Aprile 2007 da Caty1966

Così è.... se vi pare






"Una cosa deve essere chiara: Emergency non vuole pagare con i suoi uomini. Non c'é nulla da chiarire sul ruolo di Radmatullah e non ci bastano dichiarazioni generiche del governo e della Farnesina. Per la liberazione di Mastrogiacomo c'é stato un accordo tra Prodi e Karzai".

"Dicono che non hanno trattato con i talebani. Certo che no, hanno demandato Emergency a farlo".

“Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, al quale ho scritto una lettera, l'ho sentito l'ultima volta quattro giorni fa. Prima lo sentivo con una certa frequenza, adesso né lui, né D'Alema li sento spesso".

"Noi non abbiamo trattato con il governo Karzai, lo ha fatto il governo italiano che ora deve chiedere il rispetto dell'accordo. Radmatullah Hanefi è un uomo di Emergency e sul suo ruolo non c'é nulla da chiarire. E' in carcere a Kabul e il governo italiano è responsabile di tutto ciò che accadrà".

 

(Gino Strada, conferenza stampa del 31 marzo 2007)

Che Strada stia cercando di scaricare D'Alema e Prodi?

Non so, ma a smentirli c'è riuscito ampiamente

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Commenti al Post:
a_tiv
a_tiv il 02/04/07 alle 11:20 via WEB
Mia cara Caty...lo vado sostenendo da tempo...non ci sono in Italia uomini più disgustosi del Presidente Prodi...se solo si andasse a seguire la sua storia e le sue vicende..la sua pavidità ed i suoi comportamenti riprovevoli, i suoi falsi, le sue mistificazioni, i suoi calcoli, i suoi ricatti...anche la consapevolezza di poter ricattare la sinistra che non ha la credibilità di presentarsi con i suoi uomini. Tutto in Prodi è decadente...oserei dire persino squallido, anche il suo defilarsi dinanzi ai temi che dividono e la assoluta mancanza di senso dello stato, e spesso anche del pudore nel momento di prendere decisioni impopolari. La sua prosa infarcita di retorica ed i suoi ragionamenti fumosi...lenti...a volte stucchevoli, sono deprimenti e quasi sempre insulsi. Anche nella questione Mastrogioacomo si è fatto ben conoscere per la sua inaffidabilità, per il suo interesse specifico, interesse politico, teso solo a mantenere in piedi il governo e la sua poltrona. Si è fatto conoscere anche da coloro che sostengono l'insostenibile, come Gino Strada, che si è mosso per dare un'immagine forte alla sua richiesta politica di sempre, per spingere verso una svolta di discontinuità nella politica estera e nelle alleanze strategiche dell'Italia nello scacchiere mondiale. Se la linea di Strada non è sbandierata dalla sinistra alternativa è perchè ora si vergognano della strumentalizzazione di Prodi e del Governo e della codardia nell'essersi disinteressati degli altri protagonisti, come l'interprete di Mastrogiacomo. Sai come vorrebbero liberari ora di Prodi anche a sinistra!!! Se solo potesserlo farlo...senza consegnare l'Italia agli elettori! E' un uomo finito e ..penso che oramai lo sappia ed è per questo che non molla, senza preoccuparsi della sua dignità. Vuol vendere cara la pelle...forse aspetta qualcosa con la formazione del Partito Democratico e non sa che Veltroni, Fassino o D'Alema per non dire di Rutelli, Franceschini o Letta non hanno certo intenzione di veder tramontare questo progetto politico per asservirlo alla caduca figura di questo insulso individuo. Un'ultima annotazione me la consentirai...se questo residuo e obsoleto rappresentante della vecchia politica, fatta di boiardi di stato e melliflui ed untuosi esaltatori dei poteri che contano, si uniscono alla furbizia sorniona di D'Alema, uomo senza principi certi, pronto a sostenere l'esatto contrario di quanto predicato solo un minuto più indietro, l'effetto è davvero umiliante. Ciao Caty e buona giornata. Vito
 
 
Caty1966
Caty1966 il 03/04/07 alle 15:21 via WEB
ciao Vito e grazie per questo bellissimo commento che quasi mi fa vergognare dei miei mini-post. Su Prodi e D'Alema vedo che la pensiamo allo stesso modo. Ci aggiungo anche qualcuno della sinistra radicale. ciao e buona giornata a te.
 
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Condanna dei crimini dei regimi totalitari comunisti.

1. L'Assemblea parlamentare fa riferimento alla sua Risoluzione 1096 (1996) sulle misure per smantellare l'eredità dei sistemi totalitari comunisti.

2. I regimi totalitari comunisti che governarono nell'Europa Centrale ed Orientale nel secolo passato, e che sono tuttora al potere in molti Paesi del mondo, sono stati, senza ccezioni, caratterizzati da massicce violazioni dei diritti umani. Le violazioni hanno differito in funzione della cultura, del Paese e del periodo storico e hanno incluso assassini ed esecuzioni individuali e collettive, morti in campi di concentramento, fame, deportazioni, torture, lavoro in schiavitù e altre forme di terrore fisico di massa, persecuzioni su base religosa o etnica, violazioni della libertà di coscienza, pensiero e parola, della libertà di stampa, e mancanza del pluralismo politico.

3. I crimini sono stati giustificati in nome della teoria della lotta di classe e del principio della dittatura del proletariato. L'interpetazione di entrambi i principi hanno legittimato la "eliminazione" di popoli considerati nocivi alla costruzione di una nuova società e, come tali, nemici dei regimi totalitari comunisti. Un vasto numero di vittime in ogni Paese coinvolto furono propri connazionali. Fu il caso particolarmente dei popoli dell'ex URSS che di gran lunga superarono altri popoli in termini di numero di vittime.

4. L'Assemblea riconosce che, nonostante i crimini dei regimi totalitari comunisti, alcuni partiti comunisti europei hanno contribuito a conseguire la democrazia.

5. La caduta dei regimi totalitari comunisti nell'Europa Centrale ed Orientale non è stata seguita in tutti i casi da una inchiesta internazionale sui crimini da loro commessi. Inoltre, gli autori di questi crimini non sono stati portati in giudizio dalla comunità internazionale, come fu il caso dei crimini orribili commessi dal nazionalsocialismo.

6. Conseguentemente, la coscienza pubblica dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti è molto povera. I partiti comunisti sono legali e attivi in vari Paesi, anche se in molti casi non si sono distanziati dai crimini commessi nel passato dai regimi totalitari comunisti.

 

7.L'Assemblea è convinta che la coscienza della storia sia una delle precondizioni per evitare simili crimini nel futuro. Inoltre, la denuncia e la condanna morale dei crimini commessi svolge un importante ruolo nell'educazione delle giovani generazioni. la chiara posizione della comunità internazionale sul passato può essere un riferimento per le sue azioni future.

8. Inoltre, l'Assemblea ritiene che quelle vittime dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti che sono ancora vive e le loro famiglie, meritino simpatia, comprensione e riconoscenza per le loro sofferenze.

9. I regimi totalitari comunisti sono tuttora attivi in vari Paesi del mondo ed i crimini continuano ad essere commessi. La percezione dell'interesse nazionale non dovrebbe prevenire i Paesi da una adeguata critica agli attuali regimi totalitari comunisti. L'Assemblea condanna con forza tutte quelle violazioni dei diritti umani

10. I dibattiti e le condanne che hanno avuto luogo da tempo a livello nazionale in vari stati membri del Consiglio d'Europa non possono dispensare la comunità internazionale da prendere una chiara posizione sui crimini commessi dai regimi totalitari comunisti. C'è un obbligo morale a farlo senza ogni ulteriore ritardo.

11. Il Consiglio d'Europa è nella posizione per tale dibattito a livello internazionale. Tutti i Paesi europei ex comunisti, con l'eccezione della Bielorussia, sono oggi suoi membri e la protezione dei diritti umani e lo stato di diritto sono i valori fondamentali su cui si basano

 

12. Inoltre, l'Assemblea parlamentare condanna con forza le massicce violazioni dei diritti umani commesse dai regimi totalitari comunisti ed esprime simpatia, comprensione e riconoscenza alle vittime di tali crimini.

13. Inoltre, richiama tutti i partiti comunisti o post-comunisti nei suoi Stati membri che non lo hanno già fatto di valutare di nuovo la storia del comunismo e del proprio passato, di prendere chiaramente le distanze dai crimini commessi dai regimi totalitari comunisti e di condannarli senza alcuna ambiguità.

14. L'Assemblea ritiene che questa chiara posizione della comunità internazionale aprirà la via alla riconciliazione. Inoltre, incoraggerà con fiducia gli storici di tutto il mondo a continuare le loro ricerche finalizzate a determinare ed a verificare oggettivamente quanto avvenuto.

 
 
 
 

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