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Post N° 118

Post n°118 pubblicato il 21 Maggio 2007 da Caty1966

Il veleno della calunnia

Basta che un vate della sinistra si alzi e dica qualcosa, che ecco che per i piccoli figli di Stalin, questo qualcosa diventa la verità rivelata da divulgare ad ogni costo, anche se si tratta di calunnie.

Non parliamo poi dei blog, dove questo avviene con frequenza quotidiana.

Basta che uno scriva quello che il vate ha detto svegliandosi e tutto uno stuolo di detentori della verità cominciano la loro opera di giudici sommari e condannano tutto indistintamente facendo di tutta un'erba un fascio. La cosa peggiore è quando queste becere operazioni sono fatte da persone che si dicono amanti della giustizia e del rispetto.

L'argomento che adesso va per la maggiore è un video trasmesso dalla BBC nel 2006,  in cui praticamente si accusa il Vaticano e l'attuale Pontefice di aver coperto i crimini pedofili commessi da sacerdoti in varie parti del mondo, in quanto per 20 anni - da quando fu nominato prefetto vaticano - avrebbe garantito il testo Crimen sollicitationis.

Peccato che il crimen sollicitationis sia  un'istruzione emanata in realtà dal Sant'Uffizio il 16 marzo 1962, quando ancora Ratzinger se ne stava in Germania e non era prefetto vaticano.

Inoltre l'istruzione istruzione si prefiggeva di portare alla riduzione allo stato laicale i presbiteri coinvolti in nefandezze pedofile;mentre nel vidio viene presentata come qualcosa creato per coprire le nefandezze dei preti pedofili (tanto che il 15 paragravo del crimen sollecitationis obbligava chiunque fosse a conoscenza di un uso del confessionale per abusi sessuali a denunciare il tutto, pena la scomunica).

Nel 2001 Ratzinger, diventato prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, avrebbe firmato un documento che prevede espressamente che "il delitto contro il sesto precetto del Decalogo, commesso da un chierico contro un minore di diciotto anni", sia di competenza diretta della Congregazione stessa. Non solo. Ratzinger stabilì nel 2001 che la prescrizione di dieci anni necessari per far decadere i procedimenti scattano soltanto a partire dalla maggiore età della vittima, in modo da garantire a chi è stato abusato nel corso dell'adolescenza la piena facoltà di intervento in giudizio.

Nel 2002 Ratzinger partecipò al vertice straordinario dell'episcopato americano, convocato a Roma, quando si stabilì «tolleranza zero» per i preti pedofili e l'immediato allontanamento di chiunque fosse coinvolto in indagini da incarichi ecclesiali a contatto con minori”.

Attendiamo che un vate a sinistra (Santoro?) ci dica che il Papa è pedofilo (di questi tempi la sinistra sa dire di tutto) e vedremo che anche nei blog Ratzinger verrà processato pure per pedofilia.

In Turchia e in medio oriente i cristiani vengono ammazzati a centinaia con torture e fustigazioni e umiliazioni di sorta, ma nessuno dei figli di Stalin ne parla

Da noi, e particolarmente nei blog, i cristiani vengono invece uccisi a parole.

La calunnia è in fondo solo un leggero venticello.....

Dopo il lancio del nano, presto verrà istituito un nuovo sport: sparare sulla Chiesa.

Qui sui blog vi sono ottimi tiratori, e quanto alle armi spziano dalla clava della preistoria al kalasnikov.

I preti pedofili sono da condannare e deprecare come chiunque laico commetta questo orrendo reato, ma non dimentichiamo che fare di tutta un'erba un fascio è una operazione squallida che non rende omaggio alla verità nè alla sua ricerca, e cerchiamo anche non non scordare che la Chiesa (e non solo Gino Strada) ha fatto e fa nel mondo sicuramente più bene per i poveri e i disperati di quanto non ne facciano quelli che qui sui blog vivono per sputarle addosso il veleno vigliacco del loro odio e di quello dei loro padri.

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Commenti al Post:
a_tiv
a_tiv il 21/05/07 alle 17:08 via WEB
Cara Caty...non penso che la questione della pedofilia possa dipingersi coi colori della politica o della fede. Chi dovesse farlo dimostrerebbe solo una meschina faziosità. Ci sarebbero esempi di persone singole nella sinistra che hanno anche provato a giustificare...e forse incoraggiare... la pedofilia ma non per questo io mi senirei di contetstare alla sinistra responsabilità di questa disgustosa pratica. Il discorso diverrebbe complesso, e non mi azzardo neanche ad accennarlo, ma la "diversità" sessuale spesso ha portato a ritenere tollerabili pratiche riconducibili a questa devianza. Penso anche che l'ostentazione e l'esaltazione dell'omosessualità, come sarebbe del resto anche per l'eterosessualità, siano fenomeni diseducativi e persino "giustificativi" di una diversità esasperata. La sinistra in questo campo, invece che rappresentare moderazione,passa da un'estremo all'altro: da considerare la sfera sessuale ed in particolare l'omosessualità e le pratiche deviate del sesso un fenomeno borghese, un vizio capitalistico, ora sospinta dalla sinistra più radicale ne cavalca i fenomeni più ostentati. Ciao Caty....scusami per la mia prolungata assenza. Purtroppo non è stata una mia scelta, ma l'essermi trovato ad affontare un serio problema di salute in famiglia. Spero di poter tornare quanto prima ad essere presente. Un abbraccio. Vito
 
 
Caty1966
Caty1966 il 22/05/07 alle 21:40 via WEB
Ciao Vito. i tuoi commenti sono sempre graditi e le tue visite un piacere. Mi auguro però, prima di tutto, che i problemi di cui parli si siano risolti. un caro saluto.caty
 
   
a_tiv
a_tiv il 23/05/07 alle 10:12 via WEB
Per ora si...anche se si devono aspettare alcuni esami...spero che si siano definitivamente risolti. Ciao! Un abbraccio. Vito
 
f.cacciapuoti
f.cacciapuoti il 23/05/07 alle 11:56 via WEB
È il filo rosso che unisce il comunismo all'anticlericalismo, due facce della stessa medaglia. Le minacce scritte sui muri da sedicenti brigatisti, i proiettili fatti pervenire alla curia di Genova , gli attacchi ripetuti a Mons. Bagnasco da parte di laicisatanisti come i radicali e adesso Santoro con la messa in onda del "documentario sulla pedofilia nelle chiesa" è solo un continuo filo rosso. Bisogna che qualcuno incominci a riflettere….. Ciao Francesco
 
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Condanna dei crimini dei regimi totalitari comunisti.

1. L'Assemblea parlamentare fa riferimento alla sua Risoluzione 1096 (1996) sulle misure per smantellare l'eredità dei sistemi totalitari comunisti.

2. I regimi totalitari comunisti che governarono nell'Europa Centrale ed Orientale nel secolo passato, e che sono tuttora al potere in molti Paesi del mondo, sono stati, senza ccezioni, caratterizzati da massicce violazioni dei diritti umani. Le violazioni hanno differito in funzione della cultura, del Paese e del periodo storico e hanno incluso assassini ed esecuzioni individuali e collettive, morti in campi di concentramento, fame, deportazioni, torture, lavoro in schiavitù e altre forme di terrore fisico di massa, persecuzioni su base religosa o etnica, violazioni della libertà di coscienza, pensiero e parola, della libertà di stampa, e mancanza del pluralismo politico.

3. I crimini sono stati giustificati in nome della teoria della lotta di classe e del principio della dittatura del proletariato. L'interpetazione di entrambi i principi hanno legittimato la "eliminazione" di popoli considerati nocivi alla costruzione di una nuova società e, come tali, nemici dei regimi totalitari comunisti. Un vasto numero di vittime in ogni Paese coinvolto furono propri connazionali. Fu il caso particolarmente dei popoli dell'ex URSS che di gran lunga superarono altri popoli in termini di numero di vittime.

4. L'Assemblea riconosce che, nonostante i crimini dei regimi totalitari comunisti, alcuni partiti comunisti europei hanno contribuito a conseguire la democrazia.

5. La caduta dei regimi totalitari comunisti nell'Europa Centrale ed Orientale non è stata seguita in tutti i casi da una inchiesta internazionale sui crimini da loro commessi. Inoltre, gli autori di questi crimini non sono stati portati in giudizio dalla comunità internazionale, come fu il caso dei crimini orribili commessi dal nazionalsocialismo.

6. Conseguentemente, la coscienza pubblica dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti è molto povera. I partiti comunisti sono legali e attivi in vari Paesi, anche se in molti casi non si sono distanziati dai crimini commessi nel passato dai regimi totalitari comunisti.

 

7.L'Assemblea è convinta che la coscienza della storia sia una delle precondizioni per evitare simili crimini nel futuro. Inoltre, la denuncia e la condanna morale dei crimini commessi svolge un importante ruolo nell'educazione delle giovani generazioni. la chiara posizione della comunità internazionale sul passato può essere un riferimento per le sue azioni future.

8. Inoltre, l'Assemblea ritiene che quelle vittime dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti che sono ancora vive e le loro famiglie, meritino simpatia, comprensione e riconoscenza per le loro sofferenze.

9. I regimi totalitari comunisti sono tuttora attivi in vari Paesi del mondo ed i crimini continuano ad essere commessi. La percezione dell'interesse nazionale non dovrebbe prevenire i Paesi da una adeguata critica agli attuali regimi totalitari comunisti. L'Assemblea condanna con forza tutte quelle violazioni dei diritti umani

10. I dibattiti e le condanne che hanno avuto luogo da tempo a livello nazionale in vari stati membri del Consiglio d'Europa non possono dispensare la comunità internazionale da prendere una chiara posizione sui crimini commessi dai regimi totalitari comunisti. C'è un obbligo morale a farlo senza ogni ulteriore ritardo.

11. Il Consiglio d'Europa è nella posizione per tale dibattito a livello internazionale. Tutti i Paesi europei ex comunisti, con l'eccezione della Bielorussia, sono oggi suoi membri e la protezione dei diritti umani e lo stato di diritto sono i valori fondamentali su cui si basano

 

12. Inoltre, l'Assemblea parlamentare condanna con forza le massicce violazioni dei diritti umani commesse dai regimi totalitari comunisti ed esprime simpatia, comprensione e riconoscenza alle vittime di tali crimini.

13. Inoltre, richiama tutti i partiti comunisti o post-comunisti nei suoi Stati membri che non lo hanno già fatto di valutare di nuovo la storia del comunismo e del proprio passato, di prendere chiaramente le distanze dai crimini commessi dai regimi totalitari comunisti e di condannarli senza alcuna ambiguità.

14. L'Assemblea ritiene che questa chiara posizione della comunità internazionale aprirà la via alla riconciliazione. Inoltre, incoraggerà con fiducia gli storici di tutto il mondo a continuare le loro ricerche finalizzate a determinare ed a verificare oggettivamente quanto avvenuto.

 
 
 
 

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