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Un blog creato da Caty1966 il 25/02/2007

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Post N° 121

Post n°121 pubblicato il 01 Giugno 2007 da Caty1966

Emergenza democratica

sottotitolo: Il vigile…



“Il vigile”,

Film graffiante sul malcostume italiano.

del 1961 ma sempre attuale.

un vigile ligio al dovere e che non si fa corrompere

un sindaco che per ripicca gli fa perdere l’incarico

A proposito:

Oggi il Consiglio dei ministri ha disposto l’avvicendamento del Comandante generale della Guardia di Finanza Roberto Speciale con il generale Cosimo D’Arrigo ed avviato la procedura per la nomina di Speciale a componente della Corte dei Conti.

Il Capo dello Stato proprio oggi, diffondendo il suo messaggio per la Festa della Repubblica, che si svolgerà domani,  ha detto che occorre cambiare la politica per essere credibili… non  aveva certo detto di cambiare i generali.

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>> La vittoria di Visco su Il Libero Pensiero
Ricevuto in data 02/06/07 @ 12:50
L’epilogo della questione Visco è stato più dirompente di quanto si potesse immaginare. La si pot...

 
Commenti al Post:
a_tiv
a_tiv il 02/06/07 alle 09:02 via WEB
Quando io dico che le dittature moderne hanno un modo diverso di agire! Non so se dire di non avere parole, perchè non ce ne sono sufficienti a commentare quanto accaduto, i fatti sono molto più gravi di ogni parola.... e poi perchè rischiare la querela per uso di parole troppo gravi? Preferisco quindi tacere ed accennare ai fatti. Il Comandante della Guardia di Finanza, Generale Speciale,nel luglio del 2006 denuncia, alla figura giuridica preposta, le pressioni del Viceministro delle Finanze Vincenzo Visco per ottenere la rimozione dei vertici della Guardia di Finanza della Lombardia ed in particolare degli ufficiali che collaboravano con la Procura della Repubblica nell'indagine sulla questione Unipol( quella di Consorte e che ha visto coinvolto in una intercettazione telefonica anche Fassino, smanioso di entrare in posssesso di una banca: la Bnl) e sulla provenienza di 50 milioni di Euro (cento miliardi delle vecchie lire)costituiti all'estero dallo stesso Consorte e dal suo vice Sacchetti. Il generale Speciale informa le autorità delle pressioni minacciose di Visco e dei modi sbrigativi e perentori con cui tenta di far rimuovere i vertici. Il Vice Ministro nega ogni cosa. Altri alti ufficiali della Gdf invece testimoniano la veridicità dei fatti denunciati ed anche la Procura di Milano, intervenuta nel luglio dello scorso anno, ebbe modo di paventare le gravi conseguenze per le indagini in corso e la sorpresa per questi inopinati trasferimenti. C'è anche un carteggio di lettere che conferma le denuncia di Speciale. Il Governo, Visco, Prodi e la burocrazia giudiziaria tengono nascosto quanto è accaduto fino a quando il Giornale non viene in possesso della denuncia del generale. Emersi i fatti Visco nega anche l'evidenza per poi chiudersi in un mutismo assoluto, Prodi dichiara fiducia a Visco e Chiti arriva alla dichiarazione del falso in Parlamento per sostenere Visco. Il Consiglio dei ministri di ieri 1 giugno 2007 stabilisce la rimozione del Generale Speciale dal comando della Guardia di Finanza mentre Visco, certamente su accordi e pressioni, rimane Vice Ministro anche se senza la delega alla Guardia di Finanza. Di Pietro ritira la sua mozione e si disinnesca quella di Calderoli che chiedeva la fiducia del Parlamento al generale della Gdf . Visco, dunque, rimane al suo posto: Vice Ministro. Se non è dittatura questa! Se non ci sono motivi per essere preoccupati! Io sono anche schifato! Caty una sola osservazione. E' oramai un lecito dubbio che Visco non agiva "motu proprio", non si capisce, infatti, l'omertà e le coperture ottenute. Se questo lecito dubbio diventasse certezza dovremmo preoccuparci seriamente perchè al pericolo per la democrazia si aggiungerebbero altri reati...anche di tipo comune. Ciao Vito
 
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Condanna dei crimini dei regimi totalitari comunisti.

1. L'Assemblea parlamentare fa riferimento alla sua Risoluzione 1096 (1996) sulle misure per smantellare l'eredità dei sistemi totalitari comunisti.

2. I regimi totalitari comunisti che governarono nell'Europa Centrale ed Orientale nel secolo passato, e che sono tuttora al potere in molti Paesi del mondo, sono stati, senza ccezioni, caratterizzati da massicce violazioni dei diritti umani. Le violazioni hanno differito in funzione della cultura, del Paese e del periodo storico e hanno incluso assassini ed esecuzioni individuali e collettive, morti in campi di concentramento, fame, deportazioni, torture, lavoro in schiavitù e altre forme di terrore fisico di massa, persecuzioni su base religosa o etnica, violazioni della libertà di coscienza, pensiero e parola, della libertà di stampa, e mancanza del pluralismo politico.

3. I crimini sono stati giustificati in nome della teoria della lotta di classe e del principio della dittatura del proletariato. L'interpetazione di entrambi i principi hanno legittimato la "eliminazione" di popoli considerati nocivi alla costruzione di una nuova società e, come tali, nemici dei regimi totalitari comunisti. Un vasto numero di vittime in ogni Paese coinvolto furono propri connazionali. Fu il caso particolarmente dei popoli dell'ex URSS che di gran lunga superarono altri popoli in termini di numero di vittime.

4. L'Assemblea riconosce che, nonostante i crimini dei regimi totalitari comunisti, alcuni partiti comunisti europei hanno contribuito a conseguire la democrazia.

5. La caduta dei regimi totalitari comunisti nell'Europa Centrale ed Orientale non è stata seguita in tutti i casi da una inchiesta internazionale sui crimini da loro commessi. Inoltre, gli autori di questi crimini non sono stati portati in giudizio dalla comunità internazionale, come fu il caso dei crimini orribili commessi dal nazionalsocialismo.

6. Conseguentemente, la coscienza pubblica dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti è molto povera. I partiti comunisti sono legali e attivi in vari Paesi, anche se in molti casi non si sono distanziati dai crimini commessi nel passato dai regimi totalitari comunisti.

 

7.L'Assemblea è convinta che la coscienza della storia sia una delle precondizioni per evitare simili crimini nel futuro. Inoltre, la denuncia e la condanna morale dei crimini commessi svolge un importante ruolo nell'educazione delle giovani generazioni. la chiara posizione della comunità internazionale sul passato può essere un riferimento per le sue azioni future.

8. Inoltre, l'Assemblea ritiene che quelle vittime dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti che sono ancora vive e le loro famiglie, meritino simpatia, comprensione e riconoscenza per le loro sofferenze.

9. I regimi totalitari comunisti sono tuttora attivi in vari Paesi del mondo ed i crimini continuano ad essere commessi. La percezione dell'interesse nazionale non dovrebbe prevenire i Paesi da una adeguata critica agli attuali regimi totalitari comunisti. L'Assemblea condanna con forza tutte quelle violazioni dei diritti umani

10. I dibattiti e le condanne che hanno avuto luogo da tempo a livello nazionale in vari stati membri del Consiglio d'Europa non possono dispensare la comunità internazionale da prendere una chiara posizione sui crimini commessi dai regimi totalitari comunisti. C'è un obbligo morale a farlo senza ogni ulteriore ritardo.

11. Il Consiglio d'Europa è nella posizione per tale dibattito a livello internazionale. Tutti i Paesi europei ex comunisti, con l'eccezione della Bielorussia, sono oggi suoi membri e la protezione dei diritti umani e lo stato di diritto sono i valori fondamentali su cui si basano

 

12. Inoltre, l'Assemblea parlamentare condanna con forza le massicce violazioni dei diritti umani commesse dai regimi totalitari comunisti ed esprime simpatia, comprensione e riconoscenza alle vittime di tali crimini.

13. Inoltre, richiama tutti i partiti comunisti o post-comunisti nei suoi Stati membri che non lo hanno già fatto di valutare di nuovo la storia del comunismo e del proprio passato, di prendere chiaramente le distanze dai crimini commessi dai regimi totalitari comunisti e di condannarli senza alcuna ambiguità.

14. L'Assemblea ritiene che questa chiara posizione della comunità internazionale aprirà la via alla riconciliazione. Inoltre, incoraggerà con fiducia gli storici di tutto il mondo a continuare le loro ricerche finalizzate a determinare ed a verificare oggettivamente quanto avvenuto.

 
 
 
 

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