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Un blog creato da Caty1966 il 25/02/2007

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Post N° 103

Post n°103 pubblicato il 12 Aprile 2007 da Caty1966

Sondaggi

 

“Finora il governo Prodi ha mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale?”

62,7% ha risposto NO

19,8% ha risposto SI

(Sondaggio Eurispes, pubblicato il 10 aprile 2007)

 

Che questi 62% siano tutti “pazzi” (termine tanto caro a Prodi)?

 

 

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Commenti al Post:
madevix
madevix il 12/04/07 alle 09:57 via WEB
BE, SAREBBE MEGLIO CHE QUESTO 62 PERCENTO SI INFORMASSE MEGLIO E PIU DETTAGLIATAMENTE. BISOGNA CONOSCERE PER GIUDICARE
 
 
Caty1966
Caty1966 il 12/04/07 alle 11:33 via WEB
Caro madevix, mi pari un po' presuntuoso. primo perchè scrivi in maiuscolo, che nel linguaggio della community equivale all'urlo o quanto meno alla voglia di farsi notare; secondo perchè quando si entra in casa d'altri almeno per la prima volta, un saluto sarebbe il minimo che l'educazione suggerisce; terzo perchè dai dei disinformati al 62% degli intervistati, quasi che tu fossi il depositario della verità rivelata. Suvvia, uno come te, che dedica il rpimo post del suo blog ai luoghi comuni mi pare proprio che ragioni per luoghi comuni. Signor Longari, lei mi cade proprio sul volatile! Invece di invitare il 62% a informarsi, se fossi in te spererei che il 19% non si informi meglio o la percentuale del sondaggio magari salirebbe. Per conoscere il programma politico dell'Unione e le promesse elettorali fatte da Prodi non ci vuole una intelligenza fuori dal comune, a dispetto di chi si sente antropologicamente superiore (sic) da giudicare la preparazione e l'informazione altrui. Mi fai sorridere quando scrivi che non si deve giudicare e poi sei il primo a dare giudizi sulle conoscenze degli italiani. Con cordialità e, mi raccomando, un saluto non guasta mai. Ciao. Caty
 
a_tiv
a_tiv il 12/04/07 alle 11:53 via WEB
Ciao Caty...penso che il dato pur importante nella percentuale sia persino condizionato da una parte politica che è sempre pronta a negare anche l'evidenza. Ciò che gli italiani avvertono, spesso, non fa riferimento alle 278 pagine del programma dell'Unione, anche perchè credo siano pochi ad averle lette, ma a ciò che hanno percepito nel confronto elettorale dei due schieramenti. Prodi non ha mantenuto le promesse secondo una percentuale altissima degli italiani perchè ha promesso alcune cose che, con molta evidenza, non ha mantenuto. La percentuale seppure altissima poteva anche esser più alta perchè tutti hanno avvertito, eccetto quelli che non vogliono avvertire o non sono capaci di farlo, che ha raccontato bugie. Ha parlato del "bene degli italiani", della "serietà al governo", del taglio di 5 punti del cuneo fiscale. Ha detto che non avrebbe aumentato le tasse e ridotto le aliquote sui depositi bancari; ha parlato di un'Italia giusta che si facesse carico dei problemi di tutti. Ha detto cose ovvie sui bisogni della gente ed ha introdotto nuovi ticket e ridotto le risorse per i bisogni più sentiti,ai disabili ed agli indigenti. Penso che questo governo sia indifendibile e che anche i partiti della maggioranza se ne rendano conto e che l'unico motivo della sua permanenza è la consapevolezza di avere il Paese contro e che nuove elezioni li penalizzerebbero. Un'ultima anotazione per dirti che l'opinione pubblica incomincia a ritenere Prodi un grande bugiardo, ed anche per questa ragione stenta a concedergli fiducia in modo quanto meno pari alla percentuale potenziale dell'elettorato del centrosinistra. Buona giornata Caty. Un abbraccio. Vito
 
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Condanna dei crimini dei regimi totalitari comunisti.

1. L'Assemblea parlamentare fa riferimento alla sua Risoluzione 1096 (1996) sulle misure per smantellare l'eredità dei sistemi totalitari comunisti.

2. I regimi totalitari comunisti che governarono nell'Europa Centrale ed Orientale nel secolo passato, e che sono tuttora al potere in molti Paesi del mondo, sono stati, senza ccezioni, caratterizzati da massicce violazioni dei diritti umani. Le violazioni hanno differito in funzione della cultura, del Paese e del periodo storico e hanno incluso assassini ed esecuzioni individuali e collettive, morti in campi di concentramento, fame, deportazioni, torture, lavoro in schiavitù e altre forme di terrore fisico di massa, persecuzioni su base religosa o etnica, violazioni della libertà di coscienza, pensiero e parola, della libertà di stampa, e mancanza del pluralismo politico.

3. I crimini sono stati giustificati in nome della teoria della lotta di classe e del principio della dittatura del proletariato. L'interpetazione di entrambi i principi hanno legittimato la "eliminazione" di popoli considerati nocivi alla costruzione di una nuova società e, come tali, nemici dei regimi totalitari comunisti. Un vasto numero di vittime in ogni Paese coinvolto furono propri connazionali. Fu il caso particolarmente dei popoli dell'ex URSS che di gran lunga superarono altri popoli in termini di numero di vittime.

4. L'Assemblea riconosce che, nonostante i crimini dei regimi totalitari comunisti, alcuni partiti comunisti europei hanno contribuito a conseguire la democrazia.

5. La caduta dei regimi totalitari comunisti nell'Europa Centrale ed Orientale non è stata seguita in tutti i casi da una inchiesta internazionale sui crimini da loro commessi. Inoltre, gli autori di questi crimini non sono stati portati in giudizio dalla comunità internazionale, come fu il caso dei crimini orribili commessi dal nazionalsocialismo.

6. Conseguentemente, la coscienza pubblica dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti è molto povera. I partiti comunisti sono legali e attivi in vari Paesi, anche se in molti casi non si sono distanziati dai crimini commessi nel passato dai regimi totalitari comunisti.

 

7.L'Assemblea è convinta che la coscienza della storia sia una delle precondizioni per evitare simili crimini nel futuro. Inoltre, la denuncia e la condanna morale dei crimini commessi svolge un importante ruolo nell'educazione delle giovani generazioni. la chiara posizione della comunità internazionale sul passato può essere un riferimento per le sue azioni future.

8. Inoltre, l'Assemblea ritiene che quelle vittime dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti che sono ancora vive e le loro famiglie, meritino simpatia, comprensione e riconoscenza per le loro sofferenze.

9. I regimi totalitari comunisti sono tuttora attivi in vari Paesi del mondo ed i crimini continuano ad essere commessi. La percezione dell'interesse nazionale non dovrebbe prevenire i Paesi da una adeguata critica agli attuali regimi totalitari comunisti. L'Assemblea condanna con forza tutte quelle violazioni dei diritti umani

10. I dibattiti e le condanne che hanno avuto luogo da tempo a livello nazionale in vari stati membri del Consiglio d'Europa non possono dispensare la comunità internazionale da prendere una chiara posizione sui crimini commessi dai regimi totalitari comunisti. C'è un obbligo morale a farlo senza ogni ulteriore ritardo.

11. Il Consiglio d'Europa è nella posizione per tale dibattito a livello internazionale. Tutti i Paesi europei ex comunisti, con l'eccezione della Bielorussia, sono oggi suoi membri e la protezione dei diritti umani e lo stato di diritto sono i valori fondamentali su cui si basano

 

12. Inoltre, l'Assemblea parlamentare condanna con forza le massicce violazioni dei diritti umani commesse dai regimi totalitari comunisti ed esprime simpatia, comprensione e riconoscenza alle vittime di tali crimini.

13. Inoltre, richiama tutti i partiti comunisti o post-comunisti nei suoi Stati membri che non lo hanno già fatto di valutare di nuovo la storia del comunismo e del proprio passato, di prendere chiaramente le distanze dai crimini commessi dai regimi totalitari comunisti e di condannarli senza alcuna ambiguità.

14. L'Assemblea ritiene che questa chiara posizione della comunità internazionale aprirà la via alla riconciliazione. Inoltre, incoraggerà con fiducia gli storici di tutto il mondo a continuare le loro ricerche finalizzate a determinare ed a verificare oggettivamente quanto avvenuto.

 
 
 
 

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