BENVENUTO
Qui pubblicherò tutti quei passi che mi porteranno avanti nella mia riflessione, nella mia ricerca di completarmi, di mettere in comunicazione le due parti che sento esistere in me. Dedicherò i miei pensieri, i miei scritti e la mia esistenza alla ricerca della sintesi di questa dicotomia
L'autore
da Wikipedia, l'enciclopedia libera:
Un doppelgänger è una copia spettrale di una persona vivente. Il termine doppelgänger è preso in prestito dal tedesco, lingua nella quale viene scritto (come ogni sostantivo) con l'iniziale maiuscola. Doppelgänger è composto da doppel, che significa "doppio", e gänger, che letteralmente significa "che se ne va" (anche se in questo contesto, il significato è più vicino a "passante").
Il termine, nella lingua nativa, si riferisce a un qualsiasi doppio o sosia di una persona, più comunemente in relazione al cosiddetto gemello maligno, o alla bilocazione. In alternativa, la parola viene usata per descrivere un fenomeno nel quale si vede la propria immagine con la coda dell'occhio. In alcune mitologie, vedere il proprio doppelgänger è un presagio di morte. Un doppelgänger visto da amici o parenti di una persona può portare sfortuna o indicare il sopraggiungere di una malattia o un problema di salute.
Ultimi Commenti
giggi91 il 10/09/08 alle 15:23 via WEB
Ciao il tuo blog è davvero bellissimo anche io ne avevo uno ma purtroppo me l'hanno cancellato pero ho fatto un forum molto bello spero che passerai a trovarmi e diventeremo amici http://digiface.forumcommunty.net ti aspetto e complimenti ancora per il tuo blog
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mara.alei il 09/09/08 alle 16:11 via WEB
Parole bellissime! Hai dimostrato che anche con la prosa si possono raggiungere alti livelli di profondità... Forse il segreto sta nel sentirle davvero le cose che si dicono. Allora la poesia delle parole viene fuori da sé, spontaneamente, come per un naturale, stupefacente miracolo. Ancora complimenti! :)
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mara.alei il 26/08/08 alle 11:54 via WEB
Già! Bravissima Paola Turci. Negli ultimi anni è stata ingiustamente messa ai margini del panorama musicale italiano! :(
Come vedi sono tornata da Londra. Ho seguito il tuo consiglio e sono andata al 221/b di Becker Street. Diversamente da quanto mi avevi suggerito tu, non ci sono arrivata in uno dei tradizionali taxi neri londinesi, ma a piedi: il mio albergo, infatti, era a due passi! Naturalmente ho immortalato l'evento con una bella foto! Grazie per il consiglio e a presto! :)
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valentinacalista il 23/08/08 alle 16:37 via WEB
http://blog.libero.it/Nuvoledisfatte/5287506.html
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MarcoVaccari il 06/08/08 alle 21:24 via WEB
Me lo ha detto una persona molto importante che uomini e donne hanno un modo differente di esprimere il dolore. Voi in maniera più plateale, espressa, senza problemi se qualcuno si accorge che state soffrendo. Io, parlo come uomo ma non me la sento di generalizzare, ho del dolore una concezione molto "privata" così come delle lacrime. Difficilmente ho pianto in presenza altrui, così come quasi mai ho ammesso di soffrire se non con amici più che fidati. Per quanto mi riguarda è una questione di riservatezza, anche se può sembrare stupido orgolgio. Specie nei confronti di chi ci fa soffrire, un voler dimostrare che si può resistere. Beninteso, stiamo parlando di sofferenza amorosa. Per il dolore altro la questione dell'orgoglio non capita, ma anche li il dolore è una mia questione personale. Tutto qui. Un uomo soffre, anche se non si vede.
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"l'essenziale è invisibile agli occhi"
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Ciao!!!
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MarcoVaccari il 06/08/08 alle 21:19 via WEB
Me lo ha detto una persona molto importante che uomini e donne hanno un modo differente di esprimere il dolore. Voi in maniera più plateale, espressa, senza problemi se qualcuno si accorge che state soffrendo. Io, parlo come uomo ma non me la sento di generalizzare, ho del dolore una concezione molto "privata" così come delle lacrime. Difficilmente ho pianto in presenza altrui, così come quasi mai ho ammesso di soffrire se non con amici più che fidati. Per quanto mi riguarda è una questione di riservatezza, anche se può sembrare stupido orgolgio. Specie nei confronti di chi ci fa soffrire, un voler dimostrare che si può resistere. Beninteso, stiamo parlando di sofferenza amorosa. Per il dolore altro la questione dell'orgoglio non capita, ma anche li il dolore è una mia questione personale. Tutto qui. Un uomo soffre, anche se non si vede.
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"l'essenziale è invisibile agli occhi"
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Ciao!!!
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mara.alei il 03/08/08 alle 10:51 via WEB
Complimenti per il tuo blog e un in bocca al lupo per il tuo futuro sentimentale (e non solo). Grazie per aver inserito il mio blog nel tuo spazio dei "Blog amici". Anch'io ho fatto altrettanto. A presto! Mara
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MarcoVaccari il 02/08/08 alle 21:54 via WEB
Ci sono troppi io nelle tue parole perchè io possa trovare il mio spazio e così dare tempo alla paura di fermarsi. Non ho errori per te, solo momenti in cui si è imposto il me più vero.
"pure se ti voglio bene"
"preferisco mantenereti"
"che va bene tutti facciamo"
chi pensi stia guardando? A Quale recita pensi di partecipare? Di chi cerchi il consenso...
Io vorrei te difronte ai miei occhi. Non so che farmene di questa tua copia che tanto sembra piacerti. Sei stata meravigliosa, è tempo che non lo sei più... Che tu ci creda o no...
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DOLCIOLA il 02/08/08 alle 21:47 via WEB
grazie....la sofferenza sembra che sia di molti allora..... strano vedere uomini ancora oggi che soffrono per amore.....un abbraccio
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valentinacalista il 31/07/08 alle 16:04 via WEB
percorro strade, come tutti, percorro però anche la voce e le parole inespresse del mio animo, della mia mente, più di tutti del mio cuore e so che c'è stato un pezzetto di strada percorsa insieme, ma so che non bastava ciò che ho trovato sulla via per farmi restare.Poi, il tempo passa, ai miei occhi sei cambiato, i comportamenti, le sciocchezze, avresti potuto parlare si...ma a volte non ce n'è bisogno perchè gli errori parlano al posto nostro.
Non c'è in questo momento qualcosa che mi accosta al tuo mondo, pure se ti voglio bene, ma preferisco mantenerti nei miei ricordi con la semplicità di certi momenti e non come il sunto degli sbagli (che va bene, tutti facciamo), ma per me è troppo. Ora, mai stata più sincera....ciao
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INTRO
tutt'oggi non siamo che ombre,
riflessi di luce,
orfani di miti ed eroi
L'autore
Un'epopea inimitabile. Inarrivabili
ed eterni Queen. It's a Hard life
Questa volta è tutto ciò che hai
Quando si fermerà il mio tempo?
dicono che non tornerà...
sei sicura che... non lo vuoi con te?
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Salvami, sconosciuto viandante
Che per la via vai con piglio spento.
Celebre, irsuto il mento torbidi
sono i colori della mia coscienza cangiante.
Il frutto di sovrano albero
È un figlio bastardo,
riconosco un compito arduo
spiare la mente di uno spirito libero.
Non conosco mentale l’artifizio
Generato pur lucidamente.
Ritorno martoriante
Di un preteso esito fittizio.
Tu, o primo, o tollerante,
accogli gli audaci sospiri.
Due sono i satiri
Affittuari di una mente.
di Marco Vaccari