Un blog creato da erotica_2007 il 26/07/2007

SESSO E VOLENTIERI

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« RACCONTO N.4PRIMO ORGASMO... »

IL RACCONTO CONTINUA...

Post n°7 pubblicato il 04 Gennaio 2008 da erotica_2007

Sono passati già più di due anni, questo mi rassicura circa la serietà di Tony... quante ragazze della mia età si sono ritrovate più volte abbandonate dopo aver dato qualcosa di loro ai ragazzi! A quell'età, si sa, gli ormoni sono in ebollizione e i ragazzi sono in cerca di corpi da esplorare mentre le ragazze sognano l'amore e lo individuano in ognuno che si proponga.

La nostra vita va avanti sempre allo stesso modo: cerchiamo posti tranquilli in cui incontrarci, ci mangiamo con gli occhi visto che siamo per strada ed entrambi abbiamo voglia di qualcosa di più... lo si sente a pelle... ma nessuno di noi "osa" tradurre in parole quei pensieri: lui mi mancherebbe di rispetto, io sarei una ragazza poco seria!

Intanto altre mie amiche si fanno un ragazzo e, per convenienza, perchè sia più funzionale ai rapporti, è inevitabile che questi ragazzi diventino a loro volta amici: un blocco femminile da una parte, un blocco maschile dall'altra che si inseguono, si cercano, si trovano...

Vicio, uno di loro, ha finalmente una possbilità per tutti quanti: suo padre possiede una casa sfitta, vuota, vecchia... riesce a impossessarsi delle chiavi: è nostra!

Sarà il nostro nido!

Certo, convincerci di andare diventa dura: non vogliamo passare per ragazze facili anche se abbiamo una gran voglia di esser grandi... passa qualche settimana prima che il gruppo decida di acconsentire ad andare...

Valutiamo pro e contro: la casa, situata in una stradina secondaria, si presta bene a essere discreta, il portone d'accesso si trova in prossimità di una traversa, per cui è facile introdursi velocemente all'interno prima che gente di passaggio possa individuare i nostri volti, bisogna esser veloci, veloci, veloci... c'è solo un handicap: un negozietto di alimentari proprio un po' sopra! Ma è piccolo, poco frequentato... e qui solo la fortuna ci può venire incontro! Ma, in ogni caso, se ci fosse gente possiamo pur sempre non entrare e far finta di nulla.

Sabato pomeriggio, sono le tre e mezzo, la calura estiva tiene la gente in casa, ottimo!

Siamo rimasti d'accordo: i ragazzi saranno dentro, il portone socchiuso, starà a noi decidere se è il caso di entrare o meno... quasi in fila indiana giriamo l'angolo: nessuno in vista!

Siamo saette!

Un attimo e ci ritroviamo dentro!

Ci salutiamo, ridiamo per la situazione e anche per allentare la tensione, qualche battuta, i racconti delle scuse addotte per poter essere fuori a quell'ora, valutiamo il tempo che possiamo stare lì poi ogni coppia imbocca l'ingresso di una stanza diversa... finalmente soli... io Tony e il nostro desiderio, il nostro amore...

Mi accarezza il viso, lo prende tra le mani, mi guarda, mi bacia dolcemente le labbra, poi mi stringe forte, forte, quasi a soffocarmi..."Gioia mia....amore mio..." non fa che ripeterlo quando stacca le labbra... poi i suoi baci si fanno sempre più travolgenti, la lingua..."Dio che meraviglia!", penso... la sento nella bocca, si insinua e va via, si arrotola con la mia, giochiamo...

Siamo in piedi... in quella casa non esiste arredamento, é vuota ma non sembriamo accorgercene... Tony mi tocca le spalle, scvola lungo le braccia e prende le mie mani tra le sue, intrecciamo le dita e le sento stringere forte, forte, forte...

E' bellissimo sentirsi amate così, so che mi desidera ma perché mi ama...

Ad un tratto mi stacco da lui, faccio qualche passo... mi sento accaldata e passo una mano tra i capelli mentre mi giro a dargli le spalle... lui arriva da dietro, mi abbraccia... il suo corpo si attacca al mio e... sento qualcosa di strano, qualcosa di duro al fondoschiena.... non pensavo potesse essere così! La mia reazione è immediata: mi stacco e mi giro a baciarlo... mi sento sconvolta, quasi impaurita, dentro di me mille domande: era il suo sesso quello? E io ho lasciato che lo appoggiasse a me? Ho lasciato fare?

Mi sento un po' sporca, poi caccio via ogni domanda, Tony vive tutto con estrema naturalezza e non osa più oltre il dovuto... mi tranquillizzo mentre lui comincia ad accarezzarmi le spalle, la schiena, il seno... faccio un gesto per allontanare le mani, è solo un gesto falso: mi piacciono le sue mani sul seno ma devo dimostrargli che non voglio... lui è veloce: con una mano prende le mie e me le blocca, con l'altra continua a percorrermi, a sondare. a disegnare i tratti del mio seno acerbo ed eccitato da sopra la maglietta... e continuiamo a baciarci, senza sosta, ora con la lingua, ora a schiocchi rapidi e continui...

Il tempo passa... qualcuno dall'altra stanza dice ad alta voce: "Che facciamo?" Già...è ora di andare, non possiamo rischiare di venir scoperte!

Baci di commiato, occhi che si frugano quasi a voler carpire ogni minimo istante per racchiuderlo dentro... poi ci si ritrova dietro al portone: bisogna valutare se è il momento giusto per uscirne...

Solita parola d'ordine: "Ora!" ... e in un attimo siamo fuori come se nula fosse mai accaduto...

 

 
 
 
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