SESSO E VOLENTIERI

PRIMO ORGASMO...

"La casetta", così la chiamavamo, divenne dopo quella prima volta una meta abituale per i nostri incontri lontani da occhi indiscreti, dove vivere serenamente un'intimità che cominciavamo a scoprire piano piano...

Dopo quel sabato altri se ne susseguirono, e ogni volta diventava sempre più bello, diventavamo più liberi...

Inutile dire che le nostre "carezze" rimanevano molto superficiali, né Tony, né io, giovani, inesperti, imbranati e anche timorosi, provavamo mai ad andare oltre: sarebbe stato sconveniente!

Tuttavia qualche coperta cominciò ad entrare in quella casa: che scomodo giaciglio! Ma ci sembrava di essere comunque in paradiso!

Ci stendevamo uno accanto all'altra, di fianco, e le nostre mani esploravano le parti del corpo consentite: io mi limitavo a toccare solo la parte superiore di Tony, mai mi sarei sognata di superarne il petto verso giù, lui sapeva già di poter aver accesso al mio seno, mai a pelle... oltre non andava...

Qualche tempo dopo Tony non si accontentò più di star di fianco... si stendeva su di me mentre mi accarezzava, ed era inevitabile che io sentissi il suo sesso, più in là cominciò a premere su di me andando avanti e indietro... immaginavo che fosse un atto di quasi autoerotismo, lo vedevo rosso in viso, eccitato sempre più... e via via sentivo anche dolore all'osso pubico sul quale si sfregava, ma mi piaceva, anche se non avevo la benché minima idea di cosa potesse essere il "piacere" di cui avevo curiosità.

Fu in uno di quei soliti pomeriggi che accadde qualcosa di insolitamente piacevole e sconosciuta.

Eravamo entrati nel portone e subito dopo i nostri amici si erano dileguati nelle varie stanze... io e Tony, entrambi impazienti, cominciammo sulle scale ad assaporarci, a stringerci e carezzarci...

Ricordo ancora che quel giorno indossavo una gonna a fiori dallo sfondo blu, di quelle lunghe che si usavano all'epoca e che per cinta avevano un elastico, sabot scuri, una maglia blu....

Mi ero accinta a salire su per le scale ma Tony mi aveva bloccata e quindi ero rimasta con un piede su un gradino più alto rispetto all'altro e non mi ero più mossa da quella posizione mentre i nostri abbracci si facevano intensi e i nostri baci sempre più audaci...

D'un tratto Tony cominciò la circumnavigazione del seno, estremamente piacevole, alla quale mi abbandonai assaporando ogni emozione fino in fondo, sentendo come sempre il calore pervadere il mio corpo... mi accarezzò con dolcezza, poi afferrò i capezzoli turgidi, li strinse senza farmi male, quindi tornò a passare la mano sui seni alternando dall'uno all'altro...

Improvvisamente, però, scattò la mossa inaspettata: pose la mano sui fianchi...scese giù, lateralmente e, di scatto passò sul mio sesso, da sopra la gonna... gli fu facile raggiungerlo data la posizione!

Immediata la mia reazione: tentai di togliere quella mano... mi imbarazzava che toccasse la mia parte più intima!

Gli afferrai il polso e tentai con forza di togliere quella mano ma lui nn si mosse di un centimetro, anzi... e più strattonavo, più lui sembrava attaccarsi e la muoveva in avanti e indietro, velocemente... sentivo caldo, sempre più caldo.... sentivo pulsare tra le cosce e non capivo cosa stesse accadendo: mille sensazioni strane, mai provate prima, e se da una parte continuavo a voler togliere quella mano da lì per pudore, dall'altra sentivo emozioni e sensazioni straordinarie che mi facevano desiderare che non smettesse mai... ad un tratto mi fissai ad ascoltare i battiti del cuore: che accidenti mi stava capitando? Sembrava sul punto di scoppiare, i battiti aumentavano a dismisura, avevo sempre più caldo e dolci pulsazioni diventavano frequenti lì, dove Tony imperterrito teneva la sua mano e la muoveva...

..poi, all'improvviso... l'esplosione.... un susseguirsi di sensazioni sconosciute ma meravigliose... sentivo il mio buchetto aprirsi e chiudersi ad intervalli quasi regolari e questo mi regalava un piacere immenso, mai provato prima...Tony continuò ancora un  poco, poi abbandonò la presa lasciandomi stravolta in viso... mi abbracciò e continuò a baciarmi, poi andammo di sopra, ci stendemmo sulla nostra coperta e continuammo a giocare come eravamo soliti fare...

Quel giorno, tornata a casa, quesiti su quesiti altalenavano nella mia mente: cos'era accaduto? Cosa mi era capitato? Che fosse quello il famoso "Orgasmo" di cui avevo letto su più numeri del censurato "Duepiù" che nascondevo tra rete e materasso  e dei quali mi disfacevo in fretta regalandoli ad amiche meno controllate di me? Cosa era successo al mio corpo per comportarsi in quello strano modo?

Ricordo che quella sera, quando entrai in bagno per lavarmi e indossare il pigiama prima di andare a letto, ripercorrendo mentalmente una ad una le immagini e i passaggi di quanto era accaduto quel pomeriggio, mi ritovai in pigiama a gambe divaricate... misi la mia mano dove l'aveva messa Tony e cominciai a muoverla come aveva fatto lui...sentii montare l'eccitazione, simile a quella che provavo quando stavo con lui... proseguii nella scoperta di quella parte del mio corpo continuando a muoverla ritmicamente così come aveva fatto Tony...sentii il sangue salirmi alla testa, l'interno delle cosce pulsare, il piacere pervadermi...non smisi...volevo ritrovare quel benessere provato, continuai, continuai... finché il mio corpo non reagì di nuovo a quelle sollecitazioni regalandomi ancora lo stesso piacere: ne ero certa, era un orgasmo!

Non poteva essere altro!  

E avevo scoperto cosa significasse masturbarsi per ottenerlo...

PS: Grazie Tony...