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PERCHE' L'UOMO NECESSITA DI UN SALVATORE
Post n°647 pubblicato il 29 Ottobre 2015 da fra873
Un visitatore MI scrive: «Sono entrato per caso sul profilo ed ho notato che non v'è pagina che non parli del "bisogno di un Salvatore". Ma perché ritieni che l'uomo abbia bisogno di un Salvatore?» Non v'è risposta più bella di quella fornita dall'Apostolo Paolo che nella lettera ai cristiani di Roma scrive: Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio; non solo, ma ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che l'afflizione produce pazienza, la pazienza esperienza, e l'esperienza speranza. Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato. Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; «Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il Suo sangue, saremo per mezzo di Lui salvati dall'ira». Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio Suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo anche in Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, mediante il quale abbiamo ora ottenuto la riconciliazione. Perciò, come per mezzo di un solo uomo (Adamo) il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato. Poiché, fino alla legge, il peccato era nel mondo, ma il peccato non è imputato quando non c'è legge. Eppure, la morte regnò, da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di Colui che doveva venire. Però, la grazia non è come la trasgressione. Perché se per la trasgressione di uno solo (Adamo), molti sono morti, a maggior ragione la grazia di Dio e il dono della grazia proveniente da un solo uomo, Gesù Cristo, sono stati riversati abbondantemente su molti. Riguardo al dono non avviene quello che è avvenuto nel caso dell'uno che ha peccato; perché dopo una sola trasgressione il giudizio è diventato condanna, mentre il dono diventa giustificazione dopo molte trasgressioni. Infatti, se per la trasgressione di uno solo (Adamo) la morte ha regnato a causa di quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia, regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo. Dunque, come con una sola trasgressione (quella di Adamo) la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così pure, con un solo atto di giustizia (quello compiuto da Gesù), la giustificazione che dà la vita si è estesa a tutti gli uomini. Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo (Adamo) i molti sono stati resi peccatori, così anche per l'ubbidienza di uno solo (Gesu'), i molti saranno costituiti giusti. La legge poi è intervenuta a moltiplicare la trasgressione; ma dove il peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata, affinché, come il peccato regnò mediante la morte, così pure la grazia regni mediante la giustizia a vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore (Rif. Epistola ai Romani Capitolo 5). Ecco perché gli evangelici come cristiani (cioè seguaci di CRISTO GESU') credono fermamente nella necessità di un Salvatore e precisano sempre che al di fuori di Gesù non v'è salvezza infatti sta scritto: «Non v'è sotto il cielo nessuno altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi possiamo essere salvati» (Rif. Atti degli Apostoli Cap.4 verso12). Non c'è bisogno di alcun altro che faccia da mediatore (Rif. Prima Epistola a Timoteo Cap.4 verso 5) o da avvocato (Rif. Prima Epistola di Giovanni Cap.2 verso 1) tra Dio e gli uomini. Per salvarsi dalla barriera del peccato, diverse religioni propongono all'uomo varie soluzioni: digiuni, pellegrinaggi, sofferenze o altre opere meritorie. Ma questa è la nevrosi di una falsa salvezza che cresce sul terreno delle illusioni umane. Tutti i sistemi umani dicono: «Tu devi fare». Tutti impongono all'uomo obblighi e sforzi impossibili da realizzare. Abbiamo letto prima (dalla Parola di Dio) che Cristo è invece venuto ad annunciare qualcosa di assolutamente diverso, un'autentica buona notizia: «Tu non devi meritarti nulla, "IO" ho compiuto tutto. Tu non devi salvarti, "IO" ti ho salvato. Tu non devi giungere ad un certo livello di giustizia, "IO" sono la tua giustizia. Tu non devi espiare i tuoi peccati, "IO" li ho espiati sulla croce». Ecco la soluzione: Gesù! Egli quest'oggi desidera essere il tuo personale Salvatore. |
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