Creato da MAHATMADEVA il 26/04/2006
ESTRATTI ED ELABORAZIONI UTILI PER CHI CERCA LA VIA ILLUMINATA.
 

 

IL SEME CADUTO

Post n°97 pubblicato il 15 Gennaio 2007 da MAHATMADEVA
Foto di MAHATMADEVA

Il corpo glorioso o corpo spirituale, è già in noi sotto forma di seme, di germe. Che cosa si fa di un seme? Lo si pianta, ci si occupa di esso, lo si innaffia, ed esso cresce, diventa un albero, cioè un corpo sviluppato, vigoroso. Ma questo corpo esisteva già in potenza, con tutte le possibilità di futuri sviluppi. Tutto è contenuto nel seme: le dimensioni, la bellezza, i frutti dell'albero, ma bisogna nutrirlo, innaffiarlo, altrimenti muore.

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Il corpo glorioso non viene creato; ogni essere lo possiede sotto forma di germe, e il lavoro del discepolo consiste proprio nell'innaffiarlo, riscaldarlo, alimentarlo. Perciò, quando attraversate momenti di vita spirituale molto intensa, quando ascoltate della musica, quando vi sentite trasportati dinanzi ad uno spettacolo di grande bellezza, in quel momento voi alimentate il vostro corpo glorioso e gli date forza; infatti, questi sentimenti di amore e di meraviglia, queste emozioni, sono delle particelle grazie alle quali formate la vostra creatura. Nutrite il vostro corpo glorioso esattamente come la madre nutre il proprio figlio: con il suo sangue, i suoi pensieri, i suoi sentimenti.

Se siete istruiti in questa luce iniziatica, potrete attirare gli elementi più puri e più luminosi per formare il vostro corpo glorioso. Ma se non lavorate, se vi abbandonate alle passioni, alle elucubrazioni e ai desideri di ogni genere, non ci riuscirete mai, perché il corpo glorioso non si costruisce con questi materiali così torbidi e pesanti, e perciò rallenterete la vostra evoluzione. Dovete imparare ad essere più attenti, a fare delle scelte, sia nei vostri pensieri che nei vostri sentimenti, e quando giungono i momenti difficili, nei quali siete preoccupati, oppure provate odio, gelosia, desiderio di vendetta, ricordate subito che state rallentando la formazione del vostro corpo glorioso, e cambiate il vostro stato!

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Il corpo glorioso non può essere formato che con la parte migliore di noi. Se lo nutriamo a lungo con la nostra carne, il nostro sangue, il nostro fluido, la nostra vita, esso diventa luminoso, irradiante, potente, immortale, perché è formato da materiali inalterabili, eterni, e potrà compiere meraviglie, dapprima in noi stessi e poi fuori di noi.

E' attraverso questo corpo glorioso e luminoso che Cristo può compiere miracoli. Prima di avere formato questo corpo in se stesso, l'uomo è opaco, debole, oscuro, vulnerabile, malaticcio. Tuttavia, ciascuno porta in sé un germe del Cristo, che deve sviluppare lavorando coscientemente secondo la legge dell'affinità. Dovete dunque riuscire a superare voi stessi, per attirare le particelle più pure, le più luminose dell'oceano eterico e fonderle nel vostro corpo glorioso.

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Potete cominciare oggi stesso ad attirare queste particelle, dapprima in piccola quantità, poi ogni giorno di più. E questo è quanto fate ogni mattina dinanzi al sole: vi allontanate dalla terra, vi legate al Cielo, al sole, per cogliere qualche particella luminosa, da aggiungere al vostro corpo glorioso.

 
 
 

MEDITAZIONE E CONOSCENZA ESOTERICA

Post n°96 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da MAHATMADEVA
Foto di MAHATMADEVA

La meditazione ha lo scopo di abituare l'uomo a riconoscere e manipolare energie in un diverso stato di coscienza.  Ovvero dirigendo la propria consapevolezza nel proprio mondo interiore, lontano dal mondo oggettivo e dai condizionamenti della personalità. Con il tempo e la pratica sarà in grado di recepire il significato dell'esistenza e di dirigere coscientemente il proprio cammino evolutivo.

La conoscenza esoterica è in pratica il metodo adottato dalla Gerarchia per portare in evoluzione il regno umano. Tramite essa, nel corso dei cicli migliaia di discepoli furono istruiti e divennero maestri di saggezza, altri si proposero come guide spirituali nei momenti più travagliati nella storia del nostro pianeta.

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In ogni era, la conoscenza esoterica venne diffusa e adattata alle potenzialità umane allo scopo di liberare le anime degli uomini dal giogo di Maja. Esistono vari gradi di interpretazione per ogni insegnamento così come esistono diversi stadi di sviluppo evolutivo associati alla medesima umanità. La meditazione occulta venne introdotta eoni fa dal grande istruttore delle razze per sopperire alle vacanze all'interno della Gerarchia.

In quel tempo si decise che il genere umano era sufficientemente maturo per essere reclutato al servizio Gerarchico, fu così che la porta per lo sviluppo al quinto regno si aprì. Allora come per ogni ciclo si ritenne di avanzare per gradi di apprendimento, sempre nel rispetto del libero arbitrio, senza cioè interferire nella facoltà concessa ad ogni essere di decidere della propria vita. Si svilupparono così diversi tipi di meditazione o Yoga ciascuno indirizzato al potenziamento spirituale di una particolare compagine umana.

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Esistono vari modi di intendere e praticare lo Yoga così come esistono diversi livelli di sviluppo evolutivo sia collettivo che individuale. La Gerarchia Planetaria, relativamente ad ogni periodo evolutivo, ha diffuso i requisiti che ogni aspirante deve possedere per inoltrarsi lungo il sentiero occulto, ma poté solo limitarsi ad indicare la via lasciando ai singoli discepoli l'incarico di percorrerla.

Ogni meditazione quindi, ha lo scopo principale di allenare il discepolo a rimanere saldo entro la luce in modo tale da fornire uno stabile sistema di connessione e scambio tra l'umanità ed il piano entro cui il volere di Dio é conosciuto.

 
 
 

I tesori del Cielo e della Terra

Post n°95 pubblicato il 09 Gennaio 2007 da gotika
 

9 " Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; 20 accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. 21 Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore. "
Mt 6, 19 - 21
Ogni parola di Gesù è piena di significato ; adesso andremo a vedere che cosa vogliono dire i versetti sopra citati soffermandoci su queste tre parole : ruggine, tignola ( verme ) e ladri.
Cominciamo dalla ruggine : si è sempre detto che gli alchimisti cercavano la pietra filosofale per trasformare i metalli in oro. Perchè in oro? Perchè l'oro tra i metalli è l'unico inossidabile, inattaccabile dall'acqua, dall'aria, dagli acidi ; è solubile solo in una miscela di acido nitrico e di acido cloridrico chiamata acqua reale. Il ferro, invece, si sa bene come si ossidi molto facilmente al contatto con l'aria umida, formando la ruggine che a poco a poco, lo distrugge. La ruggine può essere quindi considerata il simbolo delle materie che attaccano i metalli e in generale il mondo minerale. Nella gerarchia dei regni di natura, il regno minerale corrisponde al piano fisico : la ruggine simboleggia quindi ciò che distrugge il piano fisico, il corpo umano. Con i vermi si entra nel mondo astrale, che è quello del cuore, dei sentimenti. Una persona colma di odio, di dubbio, di orgoglio, disprezzo e violenza è preda dei vermi. Non si dice forse che costui " si rode "? Se, credendo di distruggerlo si taglia un verme a pezzetti si constata che in realtà esso si moltiplica. Dal punto di vista simbolico questo è un fenomeno molto significativo che si ritrova nel mito dell'Idra di Lerna.
Come il Leone di Nemea, l'Idra di Lerna è un mostro figlio di Echidna, ma ha per padre Tifone. Fu allevata da Era per servire di prova ad Eracle. La dea l'allevò, è precisato, sotto un platano, vicino alla fonte Amimone. Questa idra è un serpente a sette teste. L'alito che usciva dalle gole era così mefitico che chiunque l'avvicinava, anche mentre essa dormiva, invariabilmente moriva. Essa rapinava anche i raccolti e le mandrie del paese. Per combatterla, Eracle ricorse a frecce infiammate. Ogni testa tagliata ricresceva cosicchè per vincere il mostro bisognava recidere tutte le teste in un sol colpo. Ercole riuscì a vincere l'idra con il fuoco. L'idra rappresenta i sette peccati capitali che risorgono man mano che si cerca di annientarli. Esiste solo un modo per distruggerli : il fuoco divino dell'amore che brucia tutte le teste in una sola volta.
Gesù menzionando i vermi voleva indicare i nemici che ci attaccano nel piano astrale, ossia certi desideri che rodono dentro di noi. Anche i ladri sono un simbolo. Il ladro giunge di notte, quando tutte le luci sono spente con un mazzo di chiavi false e delle armi . I ladri sono il simbolo dei nostri nemici del piano mentale. Colui il cui intelletto è assopito ed oscurato sarà attaccato dai ladri. I ladri sono entità invisibili : sono i nostri dubbi e le nostre inquietudini. Se questi pensieri vi lasciano spogli, deboli, stremati, non è questa la dimostrazione che sono venuti dei ladri a portar via i vostri beni?
Un giorno una barra di ferro coperta di ruggine domandò ad un aratro che veniva riportato alla fattoria, perchè fosse tanto rilucente. " E' perchè io lavoro - rispose l'aratro - ; tu vivi nella pigrizia, ecco perchè sei ricoperta di ruggine. " Nei pigri la volontà è attaccata dalla ruggine, quanto al cuore dell'uomo sensuale, esso è roso dai vermi, e l'intelletto oscurato è fatalmente visitato dai ladri. Gesù ci mette in guardia da queste tre categorie di nemici dicendo : " Non accumulate tesori sulla terra..." Guardate un pò cosa succede a chi si limita ai tesori terreni : comincia a rifiutarsi di camminare perchè ha le automobili ; non scrive più perchè ha delle segretarie che lo fanno al posto suo ; non parla nè pensa più perchè altri gli risparmiano queste fatiche. Non gli rimane quindi che di mangiare, bere, dormire.. A poco a poco egli sprofonda nell'inerzia, nelle passioni e nell'oscurità : ha accumulato tesori in una banca dove la ruggine, i vermi ed i ladri prima o poi andranno ad attaccare.
Tratto da Nuova luce sui Vangeli - Omraam M. A.

 
 
 

IL DISCEPOLO

Post n°94 pubblicato il 05 Gennaio 2007 da MAHATMADEVA
Foto di MAHATMADEVA

Si tratta di una tappa inevitabile per chiunque cammini lungo il sentiero della conoscenza. La distinzione più evidente riguarda l'allineamento e la riattivazione dei centri eterici, una conseguenza questa derivata dalla maturità intuitiva conseguita durante il corso di numerose incarnazioni.

I centri eterici hanno un grosso peso nello sviluppo e orientamento dei flussi energetici operanti nel discepolo. Il punto dinamico al centro di ogni ruota comincia ad annullare i punti minori di forza cosi da iniziare a ruotare su se stessa, producendo una vibrazione nella quarta dimensione.

Si crea quindi un'opera di trasmutazione tra i centri operanti sotto il diaframma sintetizzati dal plesso solare, in quello immediatamente sovrastante rappresentato dal centro del cuore.

In questo processo troviamo molti riferimenti occulti che ci riconducono alla contrapposizione tra personalità orientata ed anima adombrante. Tale conflittualità terminerà con la caduta del velo (diaframma) e la fusione dei due poli.

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La personalità dapprima integra e sintetizza le attività dei veicoli terreni (eterico astrale e mentale inferiore) poi comincia a risvegliarsi agli influssi provenienti dall'anima adombrante e quindi ad orientarsi definitivamente verso di essa divenendo la sua controparte terrena.

Il passo successivo comprenderà l'equilibrio tra le coppie di opposti, e il mantenimento dell'orientamento durante i punti di crisi in cui la coscienza rimane sospesa sul punto di rivelazione. Il punto in cui l'occhio della visione si apre e la dualità viene superata.

L'anima e la personalità si fondono in un tutt'uno lasciando spazio alla visione dell'unica vera esistenza che è la monade nel suo piano. In questo processo il nucleo egoico si dissolve essendo ormai consapevolmente interpretato dalla personalità irremovibilmente consacrata al piano.

Tutto questo processo si attua a man a mano che i legami Karmici si sciolgono permettendo l'irradiazione consapevole dello spirito Cristico.

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Il discepolo diviene così consapevole del proprio percorso Karmico riconoscendone gli effetti su se stesso e sul prossimo, ma diviene anche intuitivamente cosciente di ciò che inevitabilmente lo attenderà nel futuro.

Ogni passo lungo il sentiero viene precedentemente pianificato e spiritualmente assimilato. Un periodo in cui l'occasione diviene un evento costante ed il progetto una concretizzazione intenzionale.

Il discepolo accettato invece, impara la giusta proporzione nei rapporti umani e la manifesta attraverso la -Divina Indifferenza-, ovvero nella capacità di essere nel mondo ma non del mondo. Manifestare la Radianza Cristica senza intaccare l'equilibrio e il libero arbitrio altrui. Infondere luce nelle menti degli uomini senza per ciò rimanerne vincolato.

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Si tratta di una capacità difficilissima da conseguire ma che se perseguita permetterà al discepolo di mantenere i "piedi nel fango e la testa nella luce". Di vivere senza produrre o indurre Karma, e di partecipare attivamente ad una nuova sensibilità di gruppo.

Tutto appare chiaro una volta che si è penetrati coscientemente entro l'anello invalicabile dell'Ashram prendendo parte al suo lavoro, in cui ognuno partecipa con l'apporto qualificante del proprio raggio, utilizzando la meditazione creativa focalizzata nella realizzazione del piano gerarchico.

L'Ashram è un nucleo attivo formato da anime risvegliate, le quali operano come uno specchio parabolico convogliando il fuoco di ognuna verso un centro definito nel quale opera un maestro. Esso rappresenta "il punto dentro il cerchio, il gioiello nel loto Ashramico". L'opera è duplice, divenendo Invocativa quando il flusso va dalla circonferenza al centro, ed Evocativa, quando dal centro si diffonde verso la circonferenza.

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Il processo espresso qui semplicemente è in realtà una delle conquiste più significative della disciplina occulta, e diviene carattere distintivo nei termini del servizio apportato al gruppo, il quale si attua mediante la meditazione creativa.

 
 
 

KARMA

Post n°93 pubblicato il 28 Dicembre 2006 da MAHATMADEVA
Foto di MAHATMADEVA

La parola Karma suona strana all’orecchio dei popoli occidentali. È questo il nome che i Teosofi del diciannovesimo secolo adottarono per indicare una delle più importanti leggi della natura. Incessante nel suo operare, essa agisce egualmente su pianeti, sistemi di pianeti, razze, nazioni, famiglie ed individui. Essa è la dottrina gemella di quella della reincarnazione e queste due leggi sono legate assieme così inestricabilmente che è quasi impossibile prenderne in considerazione una senza includere l’altra.

Nessun luogo e nessuna creatura dell’universo è libero dall’operazione del Karma, ma tutti sono governati da esso, puniti da esso per i loro errori, ma infine condotti beneficamente in avanti, attraverso la disciplina, riposo e ricompensa, verso le distanti vette della perfezione. È una legge talmente vasta, funzionando tanto sul nostro essere fisico quanto su quello morale, che solo per mezzo di giri di parole e di lunghe spiegazioni, sarebbe possibile renderne chiaro il significato nella nostra lingua. È per questa ragione che per designarla venne adottato il termine Sanscrito di Karma.

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Se si applica alla vita morale dell’uomo, Karma è la legge della causalità etica, della giustizia, della ricompensa e della punizione; la causa della nascita e della rinascita, ma allo stesso tempo il mezzo per cui si può sfuggire all’incarnazione. Osservato da un altro punto di vista è semplicemente l’effetto che sgorga fuori della causa, l’azione e la reazione, l’esatto risultato di ogni pensiero ed azione. Esso è tanto azione che risultato d’azione, poiché, presa letteralmente, la parola significa “azione”.

Riguarda l’Universo come un intero che funziona in modo intelligente, quindi ogni movimento nell’universo è un’azione di quell’intero che conduce a risultati, i quali a loro volta divengono cause di altri risultati. Gli antichi Indù, considerandolo da questo spazioso punto di vista, dicevano che ogni essere fino a Brahma è soggetto alla legge di Karma. Karma non è un essere ma una legge, la legge universale dell’armonia che riporta senza fallo l’equilibrio in ogni sconvolgimento.

 
 
 

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