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Chiesa di Nostra Signora del Monte Carmelo di Garabandal

Post n°34 pubblicato il 10 Aprile 2013 da fotomagazine

 

San Sebastián de Garabandal, paesino situato nel nord della Spagna, la sera del 18 giugno 1961 quattro fanciulle di 11 e 12 anni giocavano insieme nella zona sud del villaggio quando udirono un rumore simile al tuono.

Improvvisamente davanti a loro apparve un angelo splendente. Egli non disse niente e subito scomparve dalla loro vista. Le fanciulle meravigliate e spaventate, corsero istintivamente verso la chiesa del villaggio. I loro visi sbiancati suscitarono la curiosità della gente e l’apparizione divenne nota. Durante i dodici giorni che seguirono, l’angelo apparve ancora otto volte e poi il primo luglio parlò loro per la prima volta. "Sapete perchè sono venuto?" chiese. "Per annunciare che domani, domenica, la Vergine Maria vi apparirà come nostra Signora del Monte Carmelo." L’angelo aveva preparato in questo modo le fanciulle alla venuta della Vergine.

"L'Angelo stette due ore con noi, e ci sembrarono due secondi.  Dopo ci disse: - Tornerò domani con la Vergine. E se ne andò. Che pena ci fece il fatto che ci lasciasse! La gente, molto contenta, ci domandava: Che cosa vi ha detto? E noi raccontammo ciò che ci era stato detto da Lui. La gente che veniva da fuori se ne andò assai con­vinta e molto contenta, con tanta voglia di raccontarlo a chi non era stato presente. LAngelo aveva un abito lungo, ampio e senza cin­tura, le ali di color rosa chiaro, abbastanza grandi, mol­to belle, il visetto né lungo né tondo, il naso molto bello, gli occhi neri e il colorito bruno chiaro, le mani mol­to fini, le unghie corte; i piedi non gli si vedevano."

La notizia si diffuse velocemente. Il 2 luglio molti preti furono fra i numerosi visitatori venuti da fuori che si unirono alla popolazione del villaggio per essere testimoni del grande avvenimento. Verso le diciotto le fanciulle si avviarono verso il luogo in cui erano solite vedere l’angelo e perfino prima che arrivassero la Beata Vergine apparve con due angeli, uno ad ogni fianco. Esse riconobro uno degli angeli come l’Arcangelo San Michele, il quale era già apparso loro e l’altro era identico. Al di sopra della Vergine c’era un grande occhio che alle fanciulle parve essere l’occhio di Dio. Esse parlarono apertamente e familiarmente con la Vergine e dissero il Rosario in sua presenza. Per quattro anni consecutivi essa apparve alle fanciulle circa duemila volte e spesso più volte in un solo giorno.

"La Madonna viene con un abito bianco, un manto azzurro e una corona di piccole stelle dorate; non si vedono i suoi piedi. Le mani tese, con uno sca­polare nella destra; lo scapolare è di colore marrone. Ha i capelli lunghi e ondulati, di colore castano scuro, con la riga in mezzo. Il viso ovale, il naso al­lungato, fine, la bocca molto bella con le labbra un po' turgide. La carnagione è bruna, più chiara di quella dell'Angelo, diversa e al tempo stesso molto bella. La voce è molto strana, una voce che non so descrivere. Nessuna donna assomiglia alla Vergine, né nella voce, né in niente altro! Alcune volte porta il Bambino in braccio, piccolissimo, come un bebé appena nato, con il visetto tondo, dalla carnagione si­mile a quella della Madonna, la boccuccia piccola, i capelli un po' lunghi, biondi, le mani piccole, l'abito come una tunica azzurra."

La SS. Vergine, apparve a capo scoperto, come si usava in Palestina al tempo di Gesù, quale ideale di bellezza che si rispecchia nel volto luminoso delle veggenti. I dialoghi intercorsi fra Lei e le bambine la caratterizzavano come la mamma per eccellenza, quale figura amorevole e dolcissima, che si occupa in tutto e per tutto dei suoi figli: gioca con loro, si interessa di tutto ciò che fanno, li corregge e li educa.

 

Le apparizioni di Garabandal sono anche le più straordinarie in assoluto tra quelle mariane, sia per le caratteristiche con cui si presentò la SS. Vergine, sia per il tipo di estasi delle bambine: l'inclinazione della loro testa era tale che una qualsiasi persona sarebbe morta soffocata.

Un’altra qualità notevole delle apparizioni, contemporanea alle cadute estatiche, fu la marcia estatica. Le teste all’indietro in quel modo caratteristico e senza vedere dove andavano, le fanciulle marciavano a braccetto, senza difficoltà, sia davanti che indietro, su terreno impervio e talvolta cosi velocemente che gli spettatori non potevano star loro dietro. Una testimone, la signorina Ascension De Luis, descrisse per iscritto il 18 marzo 1962, una di queste "fughe" dal villaggio, verso la china della collina fino ad una pineta che si trovava al di sopra il villaggio: "…la fanciulla salì su per il viottolo e ridiscese all'indietro a velocità indescrivibile." Talvolta le fanciulle rassomigliavano ad aeroplani in volo mentre scorrazzavano per la radura con le braccia estese come ali toccando il suolo solo con la punta dei piedi.

Le fanciulle sapevano in anticipo delle loro visioni a causa di una serie di chiamate interne o "Llamadas", che diventavano sempre più forti in ordine progressivo. Dopo la terza chiamata esse correvano verso il viottolo nascosto in cui le visioni avevano avuto inizio, e buttandosi in ginocchio sulle pietre entravano in un trance celestiale estatico. Le teste all'indietro, pupille degli occhi dilatate e visi pieni di uno splendore angelico. Rimanevano in questa posizione pochi minuti o diverse ore, mai mostrando traccia di fatica o sforzo muscolare. Non sentivano punture di spillo, bruciature nè contatto fisico. Anche quanto luci fortissime venivano dirette sulle loro teste durante visioni notturne le pupille dei loro occhi sbarrati rimanevano dilatate. Durante i trances il peso delle fanciulle diveniva talmente eccessivo che due uomini avevano gran difficoltà a sollevare una dodicenne. Eppure esse si sollevavano a vicenda per baciare la Beate Vergine.

Col continuare delle apparizioni apparve un nuovo fenomeno — quello della caduta estatica. Mentre in estasi, sia in posizione eretta che inginocchiata, le fanciulle cadevano all’indietro fino a rimanere cumpletamente distese sulla schiena. Non si fecero mai male e il loro vestiario non si scompose mai. In questa posizione orizzontale esse rimanevano in estasi e, senza usare le mani o springersi in alcun modo, esse ritornavano alla posizione originale, in ginocchio o in piedi. Quando più di una delle fanciulle in stato di estasi cadevano insieme, i loro movimenti erano perfettamente sincronici. Un testimone, il Canonico Julio Porro Cardenoso, accomunò il fenomeno allo spegnere simultaneamente le luci in una grande sala di conferenze. La posizione dei corpi delle fanciulle distese al suolo dopo una caduta estatica portava il marchio del sopranaturale e fu descritta da uno spettatore come belle "sculture".

Il miracolo Eucaristico

Dopo che le fanciulle ebbero ripetutamente chiesto all’angelo di compiere un miracolo in modo che la gente potesse credere, questi infine acconsentìe disse alla veggente Conchita Gonzales che il 18 luglio 1962 la comunione invisibile che aveva sempre somministrato a lei (e alle sue compagne) quel giorno sarebbe visibile sulla sua lingua. Avrebbe dovuto annunciare questo con quindici giorni d’anticipo. Quando artivò l’ora, Conchita cadde in estasi a casa sua, poi usci, girò l’angolo e cadde ginocchioni in una strada vicina. Mentre la gente le si affollava intorno, tirò fuori la lingua e lì apparve una bianca ostia brillante. Un testimone che si trovava a pochi centimetri tolse ogni dubbio di imbroglio ed afermò che, "…Non sembrò esser stata depositata lì. ma che se poteva invece descrivere come essersi materializzata, più velocemente di quanto potesse percepire l’occhio umano." Benchè solo amatore con la camera cinematografica e con il solo aiuto del flash, riuscì a filmare gli ultimi momenti del miracolo.

 

Padre Luis Marie Andreu

Molti preti vennero al villaggio di Garabandal per osservare le fanciulle in estasi. Uno di questi era il Gesuita Luis Maria Andreu. La notte dell’8 agosto 1961, mentre Fra’ Luis guardava le fanciulle in estasi, gli fu concesso il privilegio di vedere la Santa Vergine Maria ed anche il gran Miracolo a venire. Coloro che gli erano vicini quella notte lo udirono ripetere quattro volte, "un miracolo. un miracolo!" e notarono la profonda espressione del suo viso solcato di lacrime. Fu la sola persona durante le estasi ad avere pre-visioni del miracolo e la sola altra persona oltre alle ragazze a vedere la Santa Vergine. Rientrando a casa con amici da Garabandal, tardi la notte dell’8 agosto, e presto la mattina dopo, esclamò:

". . . Che meraviglioso regalo mi ha fatto la Vergine! Che fortuna avere una madre come quella in cielo! non dovremmo temere il soprannaturale… Questo è il giorno più felice della mia vita!’’

Poco dopo avere pronunciato queste parole, egli morì di gioia.

Per leggere i messaggi della Madonna alle quattro veggenti.

 
 
 
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