Creato da mariannliberamente00 il 11/01/2010

Poesiando

Pensieri in versi, versi in pensieri- parole nel vento della vita- parole pronunciate quotidianamente dalla natura-emozioni e sentimenti relativi al viere quotidiano con le sue meraviglie e con i suoi respiri foschi-

 

 

E' sera

Post n°77 pubblicato il 12 Ottobre 2010 da mariannliberamente00
 

S'affida con fiducia il bambino alla mamma, alla sua mano, alle sue cure, al suo andare per le strade del mondo; in macchina o con qualsiasi altro mezzo è sereno perchè la persona che gli sta accanto ha un'aura speciale per lui, gli appartiene, è un prolungamento, una parte, un'appendice della sua vita!

Oggi mi sono lasciata spupazzare per le vie di una città caotica ma stupenda, una città che mi ricorda la mia infanzia e la mia giovinezza, momenti belli della mia esistenza ma anche terribili, molto lancinanti e risolutivi dello stile di vita che è drasticamente cambiato, è diventato un altro, diverso, tanto da sembrarmi talvolta estraneo.

 Eppure questa città ha qualcosa di magico che continua ad attirarmi, è il luogo ove vive uno dei miei figli, ove, per amore, ancora una volta sono approdata e che ho immensamente goduto scorazzando per le vie in sella ad una motoretta, col casco in testa, aggrappata al busto del mio ragazzo! Chiudendo gli occhi quando mi sentivo un po' impaurita ma, come una bimba, felice, mi fidavo ciecamente, stringevo con le mie mani una roccia con la sensazione rassicurante di abbracciare qualcosa di mio, di profondamente mio, quasi come quando lo tenevo in grembo formando un'endide d'amore!

E' sera, una piccola falce di luna occhieggia sul cielo di questa città, alzo gli occhi commossa e in un sussurro, mutamente esclamo " Grazie, mio Dio!"!

 
 
 

A chi giova, a che giova?

Post n°76 pubblicato il 11 Ottobre 2010 da mariannliberamente00
 

 

Ricomincia il rito ogni mattina! Si scruta il cielo, le piante, s'annusa l'aria, la mano allungata a carezzare, le braccia spalancate a tuffi di farfalle profumate!

Riprende, dopo la pausa notturna, il fervere della vita, sempre nuovo e sempre antico, enigmatico e carico di speranze e di sconfitte, non solo personali, sconfitte per l'uomo, per l'intera umanità!

Non si può essere felici da soli, siamo talmente innestati in una trama che se un filo si spezza è tutto il tessuto a soffrirne, ad essere lacerato! Ogni strattone, inesorabilmente, si ripercuote sull'intera comunità!

Prima dell'avvento dei Media, forse ci si sentiva isolati ma sicuramente più sereni, più fiduciosi anche se più ignoranti.

Spesso mi chiedo a che giova, a chi giova conoscere nei dettagli o seguire in diretta le tragedie che continuano a dilaniare il tessuto connettivo di una società che, alla fin fine, si assuefa talmente all' orrore che corre il rischio di subire un appiattimento della coscienza con conseguente falsa e superficiale valutazione dei fatti?

Oppure, al contrario, scuote tanto da togliere serenità e catapultare angoscia sugli animi più sensibili?

 

 

 

 
 
 

Sarah

Post n°75 pubblicato il 08 Ottobre 2010 da mariannliberamente00
 

 

E' vuoto angoscia paura
orrore che rosicchia la carne
dentro i sacri recinti
profanati dall'impudicizia


Attonito il cielo, gelate le stelle
la luna impietrita a latrati
di cani rabbiosi imbastarditi


Civiltà dei consumi
anche dell'innocenza


 

 
 
 

Il senso del tempo

Post n°74 pubblicato il 06 Ottobre 2010 da mariannliberamente00
 

 

La bottega dell'orologiaio

 

La bottega dell'orologiaio è un suggestivo luogo ove si entra in punta di piedi, oscuro, solo la porta illumina lo spazio interno; il silenzio della stanza viene spezzato dal ticchettio costante e vario di infiniti orologi: c'è quello più cupo delle pendole e quello argentino degli orologi a muro anni cinquanta, quello insistente, pesante, noioso delle sveglie che, da sole, senza l'allarme, terrebbero svegli tutta la notte;  ogni tanto l'uccellino si affaccia dalla finestrella e fa cucù dagli ornati orologi svizzeri, ma nel sottofondo s'immagina che, silenziosamente,  battano il tempo, i nati dell'ultima generazione, quelli al quarzo, perché anche quelli si ammalano, vengono portati in corsia!.

Entrare nella bottega dell'orologiaio è un'avventura; è come entrare nel ventre della balena di Pinocchio, un luogo magico, ineffabile e...l'orologiaio è lì al suo banchetto, con la caramella nell'occhio e una luce che, a riflettore, molto delicatamente, illumina un piccolo tavolo, sulla cui superficie è possibile ammirare ogni tipo di arnesi e orologi sventrati.

L'orologiaio sta lì, ieratico, con le labbra atteggiate a sforzo, mentre con delicatezza apre la cassa di un orologio, con la sua lente lo scruta, corruga la fronte...emette la sentenza..."è andato". Tu guardi il compagno di viaggio dei tuoi ultimi anni, lo vedi lì disteso, sventrato, aperto, senti le parole solenni dell'orologiaio e... ti senti salire le lacrime agli occhi! Come? Che devo fare? "lo puoi buttare" ti fa di rimando l'uomo seduto al suo banchetto, alzando un occhio per guardarti dalla sua postazione ,mentre l'altro è ingabbiato nella caramella guardona di orologi. Buttare?  Ma... tutto il tempo che ha attraversato i suoi congegni? Anche quello è da buttare?  E i miei sogni da realizzare, per i quali doveva ritmare la colonna sonora? Anche quelli da smaltire?

Il tempo! Fiume che scorre, nostra illusione costante, nostra aspettativa, nostra dannazione, il tempo che come in uno specchio si riflette sul corpo, risplende negli occhi o li offusca in un baleno, il tempo, questo carrozziere della materia, che plasma a suo piacimento, questo operatore di metamorfosi che fa sì che da un bocciolo si dispieghi una splendida rosa, da un bozzolo informe una colorata farfalla, da uno sgraziato pulcino un cigno e da un cucciolo umano una splendida donna o affascinante uomo; il tempo che scorre e intanto impasta la nostra vita, la forgia, la stritola, la illumina, la colora, qualche volta di nero altre di azzurro, di rosso, di verde, questo tiranno che stiracchia le giornate e che s'adagia e lentamente incede nella insignificanza di quanto si sta compiendo malvolentieri, questa tenera carezza  che addolcisce i tratti del cuore e veste di seta l'anima. Da un lato toglie, bellezza, giovinezza gioia, smalto, colore...dall'altro dona, saggezza, dolcezza, gusto di contemplazione, amore per le piccole cose di ogni giorno ritenute prive di significato agli occhi del passante frettoloso ma piene di fascino e di suggestione. Il tempo, fiume  rumoreggiante in certe fasi, silenzioso in altre, scolpisce, plasma, adorna, amplia, amplifica, arricchisce di nuove funzioni quel congegno meraviglioso che   ti accompagna  fin dalla nascita, la mente, scrigno, ove il bello e il brutto della vita, viene custodito, selezionato, esposto, goduto; e il fiume, sempre in piena, mai stagnante, come lama incide, scava, trasforma, addolcisce, riconcilia, lambisce le sponde di grossolano quotidiano e di sublime eterno, infinito.

L'orologiaio sta lì a sputare la sua sentenza;  ricucio le parti del mio orologio, lo depongo con delicatezza sul mio seno, lo serbo tra i dolci ricordi della mia vita.

Anche il mio orologio ha un'anima, ma invisibile agli occhi degli estranei, con la sua porta serrata, accessibile soltanto a pochi,  potere entrare tra le sue pieghe è privilegio ma l'orologiaio, disincantato dice "è da buttare"!

 

 




 

 
 
 

Il Beato Bartolo Longo e la Supplica alla Madonna del Rosario

Post n°73 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da mariannliberamente00
 

 

Beato Bartolo Longo

 

Il 14 ottobre 1883, ventimila pellegrini, riuniti a Pompei, recitarono, per la prima volta, la Supplica alla Vergine del Rosario, scritta da Bartolo Longo, beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 26 ottobre del 1980.

La Supplica, da allora, viene recitata due volte l'anno: l'8 maggio e la prima domenica di Ottobre, mese in cui ricorre, il 7, la festa della Madonna del Rosario.

Domani, pertanto, a mezzogiorno, sarà recitata la Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei

.Chi volesse raccogliersi in preghiera a quell'ora, si unirà idealmente a tutti i credenti del mondo. 

http://www.unavoce-ve.it/supplica-pompei.htm

 

 
 
 

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