Di Me

Le uso in modo spericolato, persino quelle più pesanti.
Spesso tagliano come coltelli che non lasciano cicatrici
ma bocca aperta grondante rosso.
Spesso amabili come rose che placano l’anima inquieta ma anche pesanti e fatali.
Sono sopraffatta, avvolta dalle parole.
Sono colombe che volano fuori dalla mia testa.

Sono 49 pallottole scintillanti alla ricerca di un bersaglio.
Sono pioggia, lacrime e luna,
il suo pallore malato.


Spesso mi lasciano ammutolita,
con pensieri che le parole stesse non esprimono.
E le parole rivelano, una per una …
Diventano frasi, pronunciate in fretta, e armi per uccidere.
Sono maestra nell’arte di uccidere le parole.
Quel buio che mi riempie il petto e lancia l'urlo in gola
è parte del processo di questo suicidio di parole
Le parole silenziate muoiono nel cuore.
Solo nel cuore, lì dove nascono.
Porterò in me fino alla morte queste mie parole assenti,
petali di una rosa frantumata, per vederle fluttuare e disperdersi,
scomparire insieme a me trascinate dal vento.

Il mio sguardo si rivolge nell´alto dei cieli immortalando il disegno assoluto

del tuo viso mia dolce Sorella Rosa

ridendo e saltellando su questa magnifica Nostra  Vita

INSIEME

TI VOGLIO BENE.....Rosalba (servus71)

Guardando questo sorriso il primo pensiero è stato che una buona parte del mio cercare in questa vita si conclude con Te, il secondo è stato che la distanza è solo un concetto.

Ti adoro...Rosa