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Gesù ha vinto il Mondo: per noi.

Post n°43 pubblicato il 12 Settembre 2008 da roby2012
Foto di roby2012

 

Caro (...), tu ti chiedi cosa intendesse dire veramente Gesù con la frase “Non temete, perché io ho vinto il mondo”. La tua domanda è la giusta risposta: Gesù intendeva dire che avrebbe vinto il mondo per noi. Altrove ha detto: “Senza di me non potete fare nulla”. Ciò significa che soltanto con Lui possiamo fare tutto.

Gesù vince il mondo per noi accettandoci così come siamo e operando con la sua Grazia per la nostra trasformazione. Egli ci accetta nel bene e nel male, trasformando tutto in Lui. Tutto ciò va a favore non solo nostro, ma anche dei fratelli. Nel Vangelo Gesù non loda i perfezionisti della legge, ma gli umili e i misericordiosi, anzitutto verso se stessi e per gli altri.

I mistici della Chiesa ci hanno insegnato che l’umiltà è la base di ogni cammino spirituale con il Signore, cioè la consapevolezza della nostra incapacità umana ad essere fedeli al Signore e al suo amore. La Chiesa ci ha insegnato che noi non possiamo essere perfetti nelle opere se non mediante la fede nella Grazia. La Grazia è Dio che opera in noi laddove noi non ne siamo capaci. Infatti San Paolo, oltre a dare gli insegnamenti da te citati qui sopra, ha anche scritto che l’uomo non può salvarsi attraverso la legge perché la legge non ha mai salvato nessuno, ma è stato strumento di condanna. Con questo San Paolo non intendeva non riconoscere la funzione della legge, ma dirci che la legge ha fatto il suo tempo e ora noi sappiamo di essere salvi in Gesù mediante la fede e la Grazia.

Gesù è morto in croce per noi e ha preso su di Sé tutto di noi. Egli ci ha amati e ci ama così come siamo, ci ha chiamati (...) così come siamo, ci conduce e ci riempie di Grazia, della sua Vita Divina che è quella del Padre, così come siamo. Noi non possiamo essere ipocriti e, riconoscendo la nostra (difficile) realtà.....,  puntiamo tutto sulla Grazia di Dio che lavora in noi e gli offriamo tutto di noi, anche quello che non è perfetto e che non ci piace. La salvezza e la resurrezione mediante la fede nella Grazia è un dono gratuito di Dio non in virtù delle nostre opere e questo ci libera da ogni senso di colpa e da ogni conflittualità fra la no stra umanità e la nostra spiritualità. Così possiamo camminare sereni e in pace nella sua gioia a causa della sua grazia misericordiosa.

L’ottica da acquisire è quella di tenere fissi i nostri occhi a Lui e alla sua Santità e alla sua Misericordia e alla sua Grazia e non di tenerli fissi alla nostra miseria umana.

Fonte: Giorgio Dibitonto, (stralcio della lettera in data 31 agosto 2008)

 
 
 
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