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« Gesù ha vinto il Mondo: per noi.

L'errore

Post n°44 pubblicato il 02 Gennaio 2009 da roby2012

Parto dalle parole del Messia, che sono il presupposto di questo argomento: "Chi è senza peccato, lanci la prima pietra"

Ovvero: chi non ha commesso l'errore? lo sbaglio? il peccato?

Cos'è questo errore che ci costringe a chinare il capo, ad ammettere una nostra colpa, a farci sentire schiacciati da un "eventuale" Giudizio di Dio?
Cos'è questo errore che ci coinvolge in prima persona, quali esecutori di opere che vanno contro la morale di Dio e contro le Sue Leggi eterne?
Cosa rappresenta questo errore e cosa siamo noi di fronte a questa pesante responsabilità?

Fino a pochi - veramente pochi - anni fa, chi commetteva peccato andava all'inferno.
Ma questo inferno è andato volatilizzandosi. Probabilmente a causa della Chiesa stessa, che è risalita sulle sue posizioni, dapprima annullando il concetto di Limbo e  poi distogliendo le proprie mire dalla tremenda e accusatoria realtà di fiamme e pene eterne che fu l'inferno. Forse che il Diavolo è passato di moda?

E poi... la società odierna... sprezzante della Verità, ipnotizzata dall'effimero, tesa a traguardi mondani e lontana dalla spiritualità: l'errore sembra doversi considerare insito, come un segmento di DNA, nella natura umana. Quasi una fatalità, quasi un obbligo....

Quella famosa frase... se commetti il peccato, Dio non ti ama più.... oggi è mutata in un'altra frase: Dio consente il peccato affinchè tu possa riconoscere il Male e renderti conto di cosa sia il Bene. E visto che siamo "costretti" a commettere l'errore (chè d'altronde farebbe parte del nostro DNA) e siamo pure giustificati.... be'...  allora tutto sembrerebbe più semplice e programmabile: possiamo sbagliare, lo suggerisce Dio stesso!

Io la penso diversamente. Io credo che Dio  perdoni comunque  i nostri passi falsi,  le nostre incertezze,  i nostri dubbi,  la nostra fisicità,  la nostra lentezza ad apprendere, la nostra pigrizia.
Ma l'errore è sempre una nostra scelta, ovvero quella di deviare dal percorso che abbiamo scelto con Dio stesso. Una scelta che andremo a pagare di tasca nostra, senza dover pensare a divine condanne fisiche o spirituali.

Infatti il Signore ci avvertì di costruire una casa robusta, fatta di mattoni e poggiata su un solido basamento. Se noi ne abbiamo fatta una di canne e paglia, posata sulla sabbia, al primo vento e alla prima pioggia questa casa crollerà.

Gli errori che noi commettiamo ci servano semmai da lezione per il futuro: tutto ciò che possiamo desumere dall'esperienza dell'errore, è imparare ad evitarlo, per nostra stessa esperienza e vita di ogni giorno. Pensare che Dio ci condanni per i nostri errori e vivere con l'incubo di non essere di suo gradimento, è quanto di più sbagliato ci possano mai aver insegnato.

Dio ci ama a tal punto da sopportare, con infinita pazienza, il nostro modo di agire non consono alle Leggi di Amore. Basta un nostro pur minimo progresso per festeggiare, in Cielo e in Terra.

A volte pensiamo che Dio si possa stufare dei nostri errori, della nostra sordità e cecità, del nostro lentissimo incedere, della nostra indolenza.
In verità Dio attende ad ogni nostro miglioramento, qualora noi ci accorgiamo che la nostra "distanza" da Lui si è fatta insopportabile: perchè, nel nostro cuore, noi abbiamo una grande nostalgia di Dio.

Allora guardiamo ai nostri errori, ai nostri peccati, come ad una fase di rodaggio del nostro perfezionamento, della nostra purificazione, della nostra Redenzione.
Guardiamo alla Meta con tutto il nostro intimo sentire e abbiamo pietà di noi stessi e del nostro prossimo, senza giudicare mai... ma salendo, scalino dopo scalino, attraverso la gradinata delle nostre esistenze, verso la Luce.

Dio ha nel cuore di riabbracciare tutti i Suoi figli, fino all'ultimo, fra quelli che si sono persi nell'inganno e nella miseria dell'errore.

Commenti al Post:
Pytagoricum
Pytagoricum il 05/01/09 alle 19:27 via WEB
Ciao Roby, dopo una lunga pausa di "riflessione" sono tornato. Complimenti x il bellissimo post su un importante argomento che anch'io ho trattato nel mio post N°24. Auguri per un nuovo anno Luminoso :-)) Pyt
 
paralotti
paralotti il 06/01/09 alle 11:27 via WEB
Non potevo mancare e come Pyt ti do il mio benvenuto caro Roby:-) Il post è bellissimo! L'errore? Una grande opportunità di crescita interiore se ne comprendiamo l'insegnamento! Vieni a trovarmi ho scritto un post su San Francesco tratto da un libro di uno dei miei scrittori preferiti... ti aspetto Otto
 
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