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Fratellanza e fraternità (Fratello, Sorella)

Post n°31 pubblicato il 21 Luglio 2008 da roby2012
 
Tag: Storie

 

Come fratelli, come sorelle. Si suol dire di due o più persone amiche che stanno molto bene insieme e che insieme hanno percorso e stanno seguendo sentieri paralleli, nella vita. Quante ne annoveriamo nella nostra sfera sociale? Mah! Per umana aspettativa siamo spesso alla ricerca di un rapporto di fraternità, pur affossati da un personale bagaglio di delusioni e di incomprensioni nato da passati fallimenti, da remote ferite, dai nostri e dagli altrui errori e ciò a causa del fatto che in questo mondo esiste sempre meno spazio per tal nobile sentimento, poiché la società di oggi è chiusa da mille interessi personali, poiché siamo poco propensi ad aprire il nostro cuore al prossimo, poiché siamo sempre in corsa e di corsa lungo i binari del destino, fra il lavoro, la casa, gli impegni, un caffè veloce al bar e poi via di nuovo verso chissà quali mete e quali panorami…

Eppure basta una vittoria italiana al Campionato Mondiale di Calcio a scatenare un putiferio di umanità stretta in un grande afflato di universale fratellanza, un amplesso goliardico di mani che si stringono, di abbracci che si susseguono, di lacrime di gioia condivise, di cori inneggiati all’unisono fra lo strombazzare delle auto e delle moto che formano incredibili caroselli di festa nelle strade… tutto in una notte, notte brava, notte di canti e di apoteosi balnearia e collettiva nella fontana della città! Tutto in una notte, tutti fratelli d’Italia, tutti fratelli per un ideale parziale ma concreto, per la propria squadra di calcio che ha vinto la Coppa del Mondo: ma poi, già il giorno dopo e nei giorni seguenti, ecco quel clima pian piano svanire e lasciare il posto nuovamente all’indifferenza, all’insofferenza, a considerare il prossimo soltanto un intralcio al proprio egoismo, un usurpatore di territorio.

Il fratello d’Italia, abbracciato la sera prima, ritorna ad essere l’anonimo che era: ma come? Come, mi chiedo, non si possa eternare un sentimento, renderlo almeno duraturo nel tempo e tenerlo stretto. Forse ciò che manca è il vero ideale, quello che può davvero accomunare i cuori per sempre e non solo per una notte. Un ideale, sì… ma quale ideale? I popoli si sono sbizzarriti a crearne una moltitudine, in varie epoche, ma ho l’impressione – e non tacciatemi di semplicismo – che sia sempre stato una forma stile “vitello d’oro”… anche quando l’ideale era profondo e radicato nella storia dell’umanità. Teorie e regimi politici, mode e consuetudini, scoperte scientifiche, geografiche, astronomiche, Coppe del Mondo e Olimpiadi, hanno avvicinato le masse e le hanno coese entro un qualcosa di grande ma di effimero, nell’insieme di una verità apparente e non sempre tesa al bene dell’umanità. Anzi corredata da falsi miti e spesso priva di un fine se non quello dello stretto umano tornaconto.

L’unica realtà che ha forgiato i popoli della Terra e li ha condotti verso l’Ideale è stata quella religiosa; in essa troviamo però divergenze colossali ed interpretazioni assai diverse che rendono impossibile la fratellanza fra i vari popoli di differenti credo. Nel caso poc’anzi citato delle Olimpiadi, per esempio, hanno gareggiato uomini e donne di nazioni lontane fra di loro, a volte in guerra fra di loro, di fedi religiose incompatibili, ma abbiamo altresì – gioiosamente - osservato episodi trasudanti di umano calore e di grande fraternità fra questi atleti: Asia, Americhe, Africa ed Europa con Oceania, nord e sud, est e ovest insieme tenuti per la mano. Ecco come sarebbe meraviglioso che fosse davvero così sempre. Sempre. E dagli spalti dello stadio, dalle città, dalle nazioni sorgesse finalmente un coro: “Fratelli uniti del Mondo”. Sempre. Utopia?

Come possiamo eternamente rassegnarci a constatare che ciò è e sarà una infinita utopia? Invero dovremmo partire dal nostro microcosmo, dal nostro piccolo mondo quotidiano, per renderci conto che la fratellanza è una falsa utopia. Finchè non accetteremo il prossimo e lo ameremo come amiamo noi stessi sarà utopia. Finchè non daremo l’esempio al nostro prossimo, la fratellanza sarà solo una semplice idea, un’ iperbole, una pura, cruda, irrealizzabile congettura. Di cosa abbiamo bisogno ancora per capire? Quali altri sacrifici dobbiamo contemplare e quali orrori, quali guerre, quanto sangue dobbiamo ancora attenderci? Eppure il nemico è alla porta e non ci lascia tregua: il nostro orgoglio, la nostra superbia, il nostro egoismo, la nostra arroganza, la nostra pigrizia. Se cominciassimo a camminare verso la giusta direzione e comprendessimo in cosa consista l’umiltà, probabilmente troveremmo quell’Ideale che ci unisce nella fraternità e ci accomuna nella fratellanza. Se le nostre menti viaggiassero verso l’affinamento della materia e la rivalutazione dello spirito, probabilmente ci riscontreremmo in quell’Ideale che è il collante che ci riunisce in una Forza compatta ed invincibile. Se i nostri cuori amassero veramente e fossimo ognuno per l’altro, il nostro Ideale sarebbe Gesù.


Tuttavia Gesù stesso ci ha rivelato: non sono venuto per unire ma per dividere. Perché nel suo nome e a causa del suo messaggio, gli Uomini si sono spartiti la torta della Verità e, chi a destra chi a sinistra, sono fuggiti verso direzioni opposte, smarriti e dispersi nell’intricato territorio delle interpretazioni, dei sillogismi, della filosofia, ma anche dei sotterfugi, dei nascondimenti, della bestemmia. Soltanto la Sacra Sindone ha già annotato maree di studi e di prelievi di tessuto, al fine di spiegare al mondo intero la veridicità o la falsità del telo. Di altri esempi di questo genere ce ne sono quasi giornalmente, come le statue della Madonna che piangono, le ampolle del sangue dei santi ed altri episodi che rasentano il paranormale o la superstizione. E’ stato detto, a chi cercava un segno da Dio: avrete soltanto il segno di Giona.

Bene… ecco la constatazione: questa divisione del genere umano che Gesù ci ha voluto annunciare è fra coloro che attendono un segno e fra coloro che il segno lo hanno già nel cuore. Fra coloro che discutono di fratellanza e fra coloro che la praticano. Da che parte vuoi stare, fratello mio? Esistono eserciti malefici che inquinano pesantemente le acque spirituali di questo mondo, esiste una moltitudine di umanità completamente a secco di spiritualità, esiste una parte di mondo in difficoltà esistenziale estrema: non resta che rimboccarci le maniche e cominciare ad agire, in qualche modo, parlando al nostro prossimo di quanto Dio sia vicino a noi e che valore abbia il nostro anelito a tornare ad essere veramente suoi figli. Figli… e con la F maiuscola, Figli con tutto il proprio fardello di errori, dolori e vicissitudini…. ma Figli, tra di loro Fratello e Sorella, che si rivolgono finalmente ad un Padre e ad una Madre... e li riconoscono come tali.


Commenti al Post:
Pytagoricum
Pytagoricum il 22/07/08 alle 19:06 via WEB
Ciao Roby, complimenti per il bellissimo post che potrei (quasi integralmente) sottoscrivere. Bello e importante il discorso che hai portato con grande efficacia sulla fraternità di carta velina facilmente creata intorno alla vittoria calcistica o alla festa di paese, ma se gli ideali sono deboli spariscono con il buio della notte, e il giorno dopo l'oblìo li avrà camcellati. Ma anche motivazioni più importanti non sono diverse, e l'indifferenza finisce sempre per dominare. La mia recente esperienza é stata con un vicino di casa con il quale appena ci si salutava, ma quando ha avuto un brutto infarto lo andai a trovare, e mi prodigai per aiutarlo e guidarlo con la mia personale esperienza verso la guarigione e la ripresa. Una volta guarito e tornato alla normalità della sua vita e della sua attività appena mi saluta come prima, anche se la mia presenza é stata importante per aiutarlo a reagire e indicargli i passi giusti per il suo recupero!!! Non mi pento di averlo aiutato, ma non mi sarei asepttato niente di diverso, perché l'essere umano é così, ma non da ora. >> Quanto al discorso delle religioni come motivo di aggregazione, non penso proprio che riusciranno mai a realizzare la fratellanza universale, perché, non a caso, si dice che ne ha ucciso più la croce che la spada, senza poi aggiungere le altre guerre di religione, che ancora oggi insanguinano il nostro Pianeta. L'importante é "...chi ha orecchie per intendere, intenda..." forse il premio non é per tutti e tutto lo dimostra, anche i rapporti tra i blogger, quando vedo molti che ostentano cultura, saggezza e conoscenza, che si scontrano con toni sarcastici, duri e polemici, quasi da tifosi al bar dello sport, invece di trattarsi con rispetto dovuto tra persone con pari sensibilità culturale ma con differenti opinioni, comunque sempre degne di rispetto. Un caro saluto :-)) Pyt
 
 
roby2012
roby2012 il 22/07/08 alle 20:18 via WEB
Affermi il vero quando parli dell'affiatamento delle religioni e delle culture, unite nella fratellanza. Ma un'altra via esiste... e non l'ho neppure accennata: una catastrofe al livello mondiale. Non sarebbe nemmeno la prima volta...
 
   
Pytagoricum
Pytagoricum il 23/07/08 alle 17:43 via WEB
Caro Roby, Una catastrofe mondiale forse potrebbe cambiare le cose, ma mi domando per quanto tempo, e quando durerebbero i buoni propositi prima che egoismo e altri bassi istinti riemerganmo... Ci si abitua a tutto, anche ai postumi di una catastrofe eppoi si torna a essere quelli di sempre. Allora mi domando, e ti domando se vale la pena abbattere una catastrofica mannaia su tutta l'umanità (o buona parte di essa) senza poter distinguere tra colpevoli e innocenti!!! Un abbraccio :-)) Pyt
 
     
roby2012
roby2012 il 23/07/08 alle 18:19 via WEB
Tu non avvalori nessunissima profezia? Se è così il tuo ragionamento non fa una grinza. Ma le profezie danno altri risultati circa il futuro dell'umanità: poi si può restare neutri, dubbiosi, scettici o del tutto refrattari.. e non vi sarebbe nulla di nuovo in tutto ciò! Perciò non credo sia utile continuare su questo tema, nè andarti a chiarirti che gli innocenti non subiranno la mannaia. Sei un caro fratello: rimani tale.
 
paralotti
paralotti il 27/07/08 alle 12:50 via WEB
Ciao Roby che bello il tuo post!:-) Spesso noi esseri umani di questo mondo tentiamo di separarlo in buono e cattivo, fra eserciti del bene ed serciti del male, in luce e buio, in male e bene. Per racchiudere tutto questo ecco che possiamo parlare di ombre sul pianeta! Ma non sono maledette amico mio, queste ombre non sono contrarie all'espressione del Divino, anzi fanno parte della sua propagazione, sono un elemento di crescita, una sorta di avversario generato da Dio affinchè tutte le forme di vita possano forgiarsi in contatto con la Prova! Come potremmo apprezzare il Sole se non ci fossero le nuvole:-) E' l'Ombra anche leggerissima che ci dà sete di Luce, sempre più grande. Tu parli di religioni ma sai benissimo che esse separano e non uniscono, Gesù stesso spesso ripeteva: "faranno di me una religione". Quando una religione devitalizza il midollo spinale della Conoscenza che dovrebbe formarne la base, quando si auspica in modo manifesto che i suoi fedeli non vadano oltre una riflessione elementare, il che li rende governabili, non c'è da stupirsi caro Roby se prima o poi si ritrova svuotata. Non sono nè la presenza di Gesù, nè la Coscienza Cristica a fare retromarcia oggi soprattutto in occidente, bensì le immagini limitate e puerili di entrambe che da due milleni ci vengono propinate! Da che parte stare? Ognuno può scegliere liberamente amico mio, ma dobbiamo essere consapevoli che qualsiasi scelta facciamo ne siamo gli unici responsabili, c'è chi sceglie di scalare le montagne e chi di camminare in pianura, ma il fine ultimo per ogni essere dell'universo è elevare la propria coscienza vita dopo vita, sino a diventare luce senza ombra:-) Un Tutto nel Tutto:-) Un abbraccio fraterno!
 
 
roby2012
roby2012 il 28/07/08 alle 11:24 via WEB
Tu dici: "Come potremmo apprezzare il Sole se non ci fossero le nuvole". Io ti rispondo: "Sono certo che il Sole è sempre al di là delle nuvole e sono certo che, di tanto in tanto o Sempre, quelle nuvole andranno a diradarsi e sparire a compimento della mia certezza".
 
paralotti
paralotti il 28/07/08 alle 12:38 via WEB
Io le amo le nuvole:-) Portano pioggia, lampi, tuoni epoi... dopo una lunga o breve attesa ecco il Sole:-)
 
 
roby2012
roby2012 il 28/07/08 alle 14:27 via WEB
Ti auguro che Il Sole splenda per sempre sul tuo esistere.
 
Giles2004
Giles2004 il 02/08/08 alle 17:36 via WEB
Ciao fratello Roby, grazie per questo bellissimo post che sottoscrivo; i miei complimenti :)
 
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