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Il più grande sbaglio nella vita è quello di avere sempre paura di sbagliare.

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Un millepiedi viveva sereno e tranquillo.
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Stop alla Diga Gibe III

Post n°1475 pubblicato il 15 Giugno 2010 da otreblasus
 

La gigantesca diga Gibe III sul fiume Omo minaccia la vita e le terre di 500.000 persone nel Sud dell’Etiopia e nel Nord del Kenya. Se sarà costruita la diga interromperà i cicli naturali delle esondazioni del fiume da cui molte comunità della bassa valle del fiume dipendono da migliaia di anni per coltivare cibo, pescare e allevare gli animali. La diga inoltre ridurrà drammaticamente l’afflusso d’acqua nel Lago Turkana, il più grande lago nel deserto esistente al mondo.

La maggior parte dei popoli colpiti sa molto poco  del progetto che minaccia il loro futuro e la loro sopravvivenza. In aperta violazione del diritto internazionale e della Costituzione etiope non sono stati consultati in merito. Il governo dell’Etiopia sta adottando misure fortemente restrittive per contrastare ogni dissenso nella Valle dell’Omo, e le comunità colpite non sono in grado di esporsi né di ricevere informazioni indipendenti  sul progetto.
La Diga Gibe III devasterà il delicato e unico ecosistema del fiume Omo e del Lago Turkana, entrambi riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Il progetto viola la stessa costituzione etiope, le convenzioni internazionali, non è conforme alle politiche di salvaguardia ambientale delle organizzazioni finanziarie internazionali e non rispetta nessuna delle sette priorità strategiche della Commissione Mondiale sulle Dighe

I lavori di costruzione sono stati avviati, ma il Governo Etiopico ha bisogno di più di 1,4 miliardi di dollari per terminarli. Nonostante gli impatti drammatici e le numerose violazioni, la Banca Africana per lo Sviluppo, la Banca Europea per gli Investimenti, la Banca Mondiale, il Governo Italiano ed il Governo del Kenya stanno valutando la possibilità di finanziare il progetto.

La coalizione Counter Balance, la Campagna Per la Riforma della Banca Mondiale, Friends of Lake Turkana, International Rivers e Survival International chiedono di unirsi alla campagna per difendere i diritti delle popolazioni della Valle dell’Omo e della regione del lago Turkana, e di attivarsi per fermare il progetto distruttivo Gibe III.

Noi sottoscritti, chiediamo al governo etiope di:

  • sospendere la costruzione della diga Gibe III fino a quando i popoli colpiti dal progetto non avranno espresso il loro libero, preventivo e informato consenso;
  • lasciar ricostituire le associazioni sciolte nel 2009 e revocare il decreto 621/2009 che impedisce a molti enti di lavorare nel campo dei diritti umani;
  • riconoscere alle tribù dell’Omo i diritti collettivi alla proprietà della terra così come sancito dalla legge internazionale (la Convenzione ILO169 e la Dichiarazione ONU sui popoli indigeni);

Chiediamo inoltre alla Banca Africa di Sviluppo, alla Banca Europea per gli Investimenti, alla Banca Mondiale, al Governo Italiano e al Governo del Kenya di non fornire alcun sostegno economico e politico all’avanzamento del progetto.

http://www.stopgibe3.org/pages/petition.php

 
 
 
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Un blog di: otreblasus
Data di creazione: 15/10/2006
 

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DECALOGO DEL RISPARMIO ENERGETICO

1. Spegnere le luci quando non servono;
2. Spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici;
3. Sbrinare frequentemente il frigorifero: tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria;
4. Mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola;
5. Se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre;
6. Ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria;
7. Utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne;
8. Non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni;
9. Inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni;
10. Utilizzare l’automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto.

 

NOI POSSIAMO TUTTO CIò...

 

 

in ricordo di chi la terra s'è portato via

 

LA TUA VITA PUò CAMBIARE - PJ

 

IN MEZZO A TANTE...TROVERò ANCHE IO LA MIA...


Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...

Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.

P.Neruda

 

 

AH SI'?


Il maestro di Zen Hakuin era decantato dai vicini per la purezza della sua vita.
Accanto a lui abitava una bella ragazza giapponese, i cui genitori avevano un negozio di alimentari. Un giorno, come un fulmine a ciel sereno, i genitori scoprirono che era incinta.
La cosa mandò i genitori su tutte le furie. La ragazza non voleva confessare chi fosse l'uomo, ma quando non ne poté più di tutte quelle insistenze, finì col dire che era stato Hakuin.
I genitori furibondi andarono dal maestro. "Ah sì? " disse lui come tutta risposta.
Quando il bambino nacque, lo portarono da Hakuin. Ormai lui aveva perso la reputazione, cosa che lo lasciava indifferente, ma si occupò del bambino con grande sollecitudine. Si procurava dai vicini il latte e tutto quello che occorreva al piccolo.
Dopo un anno la ragazza madre non resistette più. Disse ai genitori la verità: il vero padre del bambino era un giovanotto che lavorava al mercato del pesce.
La madre e il padre della ragazza andarono subito da Hakuin a chiedergli perdono, a fargli tutte le loro scuse e a riprendersi il bambino.
Hakuin non fece obiezioni. Nel cedere il bambino, tutto quello che disse fu: "Ah sì?".
 

(Tratto da: "101 Storie Zen" a cura di Nyogen Senzaki e Paul Reps, Adelphi Edizioni, Milano, 1973)

 
 

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