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È impossibile anche in linea di principio. Ma noi viviamo, e il pianeta si evolve e si prepara per la trasformazione a cinque dimensioni nel corso della Grande Transizione Quantistica.

La sopravvivenza dell’umanità è stata aiutata da un secondo cuore artificiale. Questo è il cristallo di Shambhala o Chintamani.

Chintamani fa parte del nucleo fisico di Sirio, il nostro Sole Spirituale.

Contiene anche aspetti dei Gerarchi Superiori della Luce, in particolare i Mahatma di Shambhala.

Originariamente, subito dopo essere stato trasportato sulla Terra circa 18 milioni di anni fa, il cristallo di Shambhala era un diamante scintillante a forma di poliedro a 144.000 sfaccettature.

Ogni sfaccettatura era collegata ad una delle Stelle che hanno partecipato alla nascita della Terra. Esse trasmettono le energie necessarie alla sua vita. Tramite loro, i Co-Creatori controllano il nucleo del pianeta.

Il Cristallo di Shambhala si è anche collegato alle operazioni di tutte le 144.000 piramidi terrestri. È un Portale del Tempo e un ricevitore del Raggio Galattico della Sesta Razza.

In seguito, Chintamani è stato segmentato in 144 parti. Il segmento principale e più grande (oltre il 90%) si trova sotto il Monte Kailas (nella Regione Autonoma del Tibet – Cina) ad una profondità pari all’altezza di questa montagna – 6.666 metri.

Lì, il frammento di Chintamani è posto in una speciale camera mobile.

Come un ascensore, si muove costantemente su e giù a seconda delle necessità della situazione.

I suoi estremi sono 6.666 metri sotto terra e 6.666 metri sopra la superficie, quasi fino alla cima del Kailas.

La pietra e la sua camera si muovono in un campo di torsione.

Quando la Chintamani raggiunge il punto più alto, si osservano dei vortici incandescenti dei campi di torsione sopra il Kailas (vedi immagini).

I movimenti della Pietra sono soggetti a certi cicli e ritmi – diurni, lunari e solari.

Al sorgere del sole, il Cristallo si sposta nella sua posizione più alta.

Lì, prima trasmette sulla superficie terrestre l’energia purificata durante la notte e poi, durante le ore di luce, cambia le sue caratteristiche di frequenza e vettoriale e assorbe l’energia negativa avvelenata dai pensieri e dalle emozioni umane.

Al tramonto, il cristallo di Shambhala scende prima alla base della montagna e poi nelle profondità. Lì, un gruppo di Gerarchi in servizio, lavora tutta la notte per purificare il Cristallo in modo che l’energia purificata possa essere restituita al mondo all’alba.

Lo spazio è deformato dalle guerre, da tutti i tipi di conflitti, e a livello individuale dalle persone che irradiano pensieri ed emozioni negative.

La Chintamani assorbe tutto ciò che è aggressivo.

A sua volta, attraverso la sua rotazione torsionale nel Piano Sottile e la connessione con altre strutture del Cosmo lontano e vicino, la Chintamani è anche un conduttore di energie che vengono ad aiutare questo o quello spazio.

La seconda qualità importante della Pietra è il potenziale energetico molto grande e potente per il movimento.

Può essere portata in un paese dove lo sviluppo è basso.

La quarta peculiarità della Pietra consiste nella capacità, come conduttore di alte vibrazioni, di attivare la creatività di un individuo o di un gruppo di persone. Vale a dire: scienziati, inventori e designer, artisti, compositori, scrittori e altre personalità di talento.

Così nella scienza e nell’arte nascono associazioni creative, istituti e altri collettivi che, con i loro pensieri e le loro opere, fanno progredire gli uomini sulla via della creazione, e con loro l’intera civiltà.

Infine, la Chintamani può essere usata per decodificare il funzionamento dei Portali interdimensionali e dei luoghi di potere nei punti sacri e sugli edifici religiosi. Questi possono essere cattedrali, chiese, ashram, fortezze stellari, megaliti, ecc.

La Chintamani non è mai lasciata senza un maestro. Viene consegnata direttamente dai Maestri incarnati sul pianeta Terra o dai loro discepoli gli uni agli altri. Pertanto, queste Pietre non possono essere perse, perché sono costantemente sotto gli occhi di coloro che ne sono responsabili. Possono essere restituite a Shambhala solo per rimuovere l’energia o il programma funzionale che è stato originariamente caricato in esse su richiesta dei Maestri.

Nel corso della storia terrena dell’attuale Quinta Razza, i Mahatma di Shambhala hanno inviato pezzi di Chintamani agli uomini di distinzione. Tra questi c’erano Salomone il Saggio (la portava nel suo anello), l’imperatore Qin Shi Huang-di, Platone, Seneca, Alessandro il Grande, Tamerlano, Re Artù (una delle incarnazioni di El Moria), Saint Germain, George Washington, Abramo Lincoln e altri.