Dopo un lungo periodo di silenzio rieccomi qui....non mi sono dimenticata del mio blog, ma fra impegni, il mio pc di casa che non va più e tanti pensieri non ho più avuto ne la voglia ne l'ispirazione per scriverci su.
Stamattina invece eccomi qui a scrivere, non sò perchè ma ne ho bisogno!
Da luglio sono successe tante cose e non a volte mi ritrovo persa tra i miei pensieri e volevo cercare di mettere un pò in ordine. Quest'anno la mia vita è cambiata decisamente, ho aperto un negozio, ho capito quanto può essere difficile crescere e diventare responsabile di qualcosa più grosso di me, ho perso una persona a me molto cara e ho capito quanto sia importante passare più tempo con le persone che amo. Cercavo casa per cominciare a essere totalmente indipendente ma non l'ho trovata e da un lato forse è meglio così...non x' non sia sicura di voler stare con Roby ma x' ho già tanti problemi e pensieri nel cercare di far funzionare il negozio (e diciamo pure un bel debito da saldare) che l'idea di metter su casa mi spaventa, sono consapevole del fatto che al momento è infattibile...ci vogliono troppi soldi e i soldi sono proprio quelli che al momento mi mancano. Ogni volta che pensiamo che le cose stanno andando bene e che riusciamo a mettere qualche soldo in più sul conto del negozio ecco che arrivano nuove spese da pagare e a volte mi domando a cosa è servito star li a sklerare per aprire un negozio, la risposta la so già da me...è un sacrificio, per avere quello che vuoi devi per forza di cose fare dei sacrifici e delle rinunce...in pratica da aprile stò lavorando gratis, per dio non mi stò lamentando, il lavoro c'è e c'è stato fin dall'inizio, nonostante io e Stefania abbiamo aperto in una paese dove nessuno ci conosceva il lavoro non è mancato e siamo sempre riuscite a coprire le spese, ma quello che mi angoscia è il debito che ho verso la mia famiglia. Loro ci hanno dato la possibilità di avere un negozio nostro e io non vedo davvero l'ora di potergli ridare tutto fino all'ultimo euro, ma ad essere sincera la vedo davvero lunga come cosa e mi pesa tantissimo. Mi sento come se dovessi sempre rendere conto delle scelte che facciamo, e soprattutto dei soldi che spendiamo per il negozio. mi sento sempre sotto esame e quando magari i miei non condividono certe scelte mi sento una merda x' mi sento in colpa. Ad esempio al momento abbiamo trovato una ragazza che viene ad aiutarci nel fine settimana, guardando al futuro si avvicina il natale e prevedendo un bel pò di lavoro non vogliamo farci trovare impreparate. I miei nel saperlo mi hanno detto che secondo loro avere li una dipendente da pagare è stupido visto che non riusciamo a tirar fuori niente manco noi. Per noi però è davvero un aiuto e non nego che una mano in più fa comodo ma dall'altra parte ho sempre la voce dei miei che disapprovano e che mi fa star male. Mi sento come se sbagliassi qualcosa...anche se i miei pensano che me ne frego di quello che dicono non si rendono conto che invece sono tra due fuochi...la mia collega e loro. Invece una volta saldato il nostro debito non dovrei più sentirmi così legata al loro giudizio e potrei finalmente pensare con la mia testa. a volte mi sento ancora troppo piccola per certe cose, ho paura di correre più forte di quello che posso e di rimanere senza fiato a metà strada.
quando poi a fine settembre è morta una mia zia a cui ero particolarmente legata mi son ritrovata a scegliere fra famiglia e lavoro non ho avuto dubbi, la famiglia prima di tutto. Ma nonostante questo non son riuscita a elaborare la cosa e ancora oggi pensarci mi fa star male. Non riesco più a sfogarmi, non riesco a piangere, continuo a reprimere tutto all'interno di me stessa e continuo a far buon viso a cattivo gioco. Mi sento come se avessi una maschera sulla faccia e non riuscissi più a comunicare quello che sono veramente. A volte mi sforzo nel provare a far uscire la frustrazione e le mie angosce ma non riesco...quando sono sul punto di cedere e di lasciarmi andare c'è qualcosa che mi blocca e che non mi lascia libera. Ho paura e forse è una certezza, che agli altri non gliene freghi niente. Ho paura di sbagliare, di commettere un passo falso. Ho paura di deludere le aspettative degli altri ma più di tutto dei miei genitori...hanno sempre fatto tanto per me e non voglio essere la pecora nere della famiglia o almeno non lo voglio più essere. Non voglio essere come il figlio di mia zia che ha sempre fatto casini e ha sempre preteso di essere aiutato, non voglio vedere i miei soffrire per me.
Troppi cambiamenti ultimamente, e io non sò più qual'è il mio posto. A casa mia non mi sento più come una volta. Prima ovunque andassi avevo la certezza di tornare in un posto che mi apparteneva, in cui sapevo di sentirmi al sicuro, ora non lo sò più. Parto ogni mattina e torno la sera, la cena è pronta sul tavolo e parlo e scherzo con la mia famiglia. Ma non mi da più quel senso di sicurezza che avevo prima. Ora torno a casa con pensieri e preoccupazioni che non avrei mai pensato di poter avere e mi sento come se fossi li in prestito. Mi sento ribaltata e a volte vorrei potermi alzare senza troppi pensieri, con la sicurezza di sapere quello che stò per fare, ma non ce l'ho...vivo ogni giorno con la speranza di far le cose per bene, ma non ne sono sicura!