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« LA SCELTA (4)LE POLITICHE DI APPEASEMENT »

SU PADRE PIO

Post n°68 pubblicato il 09 Febbraio 2016 da giulio.stilla

SU PADRE PIO

 

Mi è capitato, in questi giorni di grande manifestazione di devozione religiosa per PADRE PIO, che ha accompagnato la traslazione del Santo del Gargano da San Giovanni Rotondo a Piazza San Pietro, a Roma, di leggere contumelie, volgarità ed imbecillità su certi giornali, riconducibili ad una certa area politica e sociologia di Sinistra. Mi riferisco, in particolare, a spezzoni di florilegi riportati da alcuni giornali:

 

< La folle sinistra anticlericale: "Padre Pio come Isis e Hitler"

La sinistra non manda giù la devozione popolare che sommerge d'affetto la salma di Padre Pio. Toscani paragona i fedeli ai nazisti, mentre il Fatto Quotidiano attacca: "Il Medioevo è questo, non l'Isis" Parte dell'opinione pubblica di sinistra invece, resta allergica a queste espressioni della devozione popolare e non esita a condannarle (con quale autorità, ce lo devono ancora spiegare) come superstizioni e bigottismo. In prima fila fra i fustigatori della morale c'è il (a suo dire) laico Oliviero Toscani. Che, amando sollazzare le folle con gli insulti alla fede altrui, è riuscito nell'impresa di bollare Padre Pio come un "uomo marketing della religione", i cui resti mortali sono "una mummia che fa esteticamente schifo".    

Non pago, ha rincarato la dose tracciando un paragone tra i fedeli del frate santo e i seguaci del nazismo. Di fronte alla domanda di uno sbigottito David Parenzo (il tutto andava in onda sulle frequenze di Radio 24), Toscani insiste: "Cosa c'entra Padre Pio col nazismo? È uguale, preciso, identico".

Questa mattina al fotografo che si vuole iconoclasta faceva il verso il Fatto Quotidiano, che in prima pagina esordiva con un titolo sobrio: "Altro che Isis, il Medioevo è già qui grazie a Padre Pio." Dimenticando che le bandiere nere tagliano le gole. E i fedeli di Padre Pio vogliono solo dire una preghiera.>

 

 

Le risposte critiche di molti "laici", intese a tutelare la civiltà cristiana, compresa, in particolare, la cristianità medievale, ai commenti imbecilli di certi "uomini di cultura" di sinistra, denunciano lo stato di indifferenza, direi comatoso, in cui vengono a trovarsi certi cattolici dei nostri tempi, che non osano più difendere il proprio “credo”, non dico con passione ed energia paolina, ma almeno come timido rispetto del  forte sentimento di devozione per la Santità di Padre Pio, che ha mosso in questi giorni, la sensibilità religiosa di milioni di fedeli in tutto il mondo.

Sembra proprio che tutte le idiozie che vengono pubblicate da certi giornali di Sinistra debbano essere accettate, con sudditanza psicologica e culturale, da un certo orientamento ecclesiale,  come distillati di straordinaria intelligenza critica, dettati dallo stravolto ed abusato Verbo illuministico, per il quale tutto ciò che non è rischiarato dalla "ragione" miscredente, atea, marxiana e comunista deve essere gettato come spazzatura nella discarica maleodorante della superstizione, del bigottismo, del fanatismo, e della incultura medievale.

E’ la triste conferma che la Chiesa di Roma, nel corso della Storia, ha sempre preferito dialogare con gli atei e i miscredenti e mandare al rogo gli eretici.  

Questi strani soggetti, che denigrano il Medioevo, lo fanno, perché sono ignoranti. Non hanno mai studiato la grande Età di mezzo, che ha difeso e conservato nei propri Monasteri e Centri di sana religiosità cristiana la civiltà umanistica greca e romana, resistendo con straordinario eroismo alla furia distruttiva e iconoclastica dei Barbari, che per sette, otto lunghi secoli, fino alla Civiltà dei Comuni, imperversarono in tutta Europa e, in particolare, sulla Penisola italica, facendo quasi terra bruciata della fulgida Civiltà di Atene e di Roma.

Se non fosse stato per la straordinaria Opera teologica, filosofica, storiografica, enciclopedica dei Padri della Chiesa e degli Scolastici, dalla Patristica alla Scolastica  -   dal 200 al 900, dal 900 al 1350, da Origene, Clemente Alessandrino, Giustino, Agostino, Boezio, Giovanni Scoto Eriugena, a Pietro Abelardo, Anselmo d’Aosta, Alberto Magno, Tommaso d’Aquino, Bonaventura, Duns Scoto, Guglielmo di Ockham, fino al 1500 con Marsilio da Padova e Niccolò Cusano  -   l’Umanità sarebbe stata privata di un immenso ed inestimabile patrimonio di Cultura classica, umanistica e cristiana, donde la consapevolezza fortemente fondata di affermare in tutte le sedi istituzionali europee le radici cristiane dell’EUROPA, nonostante la ritrosia non affatto giustificata ed intellettualmente onesta di certe posizioni antistoriche che persistono nel vecchio nostro continente.

Mi riesce, però, abbastanza facile ricordare a questi smemorati della Sinistra che in nome della Ragione, assetata di certezze e di evidenze dimostrative, furono torturati e mandati al supplizio, prima nel corso del IXX Secolo, al grido della  Liberté, Égalité, Fraternité, milioni di persone, irrorando di sangue tutte le zolle d’Europa, e poi, nel corso del XX Secolo, sono stati trucidate altre centinaia di milioni di persone, in nome della scientifica Ragion di Stato, nazista e comunista.

Personalmente, preferisco il sano bigottismo di migliaia di Gruppi di Preghiera di PADRE PIO, operanti in tutto il Mondo, che in nome della Fede ma anche della Ragione, intrisa di Logica e di Amore  anche per certi miseri di cuore e certi scienziati  Intellettuali di Sinistra, adorano ed invocano le Santità per alleviare le sofferenze di tutti ed allontanare le minacce orribili delle belve dalle sembianze umane che pure non mancano nei nostri giorni.

Altro che bigottismo e superstizione.

La Ragione, quando non è illuminata dal Cuore e dall’Amore, direbbe un altro Santo dei nostri tempi, Giovanni Paolo II, sorretto dalla Fede e dalla conoscenza di grandi filosofi della Storia, brancola nelle tenebre ed è incapace di dare un senso e un orientamento di vita all’esistenza di ciascuno.

Ci si figuri se bisogna lasciarsi intimidire da quattro scriteriati giornalisti, atei e miscredenti, che, abusando della espressione della Ragion Scientifica, si arrogano il diritto di assumere la maschera carnascialesca di persone illuminate ed emancipate dalle diverse forme di superstizione e di bigottismo.

Ma lo scandalo non è di questi stravaganti Soggetti, ammalati di fanatismo pseudo- culturale e pseudo-politico, ma di tutti coloro che, pur predicando il Verbo del Vangelo, non osano bisbigliare una parola di condanna, sui loro giornali cattolici, delle stupidità e degli insulti, che affiorano in particolari aree della cosiddetta Sinistra illuministica. contro la pietas di milioni uomini di fede.

Lasciano volentieri questo compito a persone “laiche” come me, che pure non sono un campione di fede, ma sono, di certo, fortemente rispettoso del sentimento popolare, cioè del sentimento del popolo, attraverso cui si rivela la Storia, la Scienza, l’Umano e il Divino.

 
 
 
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