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« CarneficinaGaza: chi può restare zitto »

Solidarietà con il popolo palestinese

Post n°353 pubblicato il 03 Gennaio 2009 da Guerrino35

                                                                
                                                           
                                                                
Sabato 3 gennaio ore 14,30 in c.so Giulio Cesare, ex stazione Ciriè-Lanzo

Presidio
indetto dall'Assemblea Free Palestine


in concomitanza con la manifestazione nazionale di Roma, anche a Torino
aderiamo alla richiesta che i bombardamenti in Palestina cessino
immediatamente.



Si pensava il solito sit in, invece gli
immigrati hanno infoltito il presidio fino a farlo diventare una
consistente manifestazione. Dopo Porta Palazzo ci siamo fermati
davanti al municipio, e davanti al 15 di via Cernaia, sede delle
attività commerciali italo-israeliane e poi davanti alla Rai, per
gridare contro lo scandalo delle sue notizie distorte in favore di chi
uccide 100 persone civili per un morto, di chi opprime, di chi
discrimina, di chi affama e distrugge senza altri obbiettivi che
quello di distruggere.

La lingua della manifestazione era l'arabo.
Molti gli slogan ed anche  preghiere, frequente il grido di
assassini.

                                                              

                                                          
                                                              

 
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Guerrino35
Guerrino35 il 04/01/09 alle 10:03 via WEB
CONTINUA IL MASSACRO DI GAZA! DOPO una settimana di bombardamenti da parte dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza si possono contare più di 440 morti e centinaia di feriti. Nella notte tra sabato e domenica è stata colpita la moschea di Gaza City, nella giornata di domenica l’università e dopo la mattanza di Jabaiya (17 persone uccise per colpire un uomo di Hamas), venerdì vicino a Khan Yunis tre fratellini palestinesi, tra i sette e i dieci anni, sono stati uccisi mentre giocavano in strada. Hamas ha proclamato questo venerdì il “giorno della collera” per l’uccisione del suo leader, Nizar Rayan, morto nel raid aereo di Jabalya insieme alla famiglia e ai vicini e mentre l’attacco di terra sembra oramai imminente, ii capo dei movimento di resistenza islamico, Ismail Radwan, ha assicurato che questi attacchi “non piegheranno la volontà” del popolo palestinese. Le autorità israeliane avevano preparato da tempo questo scenario, con l’obiettivo di delegittimare il governo di Hamas attraverso il pretesto dell’attacco “difensivo” dai missili qassam. Il tentativo di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale dal fatto che a Gaza un milione e mezzo di persone da quasi due anni subisce l’embargo e l’assedio dell’esercito trova sponda nel “silenzio complice” dei governi e dei media occidentali, per non parlare di molti paesi arabi. Mentre il ministro Tzipi Livni ribadisce un “no” al cessate il fuoco, da Parigi il presidente francese Sarkozy nega l’esistenza in Palestina di una crisi umanitaria. Fuori dai confini ci sono state forti proteste a Ramallah, a Hebron in Cisgiordania e a Gerusalemme, dove si sono registrati scontri con la polizia israeliana. Manifestanti sono scesi in piazza anche all'estero per portare solidarietà ai palestinesi: nella capitale giordana Amman, in Svezia, in Egitto e in Marocco, dove uno studente è stato ucciso nelle manifestazioni di piazza. Di fronte a quest’ennesima violenza come Assemblea Free Palestine chiediamo: • L’IMMEDIATO STOP ALL’ATTACCO MILITARE SULLA STRISCIA DI • LA FINE DELL’EMBARGO CONTRO LA POPOLAZONE PALESTINESE A GAZA • IL CONGELAMENTO DI TUTTI GLI ACCORDI POLITICI, ECONOMICI E MILITARI TRA L’ITALIA E ISRAELE • LA FINE DELL’OCCUPAZIONE ISRAELIANA DELLA PALESTINA AL FIANCO DELLA RESISTENZA PALESTINESE NO AL SILENZIO COMPLICE! STOP AL MASSACRO SIONISTA! Assemblea Free Palestine Torino
 
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