Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Il Comando USA in Africa: uno strumento per ricolonizzare il continente
di Motsoko Pheko *
16/11/2011
Il Comando USA in Africa, che gli Stati Uniti chiamano Africom, è una struttura militare del Dipartimento della Difesa USA. Africom è stato creato nel 2007 durante il secondo mandato del Presidente George W. Bush, due mesi dopo il bombardato statunitense e la destabilizzazione di un piccolo paese africano, la Somalia. Oggi la Somalia è ridotta in ceneri e rappresenta un pericolo per il commercio africano e internazionale. Sulle coste somale imperversa la pirateria del mare, teatro di numerosi rapimenti. Questo è il risultato della prima invasione statunitense della Somalia, nel perseguimento dei loro illegittimi interessi economici in Africa. L'instabilità politica della Somalia ha creato il problema del "terrorismo" per i paesi dell'Africa orientale come il Kenya.
Nel mese di ottobre 2011, l'Istituto di Studi sulla Sicurezza [organizzazione pan-africana con sede a Pretoria] ha tenuto un seminario a Pretoria, sulla politica di sicurezza degli Stati Uniti in Africa e il ruolo dell’Africom. Il relatore principale è stato l'ambasciatore statunitense in Sudafrica. Ha presentato un "punto di vista esperto non-militare sull'Africom", asserendo che così è possibile "separare i fatti dalle menzogne e le dicerie e affrontare direttamente equivoci e malintesi attorno ad Africom".
L'apologeta statunitense di Africom ha affermato che la creazione di questa struttura militare gestita dal Dipartimento della Difesa "si è rivelata diversa da quello che il governo statunitense aveva inizialmente immaginato e concepito, avendo subito rinunciato di stabilire la sua sede in Africa".
Sembra che anche nel 21° secolo, il governo degli Stati Uniti d'America non rispetti la sovranità degli Stati africani e l'integrità territoriale del continente. Se così fosse, capirebbero che gli africani hanno interessi nazionali e continentali e il diritto di proteggerli. Gli interventi di assistenza dovrebbero essere richiesti e chi chiede aiuto sa che tipo di assistenza vuole. Gli Stati Uniti d'America non hanno il diritto di imporre Africom all'Africa, provocando divisioni tra paesi e indebolendo l'Unione Africana. Gli Stati Uniti intendono far prevalere i propri interessi su quelli dell'Africa.
Gli africani hanno subito l'immane tratta transatlantica degli schiavi, il razzismo e il colonialismo perpetrati da nazioni che si dichiarano "civilizzate" ma hanno un comportamento tutt'altro che civilizzato. Hanno trattato come bestie i popoli dell'Africa, senza vedere nulla di sbagliato in quanto facevano. Non hanno mai mostrato alcun rimorso per le loro azioni disumane contro gli africani né offerto alcun risarcimento per i danni colossali che hanno inflitto loro. La persistenza degli Stati Uniti nell'imporre Africom in Africa lo dimostra oltre ogni ragionevole dubbio.
Il petrolio ugandese e "l'aiuto" delle truppe statunitensi
L'Uganda ha subito atrocità inenarrabili sotto il governo di Idi Amin, installato dalla Gran Bretagna sotto il Primo Ministro Edward Heath. Al governo britannico non piacevano le politiche socialiste del presidente Milton Obote. Amin ha trucidato molti ugandesi, tra cui l'Arcivescovo anglicano Janani Luwum.
Dopo la caduta di Amin, è emerso Joseph Kony, capo di quelli che egli stesso usava definire l'Esercito di Resistenza del Signore. Kony ha ammazzato migliaia di ugandesi, ha fatto rapire e costretto a unirsi al suo esercito centinaia e centinaia di bambini per combattere il governo ugandese. Molti di quei bambini sono stati uccisi nella guerra insensata. Questo va avanti da oltre 20 anni.
Il governo statunitense non ha mai interpellato l'Uganda o l'Unione Africana o il suo predecessore, l'Organizzazione dell'Unità Africana, per chiedere in che modo potesse fornire aiuto. Ora, poco dopo che il petrolio è stato trovato in Uganda, sentiamo che il governo degli Stati Uniti ha inviato un esercito per trovare Kony e portare in salvo i bambini del paese. Perché gli Stati Uniti non si sono offerti prima che l'Uganda scoprisse la ricchezza petrolifera? Non lo sviluppo dell'Africa, ma il possesso delle risorse dell'Africa: ecco lo scopo principale di Africom.
Gli Stati Uniti farebbero entrare un esercito russo o cinese sul loro territorio?
Alcuni paesi africani sono stati minacciati di sanzioni e "cambi di regime". Uno di questi è la Libia, dove è stato ucciso il Colonnello Mu'ammar Gheddafi sotto la scure della NATO e degli Stati Uniti. Quando gli africani sollevano le loro preoccupazioni sull'Africom, si dice che si ingannino con "equivoci, malintesi, pettegolezzi e menzogne". Ci chiediamo quindi se il governo degli Stati Uniti sarebbe disposto a consentire che la Russia o la Cina stabilisse un proprio "Comando Americano", denominato "AmeriCom", per perseguire il suo interesse nazionale negli Stati Uniti. Come reagirebbero gli statunitensi? Ringrazierebbero il Messia?
In ogni caso, l'ex-presidente Bush, l'artefice di Africom, ha dichiarato con arroganza imperialista e disprezzo per la sovranità degli Stati africani, che questa struttura dovrà "tutelare tutti gli interessi di sicurezza degli Stati Uniti in Africa".
Il viceammiraglio Moeller ha lasciato trapelare la verità su Africom
L'ex-presidente Bush ha affidato la missione di Africom al Viceammiraglio Robert T. Moeller, un esperto militare. Al Congresso sull'Africom tenutasi a Fort McNair [Washington, D.C.] il 18 febbraio 2008, Moeller, capo della missione statunitense Africom, ha dichiarato che: "Proteggere il libero flusso delle risorse naturali dall'Africa verso il mercato globale è uno dei princìpi guida dell'Africom".
Moeller ha specificamente citato "le interruzioni nel rifornimento di petrolio", "il terrorismo" e la crescente influenza della Cina tra le maggiori sfide agli interessi degli Stati Uniti in Africa. Africom è organizzato dall'ufficio per la Trasformazione delle Risorse delle Forze [Armate] e le Politiche di Sicurezza Nazionale del Sottosegretario alla Difesa, presso il National Defense University di Fort McNair, a Washington D.C.
Africom serve gli interessi degli Stati Uniti d'America e l'Africa non ha bisogno di questo comando. Africom è uno sciacallo in veste di pecora. Non si può affidare la sicurezza e la vita delle pecore a uno sciacallo.
Quello che serve all'Africa per proteggere i suoi interessi
Ciò che serve all'Africa è un meccanismo per realizzare le missioni di pace utili per stabilizzare politicamente il continente e dare all'Africa un rapido sviluppo economico, il controllo delle sue risorse e un rapido avanzamento tecnologico per i suoi popoli. La soluzione dei problemi dell'Africa passa per il rafforzamento dell'Unione Africana e l'accelerazione del suo sviluppo economico. L'arretratezza dell'Africa è la conseguenza della tratta degli schiavi e del colonialismo, che hanno arricchito i paesi europei e consentito il loro sviluppo, al prezzo del sottosviluppo dell'Africa.
Sir Winston Churchill lo ha ammesso quando disse: "Possedere le Indie Occidentali ci ha dato la forza, il sostegno, ma soprattutto la ricchezza di capitali in un momento in cui nessun'altra nazione europea godeva di tali riserve. Esse ci hanno consentito non solo di emerge vincitori nelle grandi battaglie delle guerre napoleoniche ... ma anche, quando il mondo era giovane, di gettare le basi per la nostra supremazia commerciale e finanziaria... ci hanno permesso di conquistare la nostra posizione preminente nel mondo".
Gli Stati Uniti e la Nato hanno commesso i peggiori crimini contro i popoli africani. Patrice Lumumba fu assassinato con la connivenza dei governi degli Stati Uniti e del Belgio. Kwame Nkrumah fu deposto con l'aiuto della CIA. Negli ultimi anni il governo statunitense e il suo alleato britannico hanno complottato un "cambio di regime" in Zimbabwe.
In Libia sono stati gli Stati Uniti e la NATO che hanno bombardato il paese e hanno fatto uccidere il Colonnello Mu'ammar Gheddafi. Questo è successo in Africa. Quanto più facilmente e frequentemente accadranno cose simili, ora che Africom ha iniziato le sue operazioni nel continente? Gli Stati Uniti hanno armi sofisticate e metodi per raccogliere informazioni che l'Africa oggi non possiede.
Le cattive intenzioni degli Stati Uniti e dei loro alleati della NATO verso l'Africa sono stati lampanti quando, recentemente, hanno reso impossibile a una delegazione dell'Unione africana di entrare in Libia per mediare e portare la pace tra i ribelli e il governo di Gheddafi. L'America e la NATO hanno trattato l'Unione Africana con disprezzo. Hanno letteralmente sabotato gli sforzi dell'UA per portare la pace in Libia e in Costa d'Avorio.
Africom distruggerà l'Africa. Africom indebolirà le Nazioni Unite e l'Unione Africana. Creerà profonde divisioni in Africa tra moderati e militanti. Africom è un utile strumento imperialista per effettuare "cambi di regime". Sarà utilizzato per installare dei governi fantocci per servire gli interessi dell'imperialismo.
Quello che serve agli africani è la difesa collettiva del continente contro l'imperialismo. Questo significa aumentare la sua capacità militare in modo che l'Africa possa difendere i suoi interessi contro le aggressioni esterne. Tutti gli stati hanno l'obbligo nazionale e continentale di negare all'Africom di stabilirsi sul suolo africano. I leader africani che partecipano al gioco statunitense Africom stanno scavando una fossa comune per le popolazioni africane e i loro figli. Questi leader mettono a rischio la sicurezza degli africani e le persone di discendenza africana.
Non faranno avanzare l'Africa economicamente e tecnologicamente, non controlleranno le sue ricchezze, né le useranno per gli africani e per difenderli da chi vede ancora il continente come un luogo di arricchimento e ritiene che le sue materie prime gli appartengano. L'imperialismo sta diventando sempre più pericoloso e disperato. Questi sono i suoi ultimi colpi di coda prima di frantumarsi. L'economia dei paesi imperialisti è a pezzi. Questi paesi sono fortemente in debito. Africom è uno strumento per salvare un anacronistico, decadente, vile sistema di spietata oppressione economica. I giovani dell'Africa devono insorgere e proteggere le ricchezze del continente per gli africani. I giovani africani, ovunque siano, devono difendere ciò che è loro con ogni mezzo necessario.
*Dr. Motsoko Pheko è autore di diversi libri e ex-deputato del Parlamento in Sudafrica.
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