PAROLE

LA VITA

OGGI, COME TUTTI I GIORNI, MI SONO ALZATO E NEL METTERE GIU' I PIEDI DAL LETTO, HO RINGRAZIATO DIO, COME FACCIO OGNI MATTINA, DI ESSERE ANCORA SU QUESTA TERRA VIVO E VEGETO.

CON IL SORRISO SULLE LABBRA, SONO VENUTO AL LAVORO, E DOPO AVER SISTEMATO LE COSE IN UFFICIO, LETTO I MESSAGGI, APERTO LA POSTA, CONTROLLATO LE VARIE RICHIESTE DEI MIEI COLLABORATORI, COME SEMPRE SONO ANDATO AL PRONTO SOCCORSO PER SAPERE LE NOVITA'.

MENTRE PARLAVO CON I MEDICI E GLI INFERMIERI, HO VISTO ENTRARE DALLA PORTA PRINCIPALE, UN PAPA' CHE ACCOMPAGNAVA UN BIMBO DI CIRCA 10 ANNI, VESTITO MOLTO BENE, FACCINO PULITO OCCHI BASSI E TRISTI, DI UNA TRISTEZZA CHE TI STRINGE IL CUORE, NON SAI PERCHE' O PER CHE COSA, MA TI CREA  TURBAMENTO NELL'ANIMA E VISTO IL MIO PASSATO ED IL MIO LAVORO, NON E' FACILE CHE QUALCHE COSA MI TURBI, ANZI DICIAMO CHE SONO INDIFFERENTE A TUTTO O QUASI. 

IL BIMBO NON PARLAVA, GUARDAVA TUTTI IN SILENZIO, IL PAPA' STRANIERO, CERCAVA DI SPIEGARE NEL SUO STENTATO ITALIANO, CHE IL FIGLIO AVEVA UN CATETERINO INFILATO SULLA NUCA, CHE ERA STATO OPERATO DI TUMORE AL CERVELLO E CHE DA QUESTA NOTTE, AVEVA UN FORTE DOLORE AD UNA GAMBA E GLI SI ERA GONFIATA TUTTA LA PARTE DESTRA DEL TORACE E MENTRE LO DICEVA AVEVA GLI OCCHI PIENI DI LACRIME E LA VOCE INCRINATA DAL PIANTO REPRESSO A FATICA.

CI SIAMO GUARDATI TUTTI IN FACCIA, I MEDICI HANNO FATTO ACCOMODARE IL BIMBO IN AMBULATORIO PER LE PRIME VALUTAZIONI ED IL PAPA' CHE ERA RIMASTO FUORI, E' SCOPPIATO IN UN PIANTO A DIROTTO CROLLANDO SU UNA SEDIA.

MI SONO AVVICINATO A LUI GLI HO MESSO UN BRACCIO INTORNO AL COLLO E GLI HO PARLATO, COSA HO DETTO?, NON LO SO, TANTE PAROLE, PAROLE CHE MI USCIVANO DA DENTRO, DAL PROFONDO DEL CUORE, MA CHE SICURAMENTE GLI HANNO FATTO BENE, PERCHE' NON HA SMESSO DI DIRE GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE, MENTRE I MEDICI LO RASSICURAVANO SULLA SALUTE DEL FIGLIO.

VIOLENTEMENTE ED IMPROVVISAMENTE, SONO STATO PROIETTATO INDIETRO NEL TEMPO, IN UN TEMPO CHE HO CERCATO DI METTERE DA PARTE, CON FORZA, UN TEMPO IN CUI SPESSO ERO LATORE DI BRUTTE NOTIZIE, UN TEMPO IN CUI HO DOVUTO DIRE A TANTE MADRI CHE IL FIGLIO NON C'ERA PIU', BIMBI A CUI RACCONTARE CHE IL PAPA' ERA VOLATO IN CIELO, MOGLI ALLE QUALI DIRE CHE IL MARITO NON SAREBBE PIU' TORNATO, TEMPI IN CUI MISERIA, SOFFERENZA, DOLORE, E MORTI ERANO ALL'ORDINE DEL GIORNO, TEMPI CHE SE POTESSI CANCELLEREI DALLA MIA MENTE, MA NON SI PUO'.

PERCHE' HO SCRITTO QUESTE COSE?, PERCHE' ANCORA UNA VOLTA LA VITA SEMBRA PRESENTARMI IL CONTO, ANCORA UNA VOLTA, UNA VOLTA IN PIU', RINGRAZIO DIO PER ESSERCI E PER ESSERE IN GRADO DI SCRIVERE, PENSARE, SOFFRIRE ED ESPIARE.

(by f.)