MIO DIARIO DI BORDO

MEDITAZIONI, RACCONTI, OPINIONI

Creato da lucymay2009 il 02/05/2009

that was

 

COL TEMPO SAI...

 

.

La chiave del cuore                            

di una donna                       

è un regalo inaspettato              

in un momento inaspettato.                        

 

 

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QUESTA CANZONE MI METTE ALLEGRIAA!!!

                                    

 

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Ancora a cavallo dell'onda
di nuovo in balia dei flutti
in alto mare
un naufragare perenne
alcun ormeggio all'orizzonte
mete terrene, terraferma
s'intravedono ancora
e sempre solo l'utopia
ancora mi salva.
                                lucymay

 

SE POTESSI
Se potessi
con le parole
o con un solo gesto
scrollarti dal cuore
quella malinconia
e quel senso di inutilità..
in cui a volte incappiamo
che ci imprigiona i sensi
durante la crescita dell'anima..
starei a parlare ore
m'incanterei
a raccontarti storie
e poesie
e sogni
e ancora sogni
se potessi
con le parole..
candeggiarti l'anima...
                                         (dedicata ad Andreana)

 

SOLFEGGIANDO

Con quel dolce scandire musicale

farmi entrare nel cuore

battuta per battuta

parole e frasi

sonorizzate di emozioni 

ed emozioni

impregnate di poesia

Corposi attimi di distacco
dall'ordinarietà del quotidiano

che mi concedo

egoista 

per evasioni enfatiche
di sospirata elevazione

dei sensi e della mente.
                                                               Lucymay

 

 

« E TI CHIEDI SOLO PERCHE'STOCASTICAMENTE »

METANOIA

Post n°146 pubblicato il 04 Giugno 2012 da lucymay2009
 

Costeggio anse.

Sporgersi e rientrare.

Col fiato corto.

 

Ingoio aria.

Azione meccanica.

Inspirare ed espirare.

Spirito di sopravvivenza.

Insopprimibile, incontrollabile.

 

Costeggio anse.

 

Imprevisti previsti,

che rendono sapidi

tranci di esistenza.

Scialba ed indigeribile.

 

Mando giù i bocconi.

Nutrirsi per continuare a respirare.

Non evapora lo spirito di sopravvivenza.

 

Essudo metanoia da tutti i pori.

Mando in confusione i gangli.

Osservo la lotta

tra i nervosi/simpatici

ed i sensitivi/attivi via extrapiramidale.

Impulsi e contrattilità cardiaca.

 

Il tempo non è mai perso.

Solo non strutturalmente sfruttato.

Anche i frutti del tempo

erroneamente definito perso

hanno un valore.

Si depositano temporaneamente in cantina.

Al momento opportuno li riscopri.

Ci soffi via la polvere

e ne scopri un uso inaspettato ed insospettabile.

 

Le pause di riflessione non sono pause.

Sono riflessioni maggiormente analizzate.

Non scatta mai il relè, per me.

Dispongo di un generatore ideale.

Mantiene una intensità di corrente costante.

In parallelo con il mio carico resistivo.

 

Quando e se

la resistenza non dovesse resistere

correggo la caduta di tensione

facendo faticare di più il fegato.

 

Sfrutto un organo

per raccogliere i frutti:

stordimenti melodiosi

di sensi e recettori.

Li metto sotto spirito.

Di etanolo di sopravvivenza.

Aspiro vibrazioni.

Autoprodotte. Indotte.

Fantasiose ed effimere

ma di compagnia.

Caduche

ma rigeneranti.

 

Non ne abuso.

Non un uso corrente.

Solo all'occorrenza.

Per ristabilire la costante

di intensità di corrente.

 

Si spreca energia

andando a costeggiar le anse.

 

 

Chissà...

prima o poi 

tornerò a scalar montagne.

 

Il tempo non è mai perso.

 

Qualunque tempo

è vita vissuta.

 

Sissignore.

 

Qualunque sia il modo.

Una lezione c'è sempre.

 

Anche quando

si costeggiano anse.

Sporgendosi e rientrando.

 

                                           (Ora rientro.)

 

 

 
 
 
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