MIO DIARIO DI BORDO

MEDITAZIONI, RACCONTI, OPINIONI

Creato da lucymay2009 il 02/05/2009

that was

 

COL TEMPO SAI...

 

.

La chiave del cuore                            

di una donna                       

è un regalo inaspettato              

in un momento inaspettato.                        

 

 

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Ancora a cavallo dell'onda
di nuovo in balia dei flutti
in alto mare
un naufragare perenne
alcun ormeggio all'orizzonte
mete terrene, terraferma
s'intravedono ancora
e sempre solo l'utopia
ancora mi salva.
                                lucymay

 

SE POTESSI
Se potessi
con le parole
o con un solo gesto
scrollarti dal cuore
quella malinconia
e quel senso di inutilità..
in cui a volte incappiamo
che ci imprigiona i sensi
durante la crescita dell'anima..
starei a parlare ore
m'incanterei
a raccontarti storie
e poesie
e sogni
e ancora sogni
se potessi
con le parole..
candeggiarti l'anima...
                                         (dedicata ad Andreana)

 

SOLFEGGIANDO

Con quel dolce scandire musicale

farmi entrare nel cuore

battuta per battuta

parole e frasi

sonorizzate di emozioni 

ed emozioni

impregnate di poesia

Corposi attimi di distacco
dall'ordinarietà del quotidiano

che mi concedo

egoista 

per evasioni enfatiche
di sospirata elevazione

dei sensi e della mente.
                                                               Lucymay

 

 

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ALBATROS

Post n°54 pubblicato il 14 Giugno 2009 da lucymay2009
 



L'Albatro è un uccello marino di colore bianco, con ali e coda parzialmente nere, misura circa 1,20 metri e l'apertura alare può raggiungere i tre metri e mezzo per l'albatro reale e l'albatro urlatore. A causa delle sue grandi dimensioni, preferisce vivere in luoghi ventilati, dove le correnti d'aria favoriscono il decollo. Il suo volo è pulito e grazioso come quello di un aliante.
Se la velocità del vento è inferiore ai 12 km/h l'albatro non riesce a spiccare il volo ed è costretto a rimanere a terra o sulla superficie dell'acqua. Di contro, in occasione di bufere di vento, riesce perfettamente a destreggiarsi in volo. In alcune occasioni può anche accadere che gli albatri, nel corso di tempeste particolarmente violente, vengano trasportati dal vento nell'emisfero settentrionale. Qui, in assenza di vento e impossibilitati a riprendere il volo, possono anche non riusicre a riattraversare l'equatore, restando in questo modo anche per più anni nell'emisfero terrestre "sbagliato".
Pur essendo un volatore eccezionale, l'albatro ha delle grosse difficoltà in fase di decollo e di atterraggio. Solo dopo una lunga corsa preparatoria questo uccello riesce a spiccare il volo e, nel corso delle lunghe fasi di planata, a causa della sua elevata velocità rischia facilmente di ribaltarsi.
Ma lassù è il signore delle tempeste, volteggia tra le correnti più impetuose maestoso, irraggiungibile e di esempio al tempo stesso.
Ma, pur essendo maestoso, magnifico ed elegante in volo, quando tocca terra diventa goffo, sgraziato e ridicolo, non riuscendo bene a camminare perchè il suo corpo è piccolo rispetto alle ali..

Ecco, io mi sento un pò come l'albatro.. volo alto, libera, mi lascio trasportare dal vento.. anche a rischio di 'ribaltarmi'.. ma appena torno tra gli umani.. mi sento incompresa.. diversa..
Dovrei essere lusingata dal fatto che, stessa similitudine fu ravvisata dal grande poeta maledetto Charles Baudelaire.. chissà.. a essere incompresi e maledetti forse conviene.. è comunque un segno di distinzione..!! ;))
(P.S. Sono la pecora nera della mia famiglia..!)

 
 
 
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