IL VOLO

Ho sempre creduto che fosse un valore aggiunto la mia profondità di pensiero, l'ho sempre difesa e custodita come la più preziosa delle mie caratteristiche ma ora sempre più mi accorgo che è una compagna scomoda, che non fa che complicarmi la vita, che sarebbe infinitamente più semplice lasciarsi guidare dalla corrente, essere travolti dal fiume e dalle sozzerie che porta con sè e dire -sempredisì- perchè tutti e ovunque vogliono che tu dica -sempredisì- perchè è facile avere a che fare con chi risponde -sempredisì- e chi facilmente svende i suoi ideale, accetta compromessi, ingoia imposizioni e apre le gambe. Vorrei esserne capace, vorrei percepire solo la metà di quello che percepisco e forse sarei davvero serena. Profondamente. Se morissi domani? Avrei milioni di rimpianti, milioni di cassetti pieni che non ho avuto il coraggio di svuotare, milioni di vaffanculo taciuti, milioni di strade mai percorse per paura, milioni di volti non rivisti per pigrizia, milioni di lettere non scritte, milioni di notti non vissute, milioni di ribellioni domate, milioni di parole non dette, milioni di privazioni che mai nessuno potrà restituirmi, milioni di città mai visitate, milioni di albe mai attese, milioni di sorrisi non provocati, milioni di abbracci mai dati, milioni di speranze soffocate...che senso ha tutto questo?