Creato da: CHIARA975 il 26/06/2006
Perchè la mente è una brutta bestia...Si rivolta contro chi la usa.

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PASQUA

Post n°37 pubblicato il 05 Aprile 2007 da CHIARA975

 

Millenovecentosettantaquattro anni fa, un predicatore palestinese barbuto viene arrestato in un orto, di notte.

Quella sera, il predicatore palestinese è di cattivo umore. Forse presago di qualcosa, forse deluso dal cenone pasquale. Ha appena terminato di mangiare con certi amici suoi e il menù non è stato granché: pane e un litro di rosso in tredici. Stop. Niente ravioli, niente capretto in fricassea, nessun contorno, zero uova di cioccolato, niente colomba. A tavola, musi lunghi. Il predicatore chiede il conto, un caffè e un limoncello. Gli portano solo il conto.

Esce all'aperto per digerire: tutto quel pane gli è rimasto sullo stomaco. Gli amici lo seguono. E' tardi, hanno sonno. Lui li avvisa: "Ragà, qui gli sbirri mi vogliono arrestare, tenete gli occhi aperti". Non ha ancora finito di dire queste parole che gli amici son già sdraiati e addormentati, tutti. Tutti tranne uno, quello che era d'accordo con la polizia: l'infame.

Difatti la polizia non ha l'identikit del predicatore: sa che deve arrestare un tipo con la barba e vestito di lenzuola, ma è difficile individuare costui in in mezzo agli altri suoi amici, che a loro volta son tutti barbuti e tutti indossano lenzuola. L'infame vede arrivar la polizia e indica il predicatore: è lui, è lui, quello con i capelli lunghi!
Il predicatore, oramai in manette, si volta truce verso l'infame e gli mormora qualcosa. Non sapremo mai cosa.

Il predicatore è portato in tribunale, processo per direttissima. Guarda i giudici e si accorge che son tutti preti, e allora pensa: c...apperi, qui si mette male. I preti lo accusano di bestemmia. Lui si difende: ma via, siamo seri, quale bestemmia e bestemmia, come potrei offendere mio papà? Sarei proprio scemo, non vi sembra?
Questo però fa arrabbiar ancor di più i preti, che per tutta risposta lo prendono a schiaffi e bastonate.

I carabinieri (esistevano già allora) poi portano il prigioniero a casa del governatore, un italiano: all'epoca, la Palestina faceva parte dell'Italia. E' già mattina, e l'italiano, ancora rincoglionito dalla sveglia, sta al lavandino per la toletta. Si vede piombare in casa questi carabinieri con un tizio malconcio e non capisce: "Che volete a quest'ora, che devo ancora far colazione?".  I carabinieri gli raccontano cosa sia successo: il predicatore bestemmia, e quindi bisogna ammazzarlo.
“Eccheccavolo! – dice l'italiano - ammazzarlo soltanto per una bestemmia? Siete mai stati in Toscana?”. Ma i carabinieri, già da allora, son gente dalla testa dura: hai voglia a convincerli che la pena sia esagerata. Il predicatore viene condannato, fustigato, torturato. Poi muore, tra indicibili sofferenze.

Eppure, il lieto fine. Dirai tu: ohibò, come può esserci un lieto fine se il protagonista di questa storia muore in modo così atroce? E' presto detto. Il predicatore ha i superpoteri, una sorta di David Copperfield di quel tempo, ma molto più bravo. 

Lunedì: gli amici – tutti gli amici tranne l'infame, nel frattempo misteriosamente scomparso -  rinunciano alla tradizionale gita di pasquetta fuoriporta e si recano al cimitero, a render omaggi alla tomba del predicatore defunto. Son lì, han comprato un bel mazzo di crisantemi e i lumini rossi, ma vedono che la tomba è aperta. Si infuriano ancor di più, chiedono spiegazioni a un tale che par loro il becchino.

Il becchino sorride, poi mostra di avere le ali sulla schiena. Gli amici, che in quei giorni di cose strane ne hanno già viste abbastanza, si spaventano. Ma il becchino volante li rassicura: il predicatore non è morto.
“E dov'è? – domanda incredulo uno degli amici – all'ospedale?” "Ma no, sta benissimo, eccolo là".  Compare il predicatore, bello come il sole, sano come un pesce.
Per festeggiare, li invita in trattoria.
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A tutti i naviganti, i miei più sinceri auguri di BUONA PASQUA, che sia per tutti un momento di vera rinascita.....immagine

 
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