Creato da: CHIARA975 il 26/06/2006
Perchè la mente è una brutta bestia...Si rivolta contro chi la usa.

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« Caro diario....Messaggio #56 »

Frammenti che passano veloci....

Post n°55 pubblicato il 13 Dicembre 2008 da CHIARA975

Ogni tanto mi  arrivano in regalo parole, pensieri che mi stuzzicano. E questi pensieri li faccio miei, perché sono importanti e decido che non è giusto lasciarli lì, muti, ma bisogna dar loro  respiro, farli crescere, spingerli giù fin dentro al cuore e alla pancia perché portino frutto…

Come i ricordi.

Istanti che la vita cristallizza in qualche forma…

I ricordi fanno parte di noi, che lo vogliamo o no. È naturale ricordare, a volte impossibile non farlo. Ci sembra che stiano lì, nascosti in qualche angolo del cervello, a prender polvere…e invece sono vivi, forti, basta un niente e ricominciano a toccarci l’anima. Basta così poco a volte... un nomignolo, un profumo, la sagoma di un corpo, un’espressione. Viviamo, corriamo, amiamo, pensiamo a tutt’altro e loro balzano fuori all’improvviso, facendoci crollare addosso una montagna di malinconia.

C’è chi li vive con un’intensità spaventosa. Chi si fossilizza sul passato, rischiando di perdersi tutto il presente. Chi li idealizza a tal punto da non riuscire a vedere più nulla con lo stesso splendore. Ma non è tutto oro quel che luccica.

Il tempo ci aiuta a superare le delusioni, a vedere le cose da un nuovo punto di vista. Lo spirito di sopravvivenza, invece, ci aiuta a fare pulizia mentale, scartare i brutti ricordi e tenere solo quelli belli.

Anni fa, credevo che legarsi ai ricordi fosse solo l’inutile, amaro piacere di farsi del male.  Io che ho sempre messo la mia mente davanti a tutto, sempre proiettata in avanti, credevo che portarsi appresso i ricordi fosse come legarsi un aratro dietro.

Ed avevo organizzato il mio archivio mentale in questo modo: le cose brutte le mandavo in scadenza dopo qualche mese, e venivano cestinate insieme a chi mi aveva deluso, che veniva anche etichettato come “stronzo”. Perché chi si vuole bene, dovrebbe cercare sempre di reagire alla brutta fine di una relazione o di un’amicizia. E soffocare un bel ricordo con uno brutto, è una delle soluzioni più immediate e semplici. Riuscendoci…

Tutto quello che restava invece, quello che ritrovavo con tenerezza, con gioia, con una goccia di nostalgia, entrava, ed entra, a fare parte del mio bagaglio di esperienze a cui attingo ogni qualvolta mi trovo di fronte a situazioni simili, o quando sento, più forte del solito, il bisogno di ritrovare le mie radici.

Pian piano, ho capito che il passato ci segna e non è così facile da dimenticare, così come chi ha condiviso momenti importanti e decisivi della nostra vita. Compagno/a o amico/a che sia. E se la persona l’hai ancora dentro, l’hai amata, allora il ricordo diventa forte, quasi prepotente.

I ricordi ci dicono sempre qualcosa di noi, di noi e di coloro che li hanno vissuti con noi, perché ogni cosa che facciamo è diversa per intensità, per come reagiamo o per come la viviamo, a seconda delle circostanze o di chi abbiamo accanto.

Così come la maggior parte delle gente che incontri passa senza lasciare un segno, esistono persone che ti si spalmano nell’anima, che si conficcano nel cuore e non sloggiano più. Un po’ perché sono loro a volerlo, e un po’ perché siamo noi che lo desideriamo.

Questi “soggetti” sono i più pericolosi. Perché, se da una parte, sono quelli che hanno la capacità di scaldarci il cuore, di dare un senso a quello che facciamo, di farci sentire vivi, dall’altra c’è il rischio che riescano a ferirci, a farci del male, a farci perdere la fiducia anche se ormai viaggiano lontano da noi.

E poi ci sono i ricordi dolorosi, quelli che non hanno tempo: immobili, enormi, mille volte più forti della capacità di dimenticare, che restano lì come pugnali conficcati nel cuore, inesorabilmente. E sai che non basterebbero mille vite a cancellarli. Sono la perdita di una persona cara, un abbandono che non riusciamo a metabolizzare, amori sbagliati, cattiverie gratuite a chi non le meritava affatto, cose di cui ci vergogniamo o lontane rinunce…Sarebbe bello avere una chiavetta dei ricordi e spegnere tutte le cose spiacevoli che la memoria conserva.

Ma per crescere, bisogna commettere errori e accorgersi di ciò che abbiamo fatto. Senza ricordi non potremmo mai sapere chi siamo, e come siamo diventati ciò che siamo, perché è su di loro che costruiamo il nostro presente, ogni giorno.

A volte per soffrire un po’ meno, basterebbe elaborare i ricordi traumatici dando un senso alle perdite subite, accettare le sconfitte o i sensi di colpa, capire che l’umiliazione che proviamo è un incidente di percorso e trarne un nuovo insegnamento. Non si rimuovono i ricordi dolorosi, ma si incomincia a guarire…

E la consapevolezza del possibile dolore (nostro o altrui) ci renderà, se abbiamo rispetto della vita e dei sentimenti, più cauti ed attenti nella nostra vita.

Certo si soffre, ma è un bene che sia così. Perché significa essere in grado di ascoltare se stessi e di vivere il presente con una buona dose di ottimismo. Perché è bello, e confortante, sapere che dietro di noi c’è una storia, la nostra minuta e piccola storia. E poi credo che cancellando così tanti momenti brutti, troppi ricordi belli perderebbero il loro significato.

Certo sarebbe bello dimenticare il dolore e il male…però che esseri saremmo? Se tutto ci passasse sopra e scivolasse subito via come l’acqua sull’impermeabile..che cosa saremmo? Le gioie avrebbero lo stesso sapore? Non credo…E’ come fare un gol a porta vuota: vai in campo da solo e gioisci perchè fai gol? No. Troppo facile…Vuoi mettere fare un gol alla Maradona partendo da centrocampo e bevendoti mezza squadra?

Se mi guardo indietro, vedo una donna fortunata, perché come tutti, ho tanti ricordi che mi hanno ferita ma quelli felici sono molti di più. Se non ne parlo, è solo per il mio esagerato senso del pudore. Ma so che se cancellassi  quelli dolorosi, non avrei la speranza di trovare qualcosa di diverso, e quindi di arricchirmi.  Che questa ricchezza mi faccia male o bene non so. Impoverirmi non potrà di certo.

Fra poco inizierà un nuovo anno. Sarebbe bello se tutti sorridessimo ai nuovi ricordi che verrano…

 

 
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