Bastarda_mente

É quello che dico sempre anchio, da ignoranti ci si incavola meno, certe cose mejo non saperle, ma io volutamente non ne so troppe, e certe cose é mejo saperle. Vabbé te volevo di na cosa...ma é mejo di no... :-) nevvero, ciao Chiara.

Beh, che da ignoranti ci si incavola meno è assodato...ma chi è nata incaz...come me che fa? ;-) Ciao

non ci si nasce, ci si diventa con le compagnie che abbiamo intorno, tutto stá a cambiarle e scegliersele bene nel mucchio :-) avrei un consiglio da darti ma potrebbe sembrare un non consiglio quindi mi limito a lasciarti un saluto :-) ciao Chiara.

Ehi...ma che fai...butti la pietra e poi....? Qui i consigli sono sempre bene accetti...specie quelli degli Amici...^___*

Cavolo, mannaja a me e a quando me vado a caccià in queste situazioni senza via d'uscita...vediamo come posso cavarmela...o scavarmela, la fossa :-) allora...c'era na volta, anzi nc'é piú...in data da stabilirsi io gli dico...kakkio un impegno urgente, la rikiamerò piu tardi ke mai :-) no aspé, cara Chiara, volevo dirle qualcosa ma non só bene cosa, quando lo sapró non mancheró. Chiara voleva esse una battuta, come potrei darti un consiglio se non sò cos'é che ti conturba :-) potrei prova con uno in generale...sopra la panca la capra canta, sotto la panca la capra é stanca, ora 6 seduta, sali sopra la panca e canta :-) soddisfatta e rintronata .-) Ps: ho un msg da parte di Sam, Sem with .-)

Beh...canta che ti passa è senz'altro un buon consiglio...;-)))) Dì a Sem ...IDEM ^___*

A costo poi di tormentarmi (come faccio sempre!) opto per la dolorosa verità...

Mi chiedo se vale la pena tormentarsi continuamente....Un bacio

Preferisco sempre e comunque una verità dolorosa. E me ne sono state svelate tante in 32 anni, ma alla faccia loro, sono ancora qui a far danni in giro per il mondo! Certo, subito dopo averle scoperte ho attraversato lunghi momenti neri, in cui mi sembrava che il tunnel di dolore non dovesse mai aver fine (e come mi eclissavo dentro la mia caverna senza voler vedere e sentire niente e nessuno!), ma alla fine una lucina laggiù in fondo, l'ho sempre intravista e istintivamente mi muovevo per raggiungerla. Fuori dal tunnel mi guardavo indietro solo per un attimo, per accorgermi che una parte di me era irrimediabilmente perduta. Ma forse è così che deve andare, lasciar andare ciò che si era per diventare qualcosa di nuovo. E così ho cambiato diverse "pelli". Nonostante le batoste, comunque, rimango dell'idea che preferisco sapere, anche perché così riesco ad agire con più consapevolezza. Mi spaventa solo ciò che non so. Dopo questo discorsone serio, ti lascio un grande sorriso e ti abbraccio.

Io ho sempre considerato chi non voleva sapere come dei vigliacchi, degli struzzi che cacciano giù la testa per la paura di affrontare l'eventuale dolore. Ed ho sempre preso di petto la vita, caricando con forza...e rompendomi la testa e il cuore tante volte. Ma dopo, dal tunnel, ne è sempre uscita una Chiara migliore, più ricca e sensibile. Tu hai scritto bellissime parole, da rileggere ogni volta che non si riesce ad intravedere la lucina in fondo al tunnel....Grazie, un bacio a te

Sono solidale con chi mi ha preceduto...meglio la più brutta delle verità che la più bella delle bugie. Per quanto concerne l'ignoranza è vero che forse fa stare più tranquilli, con meno angosce e patemi, ma si perde il gusto delle sfumature, dei picchi di gioia (anche di dolore) che una vita piana non darà mai. E' come vivere sempre in pianura, mentre c'è chi scala le vette e percorre sentieri perigliosi (ma che godimento toccare la cima!)...La conoscenza ha in sè il dramma della accresciuta sensibilità, ma anche la gioia di scorgere e di vivere momenti sublimi negati agli ignoranti... P.S. - La signora della foto è testimonial di sana incoscienza o di dolorosa verità? :-))))

La signora nella foto è testimonial di una recente (in)sana consapevolezza che non sempre la ricerca affannosa della verità a qualunque prezzo ci premia o, almeno, vale i nostri sforzi! Detto questo...concordo con gioia su tutto quello che hai scritto...mi hai letto nel pensiero! Un bacione te lo meriti proprio...anche se so che non ti piacciono!(...nel web...);-))))

Sarà meglio sfatare questa impressione che ho dato in un mio post. Non è che non mi piacciono i baci, in privato hanno un sapore più intimo e più corposo, qui nel web ho sempre sostenuto che baci, abbracci, TVB, ecc. ecc. dati a spesso a persone perfettamente sconosciute (che magari ancora hanno scritto una sola riga) mi sembrano una pia formalità, senza alcun valore, visto che ce n'è una inflazione oceanica. Il bacio dato in privato è dato a me, per un insieme di motivi e di fattori, quello dato qui si perde nella melassa di effusioni di ogni genere, ma effusioni senza sentimenti, effusioni che si disperdono nel lago di internet e scompaiono subito nel fondo...e del resto non potrebbe essere diversamente. E' anche vero che possono testimoniare a volte (come in questo caso)un gesto di simpatia o di riconoscenza per uno scritto particolare, e infatti talvolta (raramente) le uso anch'io ma con molta moderazione, altrimenti è come se all'improvviso i giacimenti di pietre preziose sfornassero più diamanti che le pietre che ci sono in terra, a quel punto il diamante non avrebbe alcun valore, così il bacio, l'abbraccio, il ti voglio bene, e sdolcinature varie, se usati in modo improprio o tanto per dire, o per accattivarsi simpatie o per il gusto di fare il piacione, a tutte e sempre, penso che non abbia più e non dia più nessuna emozione...Scusa la precisazione lunghissima, è praticamente un post nel post, ma anche questo testimonia il desiderio di dire la verità comunque, anche se può sembrare antipatica. Poi per quanto mi riguarda ognuno può fare come gli pare mandando tutti i baci e le effusioni che vuole, la mia è solo una modestissima opinione... P.S. - Ti ho letto nel pensiero perché ho una palla di vetro (nel senso di sfera, non di protesi :-)))))))). Ciaooooooooooooooooo!

entrambe le cose direi, l'importante è non farsi trascinare dall'insicurezza e scegliere di non affrontare i problemi...saper gestire le cose, è questa la nostra sicurezza nella vita e per farlo bisogna avere anche un pò incoscienti. Io mi colloco proprio lì, all'equilibrio e con un pò di incoscienza mi butto, da una parte o dall'altra...30ad04_M

"Non farsi trascinare dall'insicurezza e scegliere di non affrontare i problemi"...'azz...mica facile!!!! Dunque...se so...e quello che so non mi piace...la mia reazione più naturale, quella più spontanea per l'atavico istinto aggressivo che è in ognuno di noi, è di rifiutare e combattere. Ma siccome ogni reazione negativa ne genera un'altra ancora peggio...è una catena che ci trascina sempre più giù. Si, meglio essere incoscienti come dici tu...Detto bene Doc? ^___*

Nessuno potrà mai conoscere tutto, chi decide di vivere così verrà risucchiato da una spirale d'ansia. In fondo il solo fatto di accettare il dialogo e di saper ascoltare pareri diversi è sinonimo di cultura. In fondo la cultura è tutto ciò che ancora non sappiamo, è la perenne acquisizione dei nostri mutevoli stati d'animo e cambiamenti. Le persone mai resipiscenti sono quelle ignoranti; le persone che vogliono sempre insegnare qualcosa, per lo più banale, spesso e volentieri, non andranno mai oltre la pagina iniziale. A me piace sfogliare le pagine, non mi piacerebbe vivere sospeso in un libro bianco, tranquillo ma non entusiasta, nè perso nè vinto. Giro la pagina, magari mi taglierò ma è il prezzo da pagare per non rimanere bozzoli.

Quest'ultima frase mi piace moltissimo...in effetti chi non ha il coraggio di rischiare con la verità, di giocare d'azzardo con la propria vita...resta nella mediocrità e nella menzogna, e sarà un surrogato di vita...Grazie Max

.....a volte non sarebbe male non essere a conoscenza di bruttissime verità!!! comunque a parte questo devo dire che ho letto i post che mi mancavano ed ancora una volta devo dire che mi piace un casino il modo con il quale disquisisci e ti faccio i miei complimenti dal profondo del cuore e mi inchino a cotanto dire... un abbraccio

Beh...sono arrossita messere....la gioia del Vostro ritorno è resa ancor più vibrante dalle Vostre parole. Che non merito...ma che riscaldano il cuore. ;-))) Un bacio

verità dolorosa. ma la percezione della verità è soggettiva, quindi potrebbe comunque apparire affascinante come l'immagine qui sopra ... ;-)

La verità è sì soggettiva...e bisogna prenderla e amarla così com'è, come si ama una donna...tutta intera, con i suoi pregi e con i suoi difetti, e per come ci stravolgerà la vita... Ciao...(te lo dico in un orecchio: la ragazzina lì mi somiglia...pochino pochino...^__^)

Io sono per la verità dolorosa...

Anch'io...sempre. E sono state più batoste che gioie...Ma non mi sono mai pentita...

Io sono per il MINCAGA...

Ero certa di questa risposta, tesoro...;-)))))Il MINCAGA è una filosofia di vita che sto cercando di mettere in pratica anch'io....

E' meglio che capiti quello che deve capitare ... dicono si chiami destino ... Sapremo solo quello che lui (il destino) vuole farci sapere ... Bello, brutto, giusto, sbagliato che sia ... è così ... nn possiamo farci nulla. un bacione e a presto :-)))

E' vero, il destino, o la vita, non segue mai i percorsi che vorremmo, quello che pianifichiamo...ma credo che cercare o desiderare di "dominare" in qualche modo, la realtà sia umano. E' soprattutto quando si ha paura che si cerca di essere rassicurati: se temo un avvenimento spiacevole,mi viene spontaneo cercare comprensione e conforto in un amico...così come cerco conferme dal mio lui/lei se ho timore di perderlo, anche se so benissimo che la gelosia non mantiene l'amore. Il voler sapere nasce quindi dalla paura e dal desiderio di corazzarci e premunirci da una disgrazia che temiamo...la quale, spesso, non si verificherà mai. Ma ci vuole così tanto coraggio ad abbandonarsi al destino....Un abbraccio forte

L’articolo che ho letto proprio oggi in una rivista molto diffusa, lo trovo pertinente al quesito sollevato, in questo post, dalla solita “acuta” Chiara. ;-) SI FINGE MORTO E TUTTI LO TRADISCONO….L’incredibile messa in scena di un miliardario russo per capire chi lo amava davvero. Deluso dalla moglie, dal migliore amico e socio in affari e dal segretario. Un ricchissimo industriale russo un giorno ha cominciato a domandarsi: “Sono un uomo davvero fortunato: ho una moglie bellissima che mi ama, un amico e socio d’affari inseparabile, un segretario fedele e collaboratori rispettosi e felici di lavorare per me. Tutti, insomma, mi vogliono bene, mi stimano e mi apprezzano. Mi chiedo però: lo fanno per quello che sono o soltanto per il mio conto in banca?” Un giorno, tormentato da questa incertezza, decise di far luce sui sentimenti altrui e capire chi lo ama davvero e chi invece gli sta vicino per interesse. “Fingerò di morire”. Assolda un finto sicario e finge un agguato. Trasportato al pronto soccorso in un’ambulanza appositamente noleggiata, i medici compiacenti lo ricoverano in rianimazione e convocano la moglie dicendole: “Signora, suo marito è in coma irreversibile, deve decidere lei di staccare la spina e lasciarlo morire subito”. La moglie, senza chiedere nemmeno se c’è una remota possibilità di salvezza, dice ai medici:”staccate, staccate pure quando volete”. Il marito, dal letto, vede ed ascolta tutto: la moglie versa pochissime lacrime e sembra quasi sollevata dal sapere che lui si è tolto di torno. Il miliardario spera di rifarsi col socio: “lui sì, almeno piangerà per me, siamo inseparabili sin dai tempi dell’università”. Ma quando l’uomo si getta fra le braccia della quasi vedova in modo troppo caloroso e baciarla più di una volta in modo nel proprio fraterno e lo ascolta pronunciare queste parole: “finalmente potremo vivere il nostro amore alla luce del sole e spartirci i suoi soldi”, capisce che i due sono amanti. Deluso da queste due persone a lui così vicine, assume un investigatore che introducendosi nell’azienda, possa spiare le reazioni dei collaboratori, dove, quando era in vita, si prodigavano in complimenti per il suo lavoro e gli giuravano fedeltà. Non erano passate nemmeno 24 ore dal suo “decesso” e il fidatissimo segretario si premurava di svuotare la sua cassaforte, mentre i manager e gli impiegati si davano un gran da fare per contattare le aziende concorrenti. A questo punto smette la sceneggiata e comincia a far piazza pulita di chi troppo a lungo lo aveva tradito. Rimane in solitudine a ripensare ad ogni momento della sua vita. E’ solo , ma non si è pentito di aver inscenato questa finzione senza lieto fine: “rifarei tutto daccapo” ha rivelato al giornale moscovita. “Meglio scoprire ad un certo punto dell’esistenza che nessuno ti ama piuttosto che vivere per sempre nell’ipocrisia” Mi sembra che questo sia un eccesso di ricerca della verità (sempre che la storia sia vera). Complimenti Chiara, bel blog ;-)

In effetti è un pò discutibile come scelta...Grazie Leon, buona giornata.

thanks... un abbraccio

;-))

Sempre meglio una verità dolorosa....

Bentornata...(?)

si

In un altro momento della mia vita avrei optato senza dubbio per la conoscenza di una verità dolorosa. Poi la vita mi ha donato una serie di verità dolorose che mi hanno scavato un dolore infinito nel profondo dell'anima. Allora forse rivedo la mia posizione di un tempo.... e invece no perchè la vita è dolore e la conoscenza spesso è dolore ed io voglio essere consapevole di essere vivo. Nel bene e nel male perchè come ha già deto qualcuno prima di me altrimenti non sarebbe vita ma solo un suo surrogato. Ciao e un bacio.

La conoscenza è sempre dolorosa perchè ti pone davanti alla verità che quasi mai è quella che vorremmo, è spesso dolore vivo...che brucia dentro...ma che ti arricchisce enormemente l'anima. Il non-sapere è una protezione...ma è da vigliacchi...Ciao Giovanni, un bacio;-))))

mah ... ciascuno vuole sapere la verità benchè dovesse essere dolorosa ed anche mortale x un rapporto ... e tuttavia se dovessimo decidere x una persona che amiamo , diremmo che sarebbe meglio nn dirle nulla ... molto spesso le verità dolorose x uno sono sciocchezze trascurabili x l altro , e si attribuisce un significato sovradimensionato all accaduto ...altre volte il rapporto nn merita essere salvato , altre sì ...

...e qualche volta si "sovradimensiona" una verità....che non merita neanche un attimo delle nostre vite o le nostre lacrime. Ma l'importante è capire in tempo....

A dire il vero.... non saprei... difficile scegliere... a volte forse è meglio non conoscere... anche se difficile da accettare e da realizzare per chi cerca sempre...!!!!

Io credo che la ricerca...intesa in senso generale, sia insita nella natura umana, l'uomo cerca sempre il meglio...ed il meglio significa anche gli aspetti più reconditi di ogni cosa...Ma quando si è troppo protesi nel cercare, nel guardare avanti...si rischia di non vedere e apprezzare quello che di buono abbiamo vicino e che ci regala felicità o quanto meno serenità. E la ricerca continua, ci fa vivere in una perenne insoddisfazione. Grazie Cavaliere....

difficile ignorare se la propria natura non ne è capace :) un sorriso

Vero, com'è difficile zittire la mente, il cuore, l'anima....Grazie per il sorriso...è il miglior saluto!

Ottimo post, complimenti...

Grazie...vengo a sbirciare..;-)))

Dubbio irresolubile...Ciao. Mario

Forse si...con un pò di equilibrio...guardando con razionalità, senza farsi distrarre dai sentimenti...no, troppo difficile! ;-))Ciao...