RACCONTO E ASCOLTO

SCRIVERE

Ho bisogno di scrivere per guardarmi dentro, per parlarmi, per sorridermi, per volermi bene. Ho bisogno di scrivere perché le serate sono lunghe, pacifiche silenziose … e io scrivo … scrivo quello che mi gira dentro, quello che sento, quello ho sentito …

Stamattina … la sveglia imperversa alle 6.35: ho 2 opzioni: stop, ripeti … premo ripeti … dalla finestra entra il buio, il freddo, entra la percezione della giornata invernale . Nel mio letto c’è il calore ideale, tra le lenzuola che sanno di prato … vivo il tepore della notte appena trascorsa. Ecco … ancora lei. Secondo avvertimento…6.45... ancora un attimo … premo stop, tanto mi alzo adesso … La casa mi accoglie fredda, accendo il caffè e mi butto sotto la doccia bollente … silenzio … e intanto il grigio scuro diventa grigio chiaro … di quello che ti accompagnerà per tutta la giornata. Macchina … fredda, umida … prima del motore si accende la radio.. la strada si snoda tra grigi assoluti, tra macchine appannate, tra sguardi indifferenti al semaforo, tra sorpassi azzardati perché l’orologio corre …

Ma non siamo soli dentro la nostra scatoletta … una folla informe, assonnata, immersa nel tuo stesso grigio sta vivendo i medesimi attimi … sta ascoltando la stessa radio … adoro la radio, I messaggi si susseguono e li recepisco come stessi recependo la verità assoluta … “ciao  radio birikkina … sono Giovanni di Venezia …. vorrei salutare tutti quelli che come me stanno andando  al lavoro in questa mattinata  grigia e dedicare loro una canzone a tua scelta … e la radio manda “quando nasce un amore” di Anna Oxa … alzo il volume, canto con lei …. grazie Giovanni di Venezia … la tua dedica mi ha fatto iniziare una giornata grigia cantando … e non è cosa da poco … spero che anche tu ti sia sentito in compagnia e l’abbia cantata insieme a me.