Mala tempora currunt

Pensieri in ordine sparso su Economia, Sport, Storia, Politica, Media... e tutto il resto

 

ENGLISH VERSION

immagine
 

CFC GENOA 1893

 

ALBO D'ORO

1934 
1938 
1982
2006 
 

QUESTO BLOG SOSTIENE LE CAMPAGNE ANTI TROLL/SMS

immagine

SdoppiamoCupidoSdoppiamoCupido

 

RICCHEZZA & NETPARADE

immagine
Il mio Blog vale $22.581,6 Quanto vale il tuo Blog?

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine

 

SPONSOR

AddMe

immagine

immagine

immagine

immagine

DataBase

immagine

immagine

Directory of Comic Books Blogs

immagine

immagine

immagine

immagine

FeedGenerator

immagine

immagine

immagine

immagine

NetWork

immagine
 

PARTNER

Rating

Page Rank Icon

immagine

immagine

immagine

Search Engines

immagine

immagine

immagine

Social BookMarks

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine

Utilities

immagine

immagine

immagine
 

STATISTICHE

immagine

web statistic

immagine

Counters

immagine
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« La scoperta della borsaMeglio mai che tardi »

La parata ed il goal

Post n°66 pubblicato il 07 Novembre 2008 da MagoGandalf2006
 


Il 7 novembre, a Mosca, era il giorno della parata militare sulla
piazza Rossa, celebrativa della Rivoluzione d'ottobre.
Le cronache narrano che, nell'ultima occasione in cui si tenne, nel
1990 la partecipazione popolare toccò il suo punto più basso.
I moscoviti infatti, tranne quelli in possesso dell'introvabile
biglietto, erano tutti davanti al televisore per seguire il big match
di Coppa dei Campioni ovvero la gara di ritorno fra lo Spartak
Mosca ed il Napoli di Diego Maradona in programma quel
pomeriggio allo stadio "Lenin".
Il match, combattutissimo ed aperto fino all'ultimo, si concluse ai
calci di rigore ed i padroni di casa riuscirono nell'impresa di
eliminare l'allora fortissima compagine partenopea.
Oggi a Mosca, al posto della vecchia parata di sovietica memoria,
c'è una sfilata in cui chi vuole vedere falce&martello deve sorbirsi
un millennio di storia russa: da Aleksandr Nevskij a Pietro il Grande
passando per Ivan Groznyj; ma, a tenere banco sui media russi, è
l'Italia che offre diversi spunti dopo la giornata di ieri.
Da un punto di vista calcistico non c'è molto da dire: se un tempo
la squadra del ministero degli interni era in grado di eliminare il
Napoli di Maradona, oggi basta ed avanza l'Udinese di Quagliarella
per espugnare il monumentale stadio moscovita.
Oltre alla doppietta dell'attaccante ex-doriano, tuttavia, è da
rimarcare l'obiettivo, il goal per dirla all'inglese, annunciato dal
capo del governo italiano durante la conferenza stampa congiunta.
Invece, sui media italiani, il dibbbatttito si è concentrato sull'
"Obama bello e abbronzato" tralasciando tutto il resto.
Eppure questa trasferta moscovita ha proposto diversi temi
interessanti, tutti inevitabilmente passati in cavalleria.
Il leitmotiv di questo incontro è stata l'economia: in primis quella reale.
Quel poco che resta dell'industria italiana dà un importante segno
di vita con la chiusura di accordi che riguardano ENEL, Pirelli
e FinMeccanica; che vanno ad aggiungersi alla solidissima
collaborazione già esistente fra ENI e GazProm, alla collaudata
presenza FIAT oltre alle diverse aziende del lusso del meidinitali,
da sempre apprezzate dai (pochi) boiardi a piede libero.
Grazie a questi accordi l'Italia punta a divenire il primo partner
commerciale della Russia, posizione attualmente occupata dalla
Germania.
A questo proposito è necessario ricordare come i rapporti fra Mosca
e Berlino si siano improvvisamente deteriorati per la posizione
assunta dal cancelliere tedesco sulla crisi caucasica di
quest'estate: Angela Merkel si schierò al fianco di Saaksvili e, da
quel momento, l'export tedesco in Russia ha invertito il suo trend.
Un vuoto che il premier italiano è riuscito a colmare ed ecco ENEL
sostituire E-On, Pirelli prendere un posto che sarebbe stato di Die
Continental, FinMeccanica fare altrettanto nei confronti di
ThyssenKrupp e FIAT rimpiazzare VolksWagen.
Un risultato che è frutto della posizione tenuta dal governo italiano
sulla questione caucausica: mediando dall'interno dell'UE ed
andando incontro ai maldipancia della parte più filoatlantica del
proprio elettorato e degli alti esponenti del PDL.
Per l'occasione, sui media occidentali, venne rispolverato il cliché
dell'Italia alleato inaffidabile per definizione, che comincia le guerre
da una parte e le finisce dall'altra: un segnale di nervosismo
dovuto al fatto che, fin da allora, si intuiva il finale andato in onda ieri.
Resterebbe da capire se Berlusconi sia, alla prova dei fatti, assai
meno filoatlantico di coloro che lo sostengono e lo votano
o se, semplicemente, abbia assunto -opportunisticamente- una
posizione in cui non crede sol perché ne ha intuito per tempo il
formidabile potenziale economico.
Tuttavia, ciò che conta davvero, è che l'Italia abbia espresso una
posizione coerente con il proprio interesse nazionale anche se
la cosa non sarà piaciuta al presidente statunitense bello o brutto,
abbronzato o non abbronzato, repubblicano o democratico,
del Texas o dell'Illinois.
Un altro aspetto dell'economia al centro dell'incontro di ieri è stata
la crisi finanziaria, che, in Russia ha colpito particolarmente duro.
La tempesta finanziaria, infatti, da queste parti è cominciata dopo
il conflitto russo-georgiano.
Nel giro di 3 mesi l'indice PTC ha perso quasi il 70% del suo valore
precipitando da 2.200 a meno di 700 punti e, nella bufera, sono
finiti anche i titoli di stato ed il rublo.
L'indice della borsa di Mosca è composto da titoli del settore
minerario e dell'industria pesante; tuttavia il più conosciuto è la
GazProm, l'onnipotente monopolista oil, che è precipitata dai quasi
400 miliardi di $ di capitalizzazione di 3 mesi fà ai 100 attuali.
Aggiungendo a tutto ciò il dimezzamento del prezzo del petrolio
dai massimi estivi dovremmo concludere che Putin e Medvedev
sono ormai al verde ed alla canna del gas.
Le realtà, invece, è assai diversa da ciò che appare.
La prima cosa da sottolineare è che durante l'epoca Eltsiniana gli
odierni prezzi da saldo moscoviti avrebbero innescato una
campagna acquisti finanziata dalla "Premiata Stamperia Bernanke"
con cui mettere le mani sulle immense risorse naturali russe,
mentre oggi la prima fase del ribasso (i primi 2 mesi perchè ad
ottobre il ribasso è stato generale e non solo russo) è sembrata
una banale ritorsione finanziaria visto l'epilogo della crisi caucasica.
Il dimezzamento del prezzo del petrolio ha impatto estremamente
limitato (così come lo ebbe il precedente rialzo) sulle casse dello
stato perché il suo export petrolifero avviene attraverso la firma di
accordi diretti con gli stati importatori ad un prezzo prestabilito
bypassando il mercato e le sue isterie rialziste/ribassiste.
Invece, ad essere messi in grave difficoltà dalla crisi, sono
soprattutto i boiardi che sono riusciti (finora) ad evitare il carcere
o l'esilio e che si trovano tutti indebitati verso il sistema bancario
con un patrimonio che i recenti ribassi hanno pesantemente intaccato.
La loro unica via di uscita appare, pertanto, una cessione dei loro
assets attraverso la quale rientrare dalle loro esposizioni: si
prepara, di conseguenza, un nuovo giro di vite -stavolta un po' più
soft- da parte del governo russo e se, nell'era Putin, erano già
rientrate sotto il controllo statale oils, media e telecoms, Medvedev
si accinge a completare il lavoro iniziato del suo predecessore.
Tutt'altra musica viene suonata in occidente dove le
nazionalizzazioni in arrivo per le banche in difficoltà hanno tutt'altro
scopo: un intervento volto a tamponare le falle di bilancio che
verranno alla luce con il denaro dei contribuenti.
Non è altro che l'applicazione -in salsa bancaria e su scala
planetaria- della vecchia ricetta, tanto cara alla FIAT, della
privatizzazione degli utili e della socializzazione delle perdite: fino
a ieri le banche producevano utili eccezionali senza guardare
troppo per il sottile (subprime, derivati, CDS...) e respingevano
ogni proposta di regolamentazione quale intollerabile ingerenza;
oggi che ci sono da coprire voragini di bilancio nascoste o
conclamate viene invocata la nazionalizzazione salvifica; domani,
ad emergenza superata (sempre ammesso che la si superi)
torneranno paladini di quel liberismo che hanno recentemente
gettato alle ortiche.
La FIAT utilizzava il ricatto occupazionale e la sua moral suasion
mediatica per imporre al governo la cassa integrazione con cui
alleggeriva i suoi bilanci dalla voce "costo del personale" ed anche
le banche, con gli stessi metodi, non avranno problemi per
raggiungere il loro scopo.
D'altronde che da noi i boiardi non se la passino male lo dimostra il
séguito che ha accompagnato l'inquilino di palazzo Chigi nella sua
trasferta moscovita...
Memorabile, in questo senso, la performance di MTP: protagonista
di una lunga intervista alla TV di stato russa in cui il marito di Afef
illustrava i vantaggi della joint-venture per la produzione di
pneumatici appena firmata.
Così, dopo aver pagato per decenni per salvare industrie decotte,
all'italico Pantalone vengono accollate anche le sorti delle banche
nonostante Profumo non abbia né la erre moscia né la classe di
Gianni Agnelli: non c'è proprio nulla da stupirsi se qui da noi, al
massimo, i media si occupano dell'abbronzatura di Obama.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: MagoGandalf2006
Data di creazione: 18/09/2006
 

REGOLE DEL BLOG

Questo vuole essere uno spazio di libera riflessione.

Ogni contributo, tanto più se critico, è ben gradito alla tassativa condizione di non trascendere con il linguaggio.

Pertanto chi è qui per sfogarsi o per provocare sa già di vedersi cancellato il suo commento e di finire, automaticamente, nella BlackList.
 

POSIZIONE GIURIDICA DEL BLOG

Art. 21 della costituzione italiana: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione.

Questo Blog non rappresenta una testata giornalistica, tant'è vero che viene aggiornato senza regolare periodicità.
Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.

Questo Blog costituisce una sorta di diario personale in cui l’autore, prendendo spunto da vari argomenti, sviluppa un proprio personale discorso, aprendolo al commento degli altri internauti.

Chiunque ravvisasse, in questo Blog, del materiale che ritenesse di propria appartenenza può segnalarlo all’autore, che provvederà alla rimozione immediata dello stesso.
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 

ULTIME VISITE AL BLOG

lorenzo.c89MagoGandalf2006gultiggraziagiordanivingetaandreanfibi90fabiobeccariaqwillunamamma1tizianagigguefrancarmanduk100giannivaleriobsecratum
 

LOCALIZZAZIONE


 

RECENT READERS


 

ULTIMI COMMENTI

best site
Inviato da: بازسازی
il 25/12/2016 alle 09:35
 
good blok
Inviato da: diyetler
il 01/07/2014 alle 22:26
 
thank you
Inviato da: ramazan diyeti
il 01/07/2014 alle 22:25
 
grazie!
Inviato da: diyet
il 09/03/2014 alle 14:56
 
thanks
Inviato da: online diyet
il 09/03/2014 alle 14:54
 
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 18
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

TAG

 

YAHOO! FINANCE


 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963