Inchiostro

Leggo l'articolo sull'arresto dei marinai britannici e qualcosa mi salta come un fulmine nella mente. Qualcosa che c'è sempre stato ma non ho mai notato, che strano che ci penso solo ora. Questo qualcosa è la consapevolezza certa che il governo di Teheran stia studiando un piano da anni. Prima no, pensavo soltanto che i continui attacchi ad un'America guerrafondaia fossero sintomatici del modo di fare arrogante e prepotente degli USA. Ora mi rendo davvero conto che l'Iran VUOLE essere attaccato. Andiamo, non prendiamoci per il culo, un governo serio non farebbe mai atti del genere se ci tiene alla propria incolumità e soprattutto alla pace. Esiste la parola diplomazia in Iran?

Allora mi chiedo, qual'è il movente di tutto? Mettiamoci nei panni del presidente malvestito amante del nucleare. Sono presidente, ho ai miei piedi un popolo che vede in me una guida. Non credo di avere grandi oppositori. Gl'USA attaccano l'Afganistan, penso bene, il mio traffico di armi si arricchirà. Gl'Usa attaccano l'Iraq, e penso..bene mi eliminano una figura importante sul piano mediorientale come Saddam che potrebbe mettermi in ombra, in più ci guadagno il doppio del denaro con la storia delle armi.

Gli invasati continuano a fare la guerra, io continuo ad arricchirmi. Ora ho i soldi per preparare qualcosa di grande, di mai visto prima. Se aspettavo i soldi dal mio popolo che è ridotto alla fame, campa cavallo che l'erba cresce. Le corti islamiche mi sono amiche, ma a me non interessa molto la religione, io sono un politico con manie di grandezza, le religioni ti soggiogano mentre io sono di tutt'altra pasta, voglio comandare! Allora faccio finta di esser loro compiacente. Utilizzo l'islam come collante per tenere insieme un crogiolo di popoli. Bene, bene, gli eventi mi sono favorevoli. Gia' da molto tempo gli Usa sono in difficoltà, impantanati in una guerra che non sembra avere fine. E' una guerra che logora, soprattutto il presidente Bush.

Bush, l'uomo più potente del mondo ha perso la leadership. Agl'occhi del cittadino americano non appare più come quello di anni e anni or sono. E' tempo di approfittare del momento storico, preparo il programma nucleare. Conosco i trattati di non proliferazione, so che mi martelleranno. Bene, mi dico, io faccio la vittima raccontando che l'energia nucleare è un mio diritto. A momenti passo dalla parte della ragione, intanto stuzzico l'animale guerrafondaio. Aspetto che mi attacchino, ma so che l'America non può farlo. So che tra pochi mesi ci saranno le elezioni in America, Bush cadrà. Le elezioni sono la chiave di volta, saranno la svolta per entrambi i Paesi. Rido e persisto con i miei comizi al popolo. Se saliranno i democratici sarò libero di fare il bello ed il cattivo tempo nella mia area, se resteranno i repubblicani ci sarà da divertirsi. Più o meno allora avrò terminato le mie amate testate.