Qualcosa che non c'è

quelle emozioni all'improvviso ...

arrivi a un punto in cui non ci credi più ...
un punto in cui pensi di esserti abituata a stare da sola, che qualsiasi vicinanza eccessiva ti fa venire l'orticaria, che è meglio abituarsi a star bene da soli piuttosto che correre il rischio di legarsi e star male di nuovo ... a permettere che un'altra persona possa far andare in pezzi la tua vita e il futuro che avevi sognato ... e ci provi in tutti i modi a tenere spento il cuore, a volte senza neanche renderti conto di quello che stai facendo ... ti dici che ci stai provando a legarti, ma in realtà ti basta pochissimo per girare i tacchi e andartene ... scappare ... oppure inizi a vederti con qualcuno che in realtà non ti piace più di tanto, ti accontenti pur di cercare di provare qualcosa ... anche se sai dentro di te che quella persona non è fatta per te e non lo sarà mai ... e che così ti stai impedendo di provare davvero quel "qualcosa" ... oppure cerchi le attenzioni di qualcuno che è irraggiungibile ... anche questa una scelta di "comodo", un altro modo per non provare nulla, perchè non potrà mai esserci nulla tra voi ...
poi, arriva qualcuno che ti sorprende ... non sai neanche come faccia ... una persona che quando ti vede scappare non se ne va ... ti segue ... ti aspetta ... cerca di capirti, nonostante la rabbia per come l'hai trattato ... qualcuno di cui ti rendi conto, giorno dopo giorno, di non poterne più fare a meno ... ti ascolta ... ti rispetta ... ti fa star bene ... e parlare con lui diventa il momento più bello della tua giornata, anche se non ne sai il perchè ... ti sembra impossibile poterti innamorare di lui ... ma lui è lì e non riesci più a farne a meno, per quano provi ad allontanarlo ... qualcuno di cui fidarsi, che ti resta accanto per cercare di farti superare ogni paura ... qualcuno con cui discutere di tutto, mettendo la sincerità sopra ogni cosa ... qualcuno che prende i tuoi sogni e, senza che tu gli abbia chiesto niente, fa di tutto per realizzarli ... qualcuno con cui puoi lasciarti andare ... piano piano ... ti lanci nel vuoto, nel buio del domani ... alla fine della corsa, a prescindere da tutto il resto, sai che alla fine della giornata ci sarà lui a prenderti e a stringerti forte, sussurrandoti "io non vado da nessuna parte" ... una ad una, senti le tue difese cedere ... quel muro di paure cade giù, un mattone per volta, e senti esploderti nel cuore delle parole che non hai ancora il coraggio di pronunciare, per il timore che una volta uscite da lì, il sogno svanisca ... sembra proprio una scemenza eppure le parole iniziano dove il sogno finisce ... per far finire davvero un incubo, bisogna raccontarlo, tirarlo fuori ... e se fosse così anche per i sogni? potrebbe essere invece che per i sogni sia diverso, che tirarli fuori e urlarli al mondo sia il primo passo per farli diventare realtà ... oppure, per trasformare la realtà in un sogno ...