Il nocciolo, Corylus avellana L., chiamato anche avellana,
glacujer, noscìola, còler, noglar, linzòla, nocella, nocchitella,
fa parte della famiglia delle Betulacee.
Cresce in tutta Italia, nei boschi cedui, siepi, parchi
e giardini fino a 1.500 metri.
Viene anche coltivata industrialmente in noccioleti.
Reperti fossili di questa pianta, foglie e frutti di cui si
cibavano uomini e animali, sono stati ritrovati in alcune
tombe neolitiche.
Nell'antichità era già apprezzata dai medici: Santa Ildegarda
la consigliava contro l'impotenza, Mattioli per la crescita
dei capelli, Lusitanus la riteneva efficace contro il male
della pietra, Craton la consigliava contro le coliche nefritiche.
Dioscoride riteneva fosse nociva per lo stomaco ma un
ottimo rimedio contro la tosse.
Oggi si sa che la pianta di nocciolo produce frutti molto
nutritivi e più digeribili della noce.
La radice, munita di eleganti venature, è usata in lavori
di intarsio; con i rami duttili i rabdomanti fabbricano le loro
bacchette per ricercare l'acqua nel sottosuolo; streghe e
maghi per costruire le loro magiche bacchette.
Io amo gustarmele così, appena colte dalla pianta, come
fanno gli scoiattoli, oppure
nella squisita torta o nelle crema spalmabile!
Inviato da: camnisi1943
il 02/04/2015 alle 13:01
Inviato da: vittorio.35
il 30/01/2015 alle 09:11
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il 24/01/2015 alle 09:28
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il 15/01/2015 alle 08:33
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il 15/12/2014 alle 08:47