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Incantesimi, magie, cucina delle Fate

 

 

 

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Lo Zafferano

Post n°76 pubblicato il 03 Ottobre 2014 da DriadeSalicornia

 

 

 

Lo zafferano, Crocus sativus L., chiamato anche croco,
castàgnole, fa parte della famiglia delle Iridacee.
E' una pianta originaria del Mediterraneo orientale dai
bei fiori violacei con stimmi arancioni.
Proprio da questi ultimi si ottiene l'ottima spezia che tutti
conosciamo per l'ottimo sapore che dà ai nostri piatti.
Nell'antichità questa spezia
era più conosciuta per le sue
proprietà medicinali che per quelle culinarie. Infatti è citata
come rimedio medicinale in antichi papiri egizi, nel
Cantico dei Cantici e nell'Iliade.
Discoride, nel I secolo d.C., la considerava un ottimo
antispasmodico.
Nel medioevo e nel Rinascimento era considerataa una
vera panacea, mentre la medicina araba la consigliava come
emmenagogo, cioè in grado di stimolare il ciclo mestruale.
In Italia, soprattutto in provincia dell'Aquila, vi sono estese
colture di questa pianta.
Occorrono da 120.000 a 140.000 fiori per avere un solo
chilo di prodotto secco, quello per preparare il nostro
squisito risotto alla milanese!
Per questo ha un costo altissimo.
Ma andrebbe ancora riconsiderato come cura fitoterapica:
oltre alle propietà sopra citate è anche antidepressivo,
antistress, tonico, calmante contro gli sbalzi d'uomore,
stimolante, favorisce l'apprendimento e la memoria e
addirittura è  ipnotico!



 
 
 

Il Nocciolo

Post n°75 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da DriadeSalicornia

 

 

 

 Il nocciolo, Corylus avellana L., chiamato anche avellana,
glacujer, noscìola, còler, noglar, linzòla, nocella, nocchitella,
fa parte della famiglia delle Betulacee.
Cresce in tutta Italia, nei boschi cedui, siepi, parchi
e giardini fino a 1.500 metri.
Viene anche coltivata industrialmente in noccioleti.
Reperti fossili di questa pianta, foglie e frutti di cui si
cibavano uomini e animali, sono stati ritrovati in alcune
tombe neolitiche.
Nell'antichità era già apprezzata dai medici: Santa Ildegarda
la consigliava contro l'impotenza, Mattioli per la crescita
dei capelli, Lusitanus la riteneva efficace contro il male
della pietra, Craton la consigliava contro le coliche nefritiche.
Dioscoride riteneva fosse nociva per lo stomaco ma un
ottimo rimedio contro la tosse.
Oggi si sa che la pianta di nocciolo produce frutti molto
nutritivi e più digeribili della noce.
La radice, munita di eleganti venature, è usata in lavori
di intarsio; con i rami duttili i rabdomanti fabbricano le loro
bacchette per ricercare l'acqua nel sottosuolo; streghe e
maghi per costruire le loro magiche bacchette.
Io amo gustarmele così, appena colte dalla pianta, come
fanno gli scoiattoli, oppure
nella squisita torta o nelle crema spalmabile!

 

 
 
 

Rimedi contro l'insonnia

Post n°74 pubblicato il 01 Ottobre 2014 da DriadeSalicornia

 

 

Ci sono persone come me che soffrono di
eccessiva sonnolenza e persone che,
al contrario, soffrono di insonnia, cioè faticano
ad addormentarsi o ad avere un sonno continuativo
e ristoratore.
Le cause possono essere tante: stress, eccessiva attività
fisica,digestione lenta, indigestione, consumo
eccessivo di caffeina...
Innanzitutto consiglio di capire bene quale sia
la causa, se fisica o psicologica; può aiutare la lettura
di un buon libro, aerare bene la camera,
usare sempre lenzuola pulite e profumate con essenze
rilassanti, luci calde, niente televisore in camera, niente
computer, niente attività fisica alla sera, fare un bagno
caldo prima di coricarsi, fare pasti leggeri, non rimuginare
sulle cose negative della giornata, rimandare i problemi
al giorno dopo, fare yoga.
Se proprio non si riesce a prendere sonno è inutile
rimanere a letto a rigirarsi tra le coperte: meglio alzarsi
e passegiare un pò per la casa, bere una camomilla,
massaggiarsi le piante dei piedi, tenersi vicino il proprio
amico a quattro zampe.
Personalmente trovo estremamente rilassante
addormentarmi con la mia cagnetta accanto! 
Come ulteriore aiuto il mio Paiolo consilgia:

Infuso di alloro:
lasciare in infusione in 1 litro d'acqua bollente 15 grammi
di foglie di alloro per 10 minuti.
Berne una tazza alla sera.

Infuso di basilico: 
lasciare in infusione 20 grammi di foglie per 10
minuti in 1 litro d'acqua bollente.
Berne una tazza prima di coricarsi.

Decotto di luppolo:
bollire 30 grammi di  infiorescenze in 1 litro d'acqua
per tre minuti. Filtrare e bere prima di coricarsi.

Tintura di valeriana:
macerare 10 grammi di radice secca in 50 grammi
di alcool a 60° per 8 giorni.
Filtrare e riporre in una boccetta di vetro scuro a
chiusura ermetica.
Prenderne 20 gocce prima di andare a dormire.

Infuso misto:
lasciare in infusione per 5 minuti in una tazza d'acqua
molto calda 2 pizzichi di tiglio, 2 di malva, 2 di salvia,
1 di verbena e 1 di arancio amaro.
Filtrare e berne tutte le sere.

Infuso misto II:
lasciare in infusione per 5 minuti in una tazza d'acqua
bollente 2 pizzichi di melissa, 2 di maggiorana, 2
di salice bianco, e 1 di lavanda.
Berne una tazza ogni sera dopo cena. 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Lo Psillio

Post n°73 pubblicato il 30 Settembre 2014 da DriadeSalicornia

 

 

 

 

 

 

Lo psillio, Plantago psyllium L., chiamato anche
erba delle pulci, sillo, tomacchi, pisillina, fa
parte della famiglia delle Plantaginacee.
Cresce in luoghi aridi, radure, luoghi erbosi,
in Italia vicino al mar Tirreno e Adriatico, dalle
Marche in giù.
Il suo nome deriva dal greco psylla, pulce, per via
dei semi minuscoli e bruni.
Proprio questi piccoli semi contengono parecchia
mucillagine e regolarizzano la funzione intestinale.
Questa loro utilissima proprietà era già conosciuta
dagli antichi Egizi,dieci secoli a.C..
Macerati nell'acqua i semi forniscono una lozione
emolliente per gli occhi stanchi di colore scuro;
per gli occhi chiari si usa il fiordaliso, più delicato.
Mescolati con altri semi sono ottimo mangime
per uccelli.
Si usava anche estrarne un appretto per
la mussola.
Le foglie, tenere e fresche, sono ottime in insalata
mescolate con il tarassaco per un'azione depurativa.
Attualmente a  questa pianta sono dedicati ampi
spazi di coltivazione per uso farmaceutico.



 
 
 

Rimedi contro la sonnolenza

Post n°72 pubblicato il 29 Settembre 2014 da DriadeSalicornia





Non so voi, ma a me capitano spesso periodi
in cui ho più sonno del solito, specialmente
duarante il cambio di stagione: mi sento
stanca e svogliata e me ne starei tutto il giorno

sotto le coperte a poltrire!
In questi giorni, poi, che incomincia a far freschino
e le giornate si accorciano sempre di più
comincio a sbadigliare da appena sveglia!
E vado avanti tutto il giorno, nonostante il caffè
e il ginseng!
Praticamente andrei in letargo se non fosse per
i miei obblighi...
Per fortuna la natura ci viene incontro anche per
questo!
Per chi soffre di letargia stagionale come me il mio
Paiolo consiglia:

Decotto misto:
mescolare in un lirto d'acqua 1,5 cucchiai grandi
di radice ci cicoria, 1,5 di rizoma di gramigna, 1
cucchiaio di radice di liquirizia.
Bollire per circa un paio di minuti, filtrare e berne
2/3 bicchierini al giorno.
Vi sentirete molto meno stanchi!!!!



 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: DriadeSalicornia
Data di creazione: 06/07/2014
 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

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