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Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 16 Aprile 2007 da capejeaspaje1


Barista trentaquattrenne strangola l'amante appena ventenne e la sotterra ancora viva perchè, incinta al nono mese di gravidanza, vuole che il padre si prenda le proprie responsabilità.
Dopo quindici giorni dalla scomparsa di Jennifer, Lucio Niero il suo assassino confessa e rivela il luogo del delitto.I genitori di Jennifer hanno aspettato l'assassino fuori dalla Caserma dei Carabineri, lo hanno assalito, volevano linciarlo.
Non voglio parlare dell'ennesimo efferato delitto. Non voglio dire in questa sede se tutto ciò è giusto o sbagliato. Non vorrei nemmeno dire che, al loro posto, avrei passato il resto dei miei giorni fuori dalla galera dove è rinchiuso quell'assassino con uno striscione in mano: “SONO QUI CHE TI ASPETTO”.
Quello che mi ha lasciato senza fiato sono state le parole del cronista: “L'avvocato difensore chiederà la seminfermità mentale”.
Ma certo!! La seminferimità mentale!!
Come chiese l'avvocato Taormina, mettendo le mani avanti, con la Franzoni nel delitto di Cogne?
Come dichiarò di voler fare l'avvocato difensore per i due coniugi della strage di Erba?
Come la richiesta dell'avvocato di Maso, condannato poi a trent'anni, al fine di evitare l'ergastolo al suo assistito?
Certo gli avvocati fanno il loro mestiere, usano tutto ciò che è in loro potere per riuscire a difendere i propri assistiti nel miglior modo possibile.
Ma i giudici? Cosa fanno a questo punto i togati, chiamati a giudicare efferati delitti? Semplice nomineranno una perizia di parte che non farà altro che confermare le richieste degli avvocati difensori.
La seminfermità mentale fa parte del processo come attenuante di parte sui fatti commessi, ma una domanda a questo punto vorrei porre a coloro che sono chiamati a giudicare.
Chi uccide è normale? Sì insomma, è nel pieno delle sue facoltà mentali e intellettive?
No! Sicuramente no!
Uno come Maso che uccide i propri genitori per godersi i loro averi, è normale? I due coniugi di Erba che trucidano un'intera famiglia e gli eventuali testimoni oculari, solo perchè stanchi di sentire i rumori provenienti dall'abitazione dei vicini, sono normali? Il Niero che ha sepolto viva Jennifer incinta di nove mesi e che probabilmente voleva tenersi per se quel bambino, è normale? Lo saprebbe anche mia Zia Gina ottantenne e analfabeta che queste non sono persone normali.
Chi uccide non è normale, non servono le perizie. Smettiamola di fare della demagogia, della pura e semplice ipocrisia.
E allora, a tutti quelli che hanno avuto un proprio caro così barbaramente ucciso bisognerebbe dirgli, uscite di casa e andate fuori dalle galere con uno striscione in mano: “SONO QUI CHE TI ASPETTO”.
Verranno denunciati per minaccia?
E chi se ne importa, sono diventati mentalmente menomati dal dolore, quindi al pari con quegli assassini che, se non schiatteranno prima in galera, li deve ammazzare la paura di uscire dal carcere, una volta scontata la pena.
Non ci devono essere attenuanti per chi commette certi reati.

Alla prossima puntata.

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Commenti al Post:
welly
welly il 18/04/07 alle 13:04 via WEB
Credo che in questi casi si stia sempre, in qualche modo, in "bilico". Tra la voglia di vendetta, umanissima. E il concetto che, comunque, tutti hanno diritto ad avere la miglior difesa possibile. Anni fa avevo ventilato a mio padre l'idea di iscrivermi alla facoltà di legge. Mi aveva demolito dicendo: "Guarda che non è mica come nei libri di Perry Mason, che difende solo innocenti. Tu te la sentiresti di difendere uno che sei convinta essere colpevole?". Ovviamente la risposta era "no". Ma qualcuno deve pur farlo...
 
 
capejeaspaje1
capejeaspaje1 il 18/04/07 alle 23:46 via WEB
Vero welly e saggio, molto saggio tuo padre, comunque per fare chiarezza, la vendetta era solo provocatoria. Il mio dissenso e' sulla seminfermità mentale, un "vantaggio" e una "giustificazione" inutile per chi commette di questi reati, una beffa per i parenti delle vittime, una beffa talmente grande che sà di sconfitta prima ancora che il fio venga scontato. P.S. lo sò che sconfitta non e' il termine più appropriato ma considerata la mia poca dialettica, tienine conto solo come concetto metaforico :-))
 
Stefy14
Stefy14 il 20/04/07 alle 21:51 via WEB
....che poi su questa semi infermità mentale io ci credo anche poco, visto che aveva praticamente pianificato l'omicidio ispezionando per giorni il luogo dove sotterrare la ragazza e il bimbo che aveva in grembo. probabilmente ad oggi sono più mentalmente infermi i genitori e i parenti di Jenny che hanno dovuto subire questa atrocità.
 
welly
welly il 23/04/07 alle 19:23 via WEB
E' che l'infermità mentale non dovrebbe essere un'attenuantoe. O, quantomeno, il fatto che uno non sappia distinguere il bene dal male non dovrebbe essere un motivo per lasciarlo uscire prima... anzi...
 
totem63
totem63 il 03/05/07 alle 18:04 via WEB
sempre duro fare i conti con una giusta rabbia, con un dolore cosi' radicale. ma. ma. intanto è normalissimo, che certe cose vengano fatte. è l'uomo che è fatto così. come spiegare i campi di concentramento ? le torture della santa inquisizione ? molto illuminante il film con chaplin monsieur verdoux, molto istruttivo... l'uomo è l'unico animale che uccide senza avere fame. e poi, poi parliamo di ius. di diritto. a te piacerebbe una società dove ci si puo' far giustizia da soli ? e se poi aspettano te, fuori casa ? e ti spezzano la spina dorsale o riempiono di olio di ricino ? magari loro pensano di averne diritto, secondo il loro, di codice. ma una società deve stabilire quel labile confine tra le libertà individuali. la semi infermità mentale.se io rapisco un bambino, chiedo un riscatto e freddamente poi lo ammazzo è un conto. se faccio una rapina e ammmazzo la guardia giurata, è un conto. se invece quello che faccio lo faccio spinto da uno stato emotivamente alterato, se le mie azioni sono motivate da ragioni non logiche ma, appunto, emotive, ecco che entra in ballo l'attenuante. e se non la vogliamo chiamare attenuante, consideriamola un modo non meccanico di interpretare le dinamiche umane di fronte ad una azione. non si può, per fortuna, applicare la legge del taglione.non più. come non si possono mettere a marcire i matti in manicomio. è doloroso, ma accettare lo stato di diritto significa garantire a chiunque un giudizio umano, equo e rispettoso; perchè se così non fosse, tra giudice e giudicato non ci sarebbe alcuna differenza. ed è li che si misura la civiltà.
 
totem63
totem63 il 03/05/07 alle 18:16 via WEB
molto più semplicemente. l'assassino esce di carcere. il parente del morto lo ammazza. consideriamo le attenuanti ? magari dopo 10 anni dai fatti ? e poi ? il parente dell'assassino aspetta fuori il parente del primo morto ? questa non è giustizia. si chiama faida.
 
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