Creato da The_SuperMax il 23/02/2007
Spazzatura moderna a 360°
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Costituzione d' ITALIA
La Costituzione d'Italia
Articolo 21
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Tv Spazzatura
AIUTA ANCHE TU A DISINTOSSICARLI!!!
TV Spazzatura…se la conosci la eviti…
Se la conosci non ti uccide la mente !!!
Può un genitore competere con la potenza mediatica della tv? Possono gli insegnamenti dei “vecchi matusa” reggere il confronto di chi, giocando con i sogni dei giovani, gli insegna cose sbagliate e a volte immorali? E’ tutto permesso in tv? Possiamo affermare con sicurezza che i comportamenti sbagliati dei giovani oggi non siano anche frutto del cattivo esempio dato loro dai vari programmi per ragazzi? E’ giusto ingannarli per soldi e per pubblicità? E’ giusto inculcargli fin da piccoli la convinzione che per essere qualcuno bisogna offendere, insultare, tramare, prevaricare, abusare, sparlare, picchiare, fornicare? E’ giusto fargli credere che la notorietà, i soldi, l’odiens e lo share sono i veri metri con cui si misura l’importanza dell’uomo moderno? E’ giusto andare contro morale e buon senso per vendere qualcosa? E’ giusto usare i nostri figli per vendere qualcosa? Secondo me no, per questo non permetterò mai ai miei figli di vedere queste trasmissioni senza qualcuno che possa spiegare loro che la tv non da nulla per nulla. La tv svende tutto e compera tutto se guadagna abbastanza. Che la tv non è per tutti. Che la vita non è quella che vede in tv, ma è quella che l’aspetta fuori di casa, fatta di lavoro duro, sudore e dolore, e non può sottrarsi a queste cose sperando in un provino o in una comparsa. Non si può insegnare loro che la strada più semplice è quella della tv, e per arrivare ad essa tutto è permesso. Così, ho deciso di pubblicare quelle trasmissioni che, secondo me, andrebbero mandate in onda per lo meno con un bel BOLLINO ROSSO. E con la scritta, come si fa per alcune immagini forti e assurde, DA NON IMITARE, o meglio FINZIONE SCENICA. Almeno il giovane spettatore sa che stà assistendo ad una rappresentazione finta e studiata a tavolino da registi professionisti e non spera in qualcosa che, per lui, difficilissimamente si realizzerà, proiettandolo in un mondo di frustrazione, invidia e malessere generale, portandolo ad odiare la vita reale che, purtroppo per lui, è l’unica cosa vera che lo aspetterà nella sua vita.
Se approvi questa iniziativa mandami un messaggio. Vediamo in quanti la pensiamo così. Aiuta anche tu a DISINTOSSICARE i GIOVANI dalla nuova e legale DROGA!!
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Post n°21 pubblicato il 18 Marzo 2007 da The_SuperMax
E' MORTA LA TV!!! W LA NUOVA TV!!! E voi? Chi eravate? Ve lo ricordate? 11 giugno 1981. Questa era la "mia", come penso anche la vostra vita fino all 11 giugno 1981. Un mese prima Alì Agca in piazza San Pietro ha sparato a Papa Woyitila. I TG sono impegnati a parlare di queste vicende. Con un po’ di sport. La nazionale di calcio, pochi giorni prima, ha perso contro la Danimarca. C’è il serio rischio di non qualificasi per i Mondiali che si terranno l’anno successivo in Spagna. La vicenda di Vermicino è solo una notizia di poche righe…. Siamo all’11 giugno 1981 Queste sono domande che possono I soccorritori cercarono con grandi sforzi di salvarlo: si pensò che Alfredino fosse bloccato a 36 metri di profondità, ma la creazione di un tunnel parallelo non si rivelò risolutiva, in quanto il bambino sprofondò giù per altri 30 metri. Il dramma fu seguito tramite una diretta televisiva non stop lunga 18 ore a reti RAI unificate. L'Italia intera rimase in ansia a seguire l'evolversi della situazione: si stimò che più di 21 milioni di persone avessero seguito alla televisione la straziante vicenda. Man mano che passavano le ore la voce del bambino, raggiunto da un microfono, giungeva sempre più flebile. Il bambino, probabilmente ferito dalle cadute, morì verso le ore 6:30 del 13 giugno dopo che un altro volontario, Donato Caruso, ha provato come Licheri ad imbragare il bambino ed è in quel momento che quest'ultimo si è accorto che Alfredino era spirato. Questo evento ebbe una notevole importanza mediatica. Si è trattato del primo caso che, trasmesso a lungo in televisione, ha fatto rimanere milioni di persone in ansia davanti al televisore per seguirne lo svolgimento. Le tecnologie per le dirette da luoghi esterni non erano sufficientemente sviluppate da permettere agevolmente lunghe dirette e gli eventi di cronaca erano mandati in onda in differita e in sintesi. Inoltre i giornalisti dell'epoca, per pudore o per motivi etici, erano contrari a trasmettere tragedie così dolorose e tragiche, per rispetto sia delle vittime che degli spettatori. In questo caso le immagini in diretta furono inizialmene trasmesse perché si riteneva che si trattasse di un incidente che si sarebbe risolto positivamente in poco tempo. Col passare del tempo la situazione si era lentamente aggravata, ma era troppo tardi per interrompere le trasmissioni. Se oggi appare ovvio che i giornalisti si intromettano in eventi dolorosi di questo tipo, in precedenza la questione costituiva un grave problema morale. Fonti: |
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