Post n°20 pubblicato il 13 Maggio 2008 da NonDiQui
http://www.ilfiloonline.it/autori/2008/cioffi.asp
Tra le crepe dell’anima Anatomia di un’anima. La raccolta di Carmela Cioffi si apre sulla pagina come un viaggio profondo Tra le crepe dell’anima, l’anima ovviamente dell’autrice, che in questa raccolta si mette a nudo. Un percorso lungo e articolato quello di Carmela Cioffi, che lentamente si svela. Pagina dopo pagina, infatti, sembra farsi via via più concreta l’immagine dell’autrice, che trasforma la carta in un modo per fermare il tempo e nascondere frammenti della propria vita. La persistenza della memoria. Questo sembra infatti essere il principio cardine attorno al quale si muove la scrittura di Carmela Cioffi, che affronta in questa raccolta due percorsi diversi, seppure vicini. Da una parte infatti vi è un tentativo di andare alla scoperta di sé, di preservare il proprio sentire, il proprio vissuto interiore, che si deposita e si cristallizza nello spazio delle poesie. Dall’altro invece vi è un tentativo di serbare dei momenti che hanno avuto una funzione di perno dell’esistenza dell’autrice. Momenti che appartengono al passato, ma che, non di meno, grazie alla memoria e alla scrittura, riescono a ritagliarsi il loro spazio di esistenza, a vincere il tempo. (dalla prefazione) Carmela Cioffi è nata a Trani (BA) il 12 febbraio del 1963. A ventitré anni si è trasferita a Novara, dove vive e lavora come responsabile di un laboratorio multimediale presso una scuola per geometri. È pittrice, decoratrice di oggettistica, restauratrice. Da qualche anno si occupa di discipline trascendentali ed è operatrice Reiki. Ha pubblicato tre e-book di poesia. Tra le crepe dell’anima è la sua prima raccolta edita. |
A MIO PADRE Muro dietro le spalle |
Post n°18 pubblicato il 28 Settembre 2007 da NonDiQui
C’è ancora tanta luce Ho pianto nel mio cuore Non ti ho inquinato il cielo Solo un formicolio Schiava della paura |
Spesso misconosciuta, |
Tu che contieni Dio che ti contiene ama il tuo microcosmo ama i tuoi file mnemonici ama chi ti ha forgiato ed insufflato d’anima Ama i dolori e il fango Ama chi ti colpisce crudelmente col pungolo del furbo Ama i tuoi desideri Ama i tuoi dei minori vittime anch’essi dell’imperfezione Portati avanti, valicati Reca la luce ai deboli Ma soprattutto Amati se non vuoi seminare che sterili lamenti Quando guardando un uomo che vaga per le strade, sospetti che si tratti di un angelo truccato… Chissà! L’angelo vero, forse, sei proprio tu… |
Quante rughe talora il tempo aspetta Cinema muto Cinema muto Chissà se è necessario |
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Muro dietro le spalle |
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Pensieri universali E si stipa il procedere Cori gospel in dono E su questo teatro |
Lemmi su lemmi, stessi capoversi del questo e del quell’altro mai collassati nella rotazione, per i soprappassaggi e nondimeno per le vie di sbieco ... si collocano agli atti nelle raffinerie dell’intelletto
Al chiudersi del cerchio, nello stupore d’un contemplarsi - inermi - incisioni rupestri vanno a riemergere dai registri di tempi assai lontani e mi emoziona ancora il ravvisare che non c’è tiro a dadi ... nello svolgersi |
Prima di venire al mondo, il mio spirito si trovò al cospetto dell’Altissimo. Egli mi chiese se fossi stanca ed annoiata da quel tripudio di pace e serenità in cui ero immersa. Se quei fiori dai colori che non conosciamo, se quei laghi, quei monti, quei mari e quell’aria frizzante ma leggera, avessero turbato la mia capacità di goderne. La non alternanza di dispiaceri, mi spiegò, poteva aver offuscato il valore di tutto ciò che Lui, munifico, ci aveva elargito in casa Sua. Nel proferirmi queste nozioni, mi accarezzava le mani e, anche se Lo ascoltavo a testa bassa, tutto il mio spirito era dotato di vista e scorgevo i Suoi occhi velati da un panno lacrimoso. Un padre che si sentiva colpevole di inospitalità o, forse, di eccesso di zelo! Non osavo sollevare la testa per la vergogna della mia ingratitudine. Ma un Padre conosce sempre i pensieri di un figlio e, suo malgrado, con la mano sollevò il mio mento e mi sorrise con un amore incondizionato. Mi aveva compresa e perdonata. Non mi sono mai sentita più amata di allora… Il Suo unico cruccio era quello di non sapermi felice neanche dopo aver realizzato la scelta che promise di accordarmi. "Figlia mia, cosa posso fare per te? Sappi che qualsiasi cosa tu chiederai, avrà un prezzo". Aveva già letto le mie intenzioni di venire a fare un giro su questo pianeta. "Io sono un Padre e, pertanto, sono anche un educatore e se qualche volta mi accusano di essere ingiusto, è perché non sanno che in tutti i miei disegni, c’è sempre una gran dose di insegnamento. Persino negli episodi della vita che sembrano i più insormontabili, i più penosi… Non ti arrovellare dunque nella scelta della tua prossima stazione. Puoi benissimo chiudere gli occhi e puntare il dito su un qualsiasi punto della mappa. L’avventura sarà densa dappertutto. E’ vero. Saprai apprezzare meglio le tue gioie, ma esse saranno sempre conseguenza di cospicui pedaggi. Di dolori e tormenti. Di travagli che temprano. Dovrai avere più ardimento di un prode combattente. Ed ora, scegli figlia mia!" Lo abbracciai con tutte le mie forze e piansi commossa. Dove scelsi di andare? Sul punto della mappa additata dai più. Quelli che hanno ancora tanto da imparare e tanti tesori da raccogliere percorrendo il loro sentiero. L’Altissimo mi disse: "Orbene va’, corri laggiù figlia mia e…torna più saggia"! |
Oh… |
Ti cercai dietro un albero |
Si è fatta sera |
Stemperato l’incerto con il certo
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Inviato da: NonDiQui
il 22/04/2007 alle 14:10
Inviato da: voiomanoposo
il 21/04/2007 alle 23:56