Cicerone, Orazio, Ovidio, Virgilio e molti altri illustri autori della Roma antica hanno utilizzato più volte questa frase per sott'intendere che Roma è al centro del mondo.
Oggi, nel terzo millennio non è più così ma per noi Italiani almeno per altre due settimane rimarrà tale.
Infatti per i meno informati domenica 27 aprile Roma si accingerà con tutti i suoi cittadini ad un difficile ballottaggio. Le previsioni sono per i maghi in questo caso. Il divario di 5 punti percentuali che vede Rutelli in vantaggio su Alemanno non sono indicativi del consenso che l'uno o l'altro candidato potrebbe avere a spoglio concluso.
Se da una parte Rutelli è forte di due madati come sindaco, Alemanno non è da meno facendo surf sull'onda delle politiche 2008. Tanto più che di sicuro c'è poco. Chi si schiera con chi? O meglio: i candidati di altri schieramenti esclusi dalla tornata elettorale quale parte prenderanno? A chi andrà l'indicazione di voto?
Se da una parte Teodoro Bontempo, er pecora, ha fatto sapere che pur non essendo entusiasta appoggerà un Alemanno che a sua volta non vede di buon occhio uno dei deputati storici dell'MSI (ma intanto piglia i voti e a denti stretti ringrazia) dall'altra c'è l'incognita (manco a farlo apposta) dell'UdC. Spesso in questo blog ho parlato degli ex democristiani che vogliono ancora fare la politica che conta propinando idee anacronistiche addobbate da un'ideologia che sarebbe dovuta, nella sostanza, morire 15 anni fa con mani pulite. Questo perchè continuano con i giochetti di palazzo. Per loro stare al centro è una pacchia: sanno bene che possono fare l'ago della bilancia, in questo caso come non mai. Infatti se nella sostanza in parlamento devono tenere una minima facciata che li porti a snobbare, per ora, la sinistra "moderata" o - come piace chiamarla a Walter - Riformista, così non è nella realtà comunale, provinciale o regionale. Lì se la giocano, forse tradendo ancor di più un fedele elettorato di centro che non guarda di buon occhio a sinistra forti della presentazioni del candidato più che dell'idea che porta in sè.
Così Luciano Ciocchetti, candidato UdC, ha avviato le consultazioni con entrambi gli schieramenti per vedere chi dei due appoggiare ma soprattutto per vedere chi offrirà il boccone più allettante. immagino già un susseguirsi di telefonate, incontri e contrattazzioni all'insegna del "libero mercato" di voti. Infatti con il suo 3% o poco più potrebbe veramente essere l'ago che farà vedere da che parte la prostituzione politica pende.
In fin dei conti anche se la politica italiana giusto lunedì ha ricevuto un forte scossone, non tanto per l'ascesa al trono dei pulcinella del Berlusca, ma quanto per un assetto delle camere nuovo e inatteso in certi ambienti (guarda caso al centro e qui i nomi che mi vengono alla mente potrebbero essere una Bindi spolverata di rosso o un Mastella che dona se stesso al miglior offerente) la politica degli intrallazzi non vuole cambiare con buona pace di che pensa che la moderazione, come se essere di destra o sinistra qual'è l'attuale assetto parlamentare non possa portare a moderazione, sia un bene irrinunciabile nella democrazia italiana.
Ma davvero abbiamo bisogno in tutta franchezza di ambiguità e perbenismo celante forme di mercato illecito?
A voi la risposta.
Inviato da: Nicolas.Eymerich
il 11/06/2008 alle 17:02
Inviato da: unamicoincomune
il 10/06/2008 alle 17:07
Inviato da: redazione_blog
il 06/06/2008 alle 14:06
Inviato da: Nicolas.Eymerich
il 06/05/2008 alle 21:14
Inviato da: bravocharlie
il 06/05/2008 alle 18:14