Non voglio entrare nel merito della vicenda personale di Kristel Mercarini alla cui famiglia va tutta la mia solidarietà. Non è che non mi interessi ma sui giornali la vicenda è stata già discussa e qui voglio far altre riflessioni e magari dare a voi uno spunto per lasciare qualche commento sull'uso della droga di per se.
E' veramente brutto vedere come ragazzi giovani (e meno giovani) siano messi in pericolo dal mal costume dell'assunzione di droghe. La moda è questa forse? Lo sballo dev'essere solo ed esclusivamente appannaggio di reazioni chimiche stimolate ingurgitando delle pasticche che all'apparenza hanno nomi folcloristici e aspetto invitante come la pastiglietta gialla con lo smile sopra? Non voglio crederci! Non posso crederci! Non può essere l'inedia del vivere che porta a situazioni in cui si mette a repentaglio la propria vita per una serata in discoteca consapevoli a volte dei rischi a cui si può incorrere e ciò nonostante si ricerca lo spacciatore per una dose, una pasta, un acido.
Concetriamoci per un attimo su chi porta la speranza monodose nei luoghi in cui i giovani dovrebbero andare a divertirsi perchè trovano il divertimento già lì con musica, gente, incontri e svago. Concentriamo la nostra mente verso quel gesto così inutile di passare di mano una piccola pastiglia che al suo interno contiene un veleno così forte da poter stroncare delle vite. Ora lasciamo libera la mente: credo che chiunque andrebbe a ripensare a questo brutto scorcio d'Italia (e di mondo); non facciamoci ingannare e immaginiamoci un luogo dove non ci sia droga, dove forse non è così difficilmente complicato interagire con una persona che non si conosce, dove divertirsi lo si fa fino a che non si è stanchi e dove per ultimo la disibinizione la portiamo solo se ce l'abbiamo davvero dentro.
E' veramente così difficile immaginare tutto ciò fin tanto che non diventa realtà?
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