Creato da Nicolas.Eymerich il 28/03/2008

Nicolas Eymerich

L'inquisitore è tra voi...

 

 

Alea iacta est

Post n°17 pubblicato il 29 Aprile 2008 da Nicolas.Eymerich
 

Il dado è tratto. L'ha detto Cesare nell'attraversare il Rubicone. Forse l'ha detto il Berlusca nel vedere il risultato di ieri alle comunali romane. La capitale dopo 15 anni di governo di sinistra è in mano al centro-destra.
La popolazione della città eterna ha dichiarato guerra al lassismo dei predecessori diessini e dando la preferenza, storica aggiungerei, ad un Gianni Alemanno in grande spolvero. Probabilmente il governo del Walter Riformista aveva spettacolarizzato molto Roma, anche con la festa del cinema, ma si era scordato di un punto fondamentale qual'è la sicurezza. Hai voglia che il Rutellone se la pigli con una strumentalizzazione da parte della marea nera come hanno più volte chiamato i sostenitori di Alemanno sul fattore sicurezza. Hai voglia che i contenuti mostratici a ballarò e a matrix fossero poco solidi paragonati al granito portato da Alemanno. L'importante è come al solito demonizzare il comportamento avversario e piangersi addosso come bambini il primo giorno di asilo che vedono andare via il genitore - in questo caso i romani.
Ma il comportamento di Rutelli ben si sposa con le sue origini prima da radicale con il sempre a dieta Pannella, poi con un accenno ambientalista sfumato in colori più a tinte forti quali il rosso comunista ed in fine con una crisi mistica che ha fatto sposare il cattolicesimo al sorriso più smagliante della margherita oramai confluita nel PD. Insomma il buon Rutelli ha girato in lungo e in largo la politica italiana spesso pulendosi l'immagine con accuse gratuite a questo o quell'avversario politico.
Forse la disfatta trasteverina è figlia anche di Prodi & Co. o forse la gente romana ha pensato bene di credere in qualcosa che fosse diverso dallo smile ricco di appile e affidarsi a temi che sentono più cari e vicini.
In tutto questo cerchiamo comunque di ricordare anche come questa vittoria possa essere di portata storica. Infatti Roma ha una delle più grosse comunità ebraiche e la diffidenza di questi verso la destra, o meglio verso un tipo di destra, ha sempre fatto da ago della bilancia nell'elezione prima di Rutelli e poi di Veltroni. Ora non più. Nonostante il conclamato appoggio de laDestra di Storace con tanto di un appello stranamente accalorato di un sempre agitato Teodoro Buontempo probabilmente la comunità ha fatto la sua scelta. Questa è storia.

 
 
 

La guerra del successore

Post n°16 pubblicato il 23 Aprile 2008 da Nicolas.Eymerich
 
Tag: Esteri

Oggi c'è molta carne al fuoco, cercherò comunque di non scrivere troppi post.

Chi vuole Frattini come ministro? Lui. Il sommo nano. Sembra infatti che il ruolo del parlamentare europeo sia imprescindibile nel prossimo venturo governo del biscione... pardon, del Cavaliere. Ciò nonostante è difficile ipotizzare un suo sucessore in sede europea.
Ed allora come fare? Chiamiamo Barroso, esponente del PPE guarda caso lo stesso partito cui aderisce Berlusconi. E Sarcozy. Il passo per un passaggio del portafogli della giustizia in mano francese e il portafogli dei trasporti a Tajani - l'uomo indicato da Berlusca - è breve. Se ne avantaggerebbero tutti. Da una parte il presidente francese perchè tra sei mesi quando la presidenza UE sarà sotto mano sua potrà gestire meglio la questione giustizia come intende fare da progetto elettorale. Dall'altra perchè al neo governo italiano andrà in mano la questione Alitalia, TAV e ponte sullo stretto.
Sembrerebbe che tutti siano contenti. Ma non è così.
Un attapirato Prodi - di cui abbiamo una diapositiva - ha già fatto sapere che a lui non sta bene. E come poteva essere del resto. Si vede scavalcare per l'ennesima volta! Passi per i partitini, partitucci e partitelli della sua ex coalizione di governo che negli ultimi due anni gli hanno fatto vedere i sorci verdi, ma dal grande B no! Non s'ha da fare! L'opposizione per il nostro insaccato sognatore è ancora tale, almeno fino a lunedì. E tale fino ad allora deve rimanere. Povero! Anche l'ultima briciola di dignità gli hanno tolto. Questi mostri di destra, cattivi, rozzi e fascisti sono riusciti a inchiodare le ultime velleità di un uomo distrutto dal dolore che è stato messo in lista d'attesa dal Walter Riformista pure nell'atto di dare le dimissioni dal Pd. Ormai è come una specie in via di estinzione che solo il WWF può proteggere. Credo però che questa volta il Prodi nazional bolognese farà la fine del dodo con buona pace dell'UE.

 
 
 

Visionaria follia

Post n°15 pubblicato il 21 Aprile 2008 da Nicolas.Eymerich
 

Andiamo bene! E' di poco fa la notizia ANSA che potete leggere qui in cui il Cavaliere sostiene con la fermezza che lo contraddistingue nei momenti di crisi o nei momenti di gioia che serve una visionaria follia. Aspettate. Non ridete, cercate di fare i seri.
Praticamente circa una settimana fa ci siamo liberati di un pagliaccio vestito da mortadella con il suo seguito di pulcinella alto dotati, si di tangenti, ed ora cosa ci ritroviamo tra le mani? Silvio.
Il futuro premier si sta rendendo conto che era meglio seguire De Cubertain con il motto "l'importante è partecipare, non vincere" di olimpica memoria piuttosto che seguire John Maynard Keynes con l'aforisma "la difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie".
E Lui, il grande oratore, l'uomo dalle mille idee e dalle diecimila sorprese pre-elettorali sa che ora il momento è catartico come direbbe un grande del cabaret.
Si trova a dover mettere in ordine un'italia lasciata allo sfascio più totale; ma questo non è il peggio. La lega si fa sotto, in maniera quasi brutale. E lui poveretto, cercando di sembrare più giovane prova ad opporvisi. Ma è fatica sprecata. Alla fine il grande slancio verde avrà quel che chiede. Con buona pace del Silvio che premuroso come pochi oggi si è affrettato a dire che i ministri sono ancora in forse, che tutto è ancora da vedere, da giocare. Ma mi facci il piacere! Siamo uomini o caporali? E scusate se prendo a prestito un grande del cinema italiano qual'era Totò.
Vuol paventare con le sue mezze frasi che ci saranno sorprese che non passeranno inosservate perchè di posti in palio ce ne sono 60! Bravo, giocatela così. Ma non dimenticarti di dire che quelli che contano veramente sono molti meno e sono già prenotati.

 
 
 

Mi dai un ministero?

Post n°14 pubblicato il 21 Aprile 2008 da Nicolas.Eymerich
 

E alla fine in una calda domenica nella tenuta di Arcore il senatùr l'ha spuntata. Ministero delle Riforme a se stesso, Ministero degli Interni a Maroni e Vice presidenza a Calderoli.
Secondo me per i programmi che la Lega vuole portare avanti i ministeri sono stati azzeccati. Bossi alle Riforme per rilanciare il federalismo, Maroni agli interni per la sicurezza e Calderoli che dirige "dall'alto" creando sinergie con gli altri ministeri. Maroni che è ancora ministro in pectore ha già fatto capire come vorrà mettere ordine nelle nostre città con buona pace di chi le ronde notturne non le ama. E vi dirò di più: questa affermazione ha avuto ripercussioni in quel di Roma mandando su tutte le furie il Walter Riformista che ha gridato subito alla manipolazione a fini elettorali. Povero Walter! E povero Rutelli! Sanno che la sicurezza a Roma è un tema che non hanno mai potuto affrontare causa la composizione della giunta che essendo spostata molto verso sinistra non si è mai impegnata in tale direzione! Quindi: 1-0 per Maroni che ha servito l'assist ad Alemanno.
Certo è che non c'è solo questa come novità. Abbiamo in pole-position una Michela Vittoria Brambilla ministro dell'ambiente. In un anno o poco più ne ha fatta di strada questa fanciulla che è riuscita, ad onor del vero, a creare una forza motrice elettorale e coesiva con i suoi circoli della libertà. vedremo se sarà adatta a portare avanti TAV, nucleare ed eventuale ponte sullo stretto con buona pace delle infrastrutture. Si perchè il ministero dell'ambiente risulterà strategico nei prossimi anni. Dovrà convincere una parte dell'elettorato che certe linee guida che il governo vuole attuare saranno più benefiche che dannose! Il compito non sembra dei più semplici ma la rossa più rossa, solo nei capelli, d'Italia credo riuscirà senza troppa fatica nell'obbiettivo.
Grande escluso da tutto ciò è Fini e il suo partito che molti quasi non si ricordano come si chiama. Iniazio La Russa è alla Difesa, e credo che scelta migliore non poteva essere fatta, e forse (qui dico forse) alla Giustizia ci sarà l'ex difensore di Andreotti Giulia Bongiorno e anche qui mi piace molto come scelta ma dov'è finito lui? Il Gianfranco che ha portato AN grande? Lo vogliono davvero lasciare presidente della Camera? Un pò come dire fuori dai giochi?! Gli direi in tutta onestà: "Attento Gianfranco, al tuo amico/nemico Fausto la sedia ha portato una bella sfiga!".
Comunque la settimana è ancora lunga e se tutto rimane così i veri vincitori saranno sempre loro: i leghisti.

 
 
 

Quando il russo beve il pastisse

Post n°13 pubblicato il 19 Aprile 2008 da Nicolas.Eymerich
 
Tag: Finanza

Che belle giornate. Sono stupende, forse troppo vento che fa scodare gli aerei di Alitalia. Almeno questo credo abbia pensato ieri Vladimir Putin ospite del Cavaliere in terra sarda. Tutto sommato gli va anche bene, con i vini eccezzionali dell'isola italica qual'è il cannonau. E i cibi? Che dire delle splendide pietanze a base di pesce che i sardi sanno confezionare con sapienza? Ma non è questo il punto.
Tra cibi e bevande si è parlato di Alitalia, ormai un argomento che sta a cuore al Berlusca quasi quanto i rifiuti campani. Con buona pace dei salari.
Aeroflot è tornata in pista. In competizione con AirFrance, la tanto cara compagnia spinta e rispinta dal governo Prodi. Unica considerazione di offerta senza prendere in esame altro. E' facile poi, per D'Alema, ormai ex-ministro degli esteri che non è riuscito a tessere alcun rapporto diplomatico se non con Hezbollah, sul fatto che la cordata paventata più e più volte da Berslusconi fosse niente altro se non AirFrance. Più che giusto, ci può stare. Ma adesso almeno si può valutare un'alternativa, più o meno piacevole per carità, allo strozzinaggio della compagnia francese!
Comunque tutto è ancora in alto mare, del resto Putin è stato chiaro. Compagnia sana o non se ne fa nulla. Ed ecco che dopo il prestito bipartisan da 100 milioni si paventa 1-2 miliardi magari dati dalle banche per reggere le sorti di Alitalia almeno un altro annetto e dare tempo a chi voglia di farsi avanti. Peccato che il circolo è vizioso e le banche darebbero il loro appoggio solo nella certezza di un acquirente estero. E siamo punto e accapo.
Credo alla fine che Putin sia tornato a casa sicuramente con la pancia piena e con qualche idea in più che gli gira per la testa sperando che non entri in rotta di collisione con un aereo di AirFrance.

 
 
 

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