Nessuno RossoBlù

C'era una volta la seconda fase...

C'era una volta la seconda fase, quella che doveva mettere di fronte con partite di sola andata le formazioni del gruppo D1 con quello D2, quella che sarebbe stata decisiva per la promozione diretta. C'era una volta, appunto, perché tra le novità più importanti annunciate dalla Federvolley con la nota del 29 marzo c'è proprio la cancellazione di questa seconda fase. Evidentemente alla Fipav si sono resi conto della situazione, con una prima fase che impiegherà un mese in più per concludersi a causa dei recuperi per il Covid; giocare anche una seconda fase, seppure con appena sei partite, avrebbe rappresentato un grosso rischio per il calendario. Difficilmente si sarebbe finito per il 30 maggio, giorno dell'ultimo turno della "stagione regolare" e sarebbe stato quasi un'utopia iniziare i play-off ai primi di giugno.

Dunque, ecco il cambio in corsa del format, decisione ovviamente dettata dall'emergenza Coronavirus, arrivata in maniera inaspettata sebbene leggendo qua e là alcune note federali recenti, era stata paventata questa possibilità. Sulla pagina Facebook della Federvolley in tanti hanno protestato per questa modifica tutt'altro che leggera ma necessaria per condurre il campionato di serie B alla fine (e comunque, anche così non è detto che i tempi saranno rispettati...) e magari, rendere questo mese di recuperi un po' più avvincente.

Come detto, la modifica più importante è la cancellazione della seconda fase, tagliata per passare direttamente ai play-off promozione, che non riguarderanno più solo le seconde classificate alla fine della stagione regolare, come stabilito a novembre, ma le prime quattro di ogni mini-girone a patto che la squadra qualificata abbia disputato il sessanta per cento delle gare in programma. In caso contrario, andrà ai play-off la compagine successiva in classifica, sempre rispettando la regola del sessanta per cento. Cambia anche la formula per salire in A2, perché ovviamente si dovrà passare per forza dalla post season, non ci saranno promozioni al termine dell'attuale prima fase. Restano intatte le sei promozioni, mentre non ci saranno retrocessioni in B2. 

La post season sarà strutturata in tre fasi. La prima prevede incroci di andata e ritorno secondo uno schema prestabilito tra le squadre dei gironi 1 e 2. Applicando la formula al gruppo D, questi sarebbero gli abbinamenti: 1a classificata D1 vs 4a class. D2; 2a class. D1 vs 3a class. D2; 1a class. D2 vs 4a class. D1; 2a class. D2 vs 3a class. D1. La gara di ritorno si giocherà in casa delle migliori classificate della regular season. Nel caso di una vittoria per parte e stessa somma di punti (3-1 e 3-0 garantiscono 3 punti al vincitore e 0 al perdente, il 3-2 distribuisce 2 punti al vincitore e 1 al perdente), per esempio nella gara di andata la squadra A vince 3-0 e al ritorno la squadra B vince 3-1 si disputa il set supplementare. La prima fase inizierà nel fine settimana del 15 e 16 maggio. 

Nella seconda fase si sfideranno le quattro vincitrici; le due rimaste arriveranno alla terza fase, che raccoglierà un totale di dodici formazioni (dieci finaliste per i cinque gironi più due ripescate). Si stilerà una classifica avulsa dalla quale scaturiranno poi i vari incroci che porteranno alle sei compagini promosse in A2. Insomma, un meccanismo abbastanza cervellotico e che, almeno nella terza fase, potrebbe far incrociare squadre del nord con quelle del sud, un vero delirio in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo tutti. 

Questo nuovo format ha certamente due pregi: renderà i recuperi del prossimo mese più pepati, garantirà spettacolo e tensione nei play-off. Con l'azzeramento delle retrocessioni era fortissimo il rischio di vedere da qui alla fine tante "amichevoli a pagamento" (cit. del Presidente); ora con l'allargamento dei play-off alle prime quattro di ogni mini-girone si spera ci sia più lotta e meno partite insignificanti. Il clima acceso, da dentro o fuori, che c'è nei play-off, seppure a porte chiuse è un aspetto che il Covid difficilmente potrà cancellare. La nuova struttura però, ha anche dei difetti, che riguardano proprio il virus. "Qualora vi dovesse essere una rinuncia a disputare i Play-off Promozione per comprovate difficoltà legate al COVID-19 non si procederà al ripescaggio di ulteriori squadre. - si legge nella nota federale del 29 marzo - La società rinunciataria, in sede di omologa, verrà dichiarata perdente a tavolino con il punteggio più sfavorevole (0-3 0-25; 0-25; 0-25), non incorrerà in alcuna sanzione pecuniaria e manterrà il titolo sportivo per la prossima stagione".

In pratica, tutte quelle squadre che vogliono salire in A2, oltre a preoccuparsi dei loro avversari sul campo, dovranno tenere tutte le giocatrici in una bolla, perché un possibile contagio da Covid superiore alle tre positività, le escluderebbe dalla corsa per la promozione. Non un bel modo di concludere una stagione assai travagliata. FORZA JESI! Nessuno.