Insomma, ho trascorso buona parte della serata a spiegare la complessità del rapporto master/slave.
Ho avuto a che fare, in passato, con questo "universo parallelo" e ne sono rimasta estremamente affascinata. Trovo che tutto sia inserito in un sistema di rapporti umani molto intrigante e, se ben vissuto, anche molto appagante.
Purtroppo molto spesso le persone non si conoscono a fondo (non si vogliono conoscere) e non riescono a guardare oltre la consuetudine (complici anche fattori culturali imposti).
Qui non sto parlando di "pratiche sessuali" ma relazioni in cui il sesso può essere uno dei tanti fattori, esattamente come nei rapporti "normali".
Rimango comunque dell'idea che questi ruoli non debbano essere presi sul serio come se fossero un dato di fatto o una regola. Tutto è lasciato al gioco e alle personalità dei partecipanti che possono comunicare ed esporsi ognuno a suo modo.
Ho conosciuto diverse persone, praticanti abituali BDSM, che intendevano la cosa come ricerca personale di coppia, qualcosa da condividere, che li rendesse complici, coscienti dell'importanza che ambedue avevano all'interno della coppia. Credo che la ricerca personale non dovrebbe mai essere interrotta, se si riesce a viverla in due è ancora meglio.
Eh... l'amour....
Inviato da: precicchio
il 06/12/2008 alle 13:17
Inviato da: precicchio
il 04/08/2008 alle 02:05
Inviato da: lucertol
il 06/05/2008 alle 17:17
Inviato da: Eledriel
il 02/03/2008 alle 19:01
Inviato da: fatamarie
il 02/03/2008 alle 18:41