Creato da Lunabella75 il 03/09/2007

ISOLA DEL TEMPO

frammenti di vita

 

 

Post N° 78

Post n°78 pubblicato il 26 Novembre 2008 da Lunabella75
Foto di Lunabella75

Perché tutte le parole del mondo sembrano inutili e banali. Perché di fronte al dolore più forte sono da sola. Perché ci sono ricordi che fanno male. Perché di giorno l’anestesia funziona, ma la notte scendono le lacrime. Copiose, come lame a segnare il viso. Il buio mi fa paura e ora ci sono dentro. Perché ho bisogno di un abbraccio caldo e avvolgente, pur mantenendo il desiderio di solitudine. Perché tutti dicono che sono forte, ma in realtà sono un bicchiere di cristallo in equilibrio instabile. Perché le notti insonni sono le più lunghe e l'alba non arriva.

 

 
 
 

Post n°77 pubblicato il 10 Novembre 2008 da Lunabella75

                      

…E se non c’è più dove andare

e non c’è più a chi ritornare

e la cicala ha già cantato

e l’inverno ora è arrivato

e non hai porte da bussare

solo cartoni da rifare

ti puoi consolare

col gigante e il mago…

                                

                             Vinicio Capossela - Il gigante e il mago

 
 
 

Post N° 76

Post n°76 pubblicato il 06 Novembre 2008 da Lunabella75

Solo un grande freddo in fondo al cuore.

 
 
 

Post N° 75

Post n°75 pubblicato il 27 Ottobre 2008 da Lunabella75

Sono in una sala d’aspetto, odore di disinfettante intorno, volti sperduti e frastornati. Pochi giovani intorno. Su uno schermo al plasma scorrono immagini mute di gente allegra e sorridente. Passano numeri e codici a cui corrispondono persone che si alzano e scompaiono dietro porte blu. Camminano frenetici camici bianchi, verdi e azzurri. Suona una sirena. Io continuo ad aspettare e spero siano sempre buone notizie. Compero un quotidiano e scopro che vivo in un periodo pessimo. Non mi piace quello che leggo e ogni mia protesta è vana. Rimane la rabbia. Chiedo informazioni, ma poco o nulla. Passano tre ore, va meglio. Non è stato proprio un buon inizio di settimana. Forse in una vita precedente sono stata un feroce assassino e ora qualcuno mi vuole punire. Sorrido, io non mi arrendo!

                                    

                               Travis - Why does it always rain on me

 
 
 

IL PITTORE MALEDETTO

Post n°74 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Lunabella75
Foto di Lunabella75

Nell'estate del 1999 diedi il mio esame di Storia dell'arte contemporanea. Oltre al programma istituzionale e al corso monografico riguardante la nascita dell'astrattismo, il prof invitava a studiare un autore contemporaneo. Io scelsi Mario Schifano. La sua vita frenetica si era arrestata all'improvviso un anno prima; il suo cuore, ancora giovane si era fermato, mentre dipingeva nella sua immensa casa-studio. Era uno spirito libero, un artista maledetto ed eccentrico. Seppure vicino ad Andy Warhol e alla Pop Art, non scelse mai un percorso artistico a senso unico; era uno sperimentatore e non amava le classificazioni. Acuto osservatore della realtà, considerava la televisione una "musa ausiliaria" perchè gli forniva un flusso continuo di immagini che poi provvedeva a decontestualizzare e a fissare nei suoi dipinti. E così rimangono immortalati i marchi della Coca Cola e della Esso. Ma anche le stelle, gli alberi, i campi di grano, le nuvole, il mare, la natura tutta. In fondo era un romantico. Viveva di passioni travolgenti ed eccessive, ascese trionfali e cadute rovinose, dalle quali rinasceva sempre. Quando negli anni 80 mio padre mi portava alla Biennale di Venezia imparai a riconoscere i suoi dipinti tra mille. All'Università non potevo che scegliere lui.

Io sono gli anni 60.

Il rock e la contestazione sono gli anni 60.

Il rock è stato più forte della contestazione.

Bob Dylan ha scritto una canzone che dice:

“I love you more than money…”

Non senti che è eccezionale.

Per me non esistono i poeti,

i poeti sono quelli le cui parole sono ascoltate da tutti, democratici.

(Mario Schifano)

 
 
 

 

LIEVE

Forse, davvero, ci piace, si ci piace di più
oltrepassare in volo, in volo più in là

Meglio del perdersi in fondo all'immobile
Meglio del sentirsi forti nel labile.

Forse, sicuro, è il bene più radioso che c'è
Lieve svenire per sempre persi dentro di noi

Meglio del perdersi in fondo all'immobile
Meglio del sentirsi forti nel labile.

Forse, davvero, ci piace, si ci piace di più

 

(Marlene Kuntz)

 

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piangi forte se non ti sente

dai diamanti non nasce niente

dal letame nascono i fiori"

 

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