Creato da Gladys_Eysenach il 12/07/2012

Gladys_Eysenach

A giuramenti, suplliche, lacrime era assuefatta come l'alcolizzato lo è al vino

 

 

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Post n°2 pubblicato il 13 Luglio 2012 da Gladys_Eysenach

 

" Mimoun, che da protagonista non aveva avuto nessuna precedente
esperienza sessuale, non dovette tardare a eiaculare e
innamorarsi, contemporaneamente, pensando che ormai era
arrivato il momento che avesse un vero marito e la smettesse
di offrire le natiche a chiunque passasse.
Pensava a come spiegarlo al nonno. Per caso ti sei bevuto il
cervello? Una donna più grande di te di dieci anni e in più la
porca più porca del paese. Avrebbe dovuto dirlo prima alla
madre, che gli voleva bene, che era dolce come non lo era nessun’altra
donna. Era deciso a convincerla. Finché non ripassò
dietro ai fichi d’India della casa di suo zio, in quell’angolo che
nasconde quasi da tutto, e all’improvviso smise di essere innamorato,
senza grandi drammi.
Perché cercava altri uomini se aveva lui? Perché tradiva anche
lui? Non ne aveva abbastanza?
E stava imparando ad accarezzarla, in fondo aveva anche
scoperto quel punto che hanno le donne e che dicono diventino pazze se glielo premi.
Fatma non era diventata pazza di Mimoun e lui forse si sentiva
un po’ uno di quegli stracci che servono per lavare a terra
e che restano sempre in un angolo del cortile, né del tutto bagnati
né del tutto asciutti. Soprattutto nel vederla un’altra volta
con il culo al vento davanti allo zio di Mimoun, che si mordeva
le labbra mentre la possedeva. Gli fece schifo pensare
che anche lui fosse passato dallo stesso posto. Quanti c’erano
passati prima di lui? Quanti dopo? Gli dovette venir voglia di
vomitare, di scappare a gambe levate dove nessuno lo potesse
riconoscere, come se tutto il paese sapesse che lui era stato
umiliato in quel modo.
Sicuramente li sentì ridere quando decise di voler avere una
donna solo sua, di nessun altro. Dovettero lanciare qualche
urla soffocata che gli giunse chiara, mentre pensava che non
c’erano altre donne come le sue sorelle, che erano decenti e
non osavano guardare negli occhi nessuno sconosciuto, che la
donna che avrebbe scelto sarebbe stata di quel tipo, ancor più
di loro. Doveva essere fedele persino nel pensiero. E se non
era così o lui aveva il minimo sospetto che non lo sarebbe stata
del tutto, ci avrebbe pensato lui a addomesticarla."

 

Najat El Hachmi
La città degli amori infedeli

 
 
 
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