Creato da lllll_June_lllll il 08/08/2008
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Il rialzo dell’iva per i servizi Sky  e la memoria corta della sinistra

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Nei giorni scorsi la sinistra italiana e i media che le fanno da cassa di risonanza hanno riesumato il conflitto di interessi a proposito della norma -contenuta nel pacchetto anti crisi varato dal governo- che elimina l'Iva agevolata per la tv a pagamento, portandola dal 10 al 20 per cento.
Sul tavolaccio degli anatomopatologi di sinistra è stata posta e sezionata la suddetta norma, prontamente ribattezzata anti sky, considerato che Sky dal 1995 gode di un regime fiscale agevolato di Iva al 10%.
L’esame autoptico sulla norma anti Sky avrebbe rilevato e rivelato (ai detentori del Verbo non si può negare simile verbo) tracce di Berlusconite nel provvedimento, e i medici legali hanno emesso il seguente referto: siccome la norma che elimina l’Iva agevolata per le pay-tv penalizza Sky, che detiene il monopolio di fatto della comunicazione via satellite, Berlusconi  l’ha introdotta furtivamente e furbescamente per colpire la tv di Murdoch a tutto vantaggio di Mediaset.
Peccato che la sinistra, oltre a perdere una buona occasione per dimostrare quanto il silenzio sia d’oro, si sia limitata ad un esame esterno della norma, come qualsiasi profano, con la presunzione tuttavia di non essere profana ma profetica.
Per fare una valutazione globale del caso era invece opportuno un esame complessivo, magari con tanto di encefalotomo, che riguardasse anche la testa del provvedimento.
Un esame complessivo rileverebbe infatti, inequivocabilmente, tracce di Prodite nel provvedimento.
A pensarci bene, per rilevare tracce di Prodite nella norma in oggetto, non occorre nemmeno essere anatomopatologi, ma solo informati. Correttamente informati!
Se andiamo dunque a informarci sull’origine della norma che la sinistra ha ribattezzato "anty-Sky" scopriamo che è stato Prodi, nel gennaio 2008, ad impegnarsi formalmente con la Commissione Europea per allineare le tariffe (e c’è un carteggio Prodi-UE, riasalente già al 2007, che lo attesta). Poi Prodi non fece quanto promesso e la Commissione Europea, nell'aprile 2008, tornò a chiedere all'Italia un allienamento: o che le aliquote tutte fossero portate al 10% o che fosse elevata quella diSky al 20%, pena una procedura di infrazione.
Il Governo Berlusconi dunque non ha fatto altro che rispettare l’obbligo sottoscritto da Prodi, onde evitare all’Italia l'apertura di una procedura di infrazione Ue (il cui termine scade proprio in questi giorni), poichè secondo la giurisdizione della Corte europea e la prassi della Commissione Ue, dato un servizio unico si deve avere per forza un'aliquota unica.
E’ dunque fuori dalla giurisprudenza europea avere, per un medesimo servizio, aliquote segmentate in funzione delle tecniche di trasmissione utilizzate.
Capisco che l’ultimo Governo Prodi è una esperienza che la sinistra italiana ha preferito rimuovere dal proprio conscio, ma almeno ci si attendeva da coloro che di quel governo fecero parte attiva (mi riferisco ai tanti Bersani, Melandri. Di Pietro, ecc ) una maggiore onestà intellettuale ed una migliore informazione, prima di gridare al conflitto di interessi.
Ed invece essi, affetti da ipocrisia midollare acuta,  continuano a blaterare che un aumento dell’Iva a Sky sia una rapina voluta da Berlusconi per favorire i suoi interessi, mentre il bonus di 3 euro al giorno che il Governo ha deciso per i meno abbienti sia invece una miseria.
Non occorrono indagini mediche per rilevare, sui resti di una sinistra allo sfascio, tracce di assoluta mala fede in soggetti (era meglio parlare di encefali?) dalla memoria corta.

E intanto oggi gli struzzi della carta stampata filo-sinistra, consci della indecorosa figura fatta nel caso in ispecie, tentano invano di distrarre l'opinione pubblica altrove e travisare dietro il vittimismo di un patetico "Editto albanese" quella che, per chiamarla col proprio nome, è unicamente "disinformazione".


June... ludica, ma non troppo



In foto: "La lezione d'anatomia del dottor Tulp", Rembrandt, 1632



 
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