Avevi ragione tu quella volta, nel dire che delle cose belle non so parlare né scrivere.
Il fatto è che temo di risultare banale alle orecchie di chi ascolta o agli occhi di chi legge.
Eppure ho bisogno di annotare anche che con te si può vivere, non solo sopravvivere,
che non ha forza il mio tentativo di rinfacciarti le cose che odio e che mi fai,
perché quando ci sei tu i miei giorni cambiano faccia, colore e sensazione.
E torno a scacciare i pensieri negativi, anche se so che con te non è e non sarà per sempre,
che il valore delle parole non è lo stesso e quello delle azioni tanto meno.
Eppure resto ad ascoltarti e non ti giudico, anche se la mia testa sa cosa penso,
cosa credo meriteresti e che quel tuo comportamento non lo capisco né lo condivido,
ma non riguardandomi lo accetto e lo giustifico con ogni mezzo.
Quest'amicizia a singhiozzo non mi piace, ma è l'unica che concepisco e che difendo, con te.