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Origin Realism [ corrente di pensiero in fase evolutiva ] by A. Mazzuoli in arte Ghiberti
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- di Nicoletta Castagni
ROMA - Con le opere di 83 artisti provenienti da tutto il mondo, il 4 giugno si apre al pubblico la 54/a edizione della Biennale d'Arte di Venezia. Diretta per la prima volta da una donna, la storica e critica dell'arte svizzera Bice Curiger, l'Esposizione Internazionale, intitolata quest'anno Illumi-nazioni, puntera' sulla presenza femminile e sulle nuove generazioni, anche se ad accogliere il pubblico ci saranno i tre capolavori cinquecenteschi del Tintoretto, pittore della luce. Tanto per ricordare quali sono le radici dell'arte.
Proprio partendo dal titolo, la grande rassegna allestita ai Giardini e all'Arsenale, negli intenti della direttrice e del presidente Paolo Baratta, intende sia sottolineare un tema classico, quello appunto della luce, sia rimarcare uno spirito che trascende i confini nazionali della piu' antica Biennale del mondo. Ma non solo, l'attenta selezione della Curiger vuole inoltre ''celebrare il potere dell'intuizione'' e la ''luce generata dall'incontro con l'arte''. Indagare insomma ''sull'esperienza illuminante, sulle epifanie derivanti dalla comunicazione reciproca e dalla comprensione intellettuale''. Non a caso, e' l'arte di Jacopo Robusti, detto il Tintoretto, a sintetizzare le diverse sfaccettature di questa 54/a edizione.
''Tintoretto fa della luce un uso quasi febbrile, con cui arriva a stravolgere l'armonia stessa della Rinascenza'', dice la direttrice, che e' anche una grande conoscitrice dell'arte veneta. A Illumi-nazioni arriveranno l'Ultima Cena (dalla Basilica di San Giorgio Maggiore) e il Trafugamento del corpo di San Marco e la Creazione degli Animali, conservate ambedue alle Gallerie dell'Accademia e prestito eccezionale della Soprintendenza per il Polo Museale Veneziano.
''Le opere - ha spiegato la Curiger - giocheranno un ruolo di primo piano nella mostra, instaurando un rapporto artistico, storico ed emozionale con il contesto locale''. Arrivera' dunque dal '500 veneto la prima illuminazione sulla via dell'arte, per aprire un percorso dove il segno contemporaneo abbraccia la sperimentazione, ma anche la riscoperta dei linguaggi della tradizione: pittura, scultura, fotografia, capaci oggi di svelare il loro ''potenziale latente''. E soprattutto la capacita' di coinvolgere e impegnare fortemente i suoi spettatori, ruolo che l'arte e' chiamata sempre piu' a svolgere.
Ecco che quindi molte delle opere presentate alla 54/a Esposizione Internazionale d'Arte sono state create appositamente per l'occasione. Monica Bonvicini, James Turrell, Nicholas Hlobo, Norma Jean, R.H. Quaytman, Haroon Mirza, Loris Gréaud, Carol Bove, Gelitin, Dayanita Singh, Christopher Wool e altri hanno realizzato nuove produzioni riferendosi direttamente ai temi centrali della mostra. Mentre quattro artisti (Monika Sosnowska, Franz West, Song Dong e Oscar Tuazon) sono stati invitati a creare dei parapadiglioni, opere di carattere architettonico e sculturale in grado di ospitare il lavoro dei loro colleghi.
Questo allo scopo di concretizzare al massimo un processo di scambio, ispirazioni e stimoli fra tutti i partecipanti. Attendersi novita' e' d'obbligo, come del resto a ogni Biennale. Ma quest'anno degli 83 artisti, 32 sono le donne e altrettanti i giovani (nati dopo il 1975), per non parlare dei 61 al loro esordio in laguna (tra cui sette dei dieci italiani selezionati, quasi tutti attivi all'estero, a partire da Maurizio Cattelan). Non mancano infine alcuni protagonisti delle generazioni precedenti, ''la cui attualita' - sottolinea la direttrice - li proietta oggi al centro del dibattito''. Tra questi, Llyn Foulkes, Luigi Ghirri, Jack Goldstein, Gedewon, Jeanne Natalie Wintsch.(ANSA).
Inviato da: Rebuffa17
il 18/05/2012 alle 15:37
Inviato da: Rebuffa17
il 17/05/2012 alle 09:00
Inviato da: puzzle bubble
il 08/05/2012 alle 17:34
Inviato da: Alice_violet
il 12/04/2011 alle 16:23
Inviato da: francesconapoli_fn
il 30/03/2011 alle 22:58